Mahindra Powertrain ha scelto l’edizione 2016 di Eima International per annunciare il suo ingresso sul mercato europeo. Ma prima di entrare nel dettaglio di questa notizia e dei prodotti esposti a Bologna, il gruppo Mahindra merita una presentazione.
DALL’INDIA ALL’EUROPA
Si tratta di una multinazionale con sede a Mumbai, in India, il cui fatturato si avvicina ai 18 miliardi di dollari americani, e che impiega oltre 200mila persone in oltre cento Paesi.
Tanto per pesarne per lo meno a grandi linee la consistenza, basta dire che nel 2010 Mahindra ha rilevato la maggioranza del pacchetto azionario di Reva Electric e di Ssangyong Motor Company, per poi procedere nel 2015 all’acquisizione del 51 per cento di Peugeot Motorcycles (gruppo Psa) e del 76 per cento di Pininfarina. Nel 2016 è stata la volta dei marchi Bsa e Jawa.
Il gruppo indiano, pertanto, spazia in diversi settori: dall’agricoltura all’automotive, passando per informatica, componentistica, energia, servizi finanziari, edilizia, ecc.
Quanto alla penetrazione del mercato europeo, Mahindra non sta certo muovendo i suoi primi passi. Tramite le sue consociate Mahindra Forgings, Mahindra Composites, Mahindra Hinoday, Mahindra Gears & Transmissions e Mahindra Ugine Steel Co, già da tempo fornisce componenti a importanti aziende dell’industria automobilistica europea e ha impianti produttivi in Germania, Gran Bretagna ed Italia. Tramite Mahindra Special Services Group, con sede a Londra e Waldorf, Bristlecone con sedi in Germania e nel Regno Unito, e Tech Mahindra offre una gamma completa di servizi di consulenza a molte aziende europee.
Per quanto riguarda poi in particolare il settore dell’agricoltura, Mahindra già vende una gamma di trattori in Serbia, Turchia e Macedonia, ed esporta prodotti indiani freschi attraverso la società Mahindra Agri Solutions.
GRUPPI MOTOPROPULSORI, TRASMISSIONI E GRUPPI ELETTROGENI
Tornando a Mahindra Powertrain, si tratta di una neonata divisione del gruppo indiano il cui compito è sviluppare, produrre e commercializzare gruppi motopropulsori, trasmissioni e gruppi elettrogeni per un gran numero di applicazioni, non ultime quelle agricole.
In dodici impianti distribuiti in diversi Paesi, Mahindra Powertrain produce ogni anno mediamente 750mila propulsori a benzina e a gasolio – con cilindrate comprese tra 600 e 7.200 centimetri cubi conformi alle normative Euro 5, Euro 6 e Tier IV – circa 450mila trasmissioni fino a 320 Newtonmetri, e gruppi elettrogeni da 10 a 200 kVA.
UN’AZIENDA “TRASVERSALE”
In occasione di Eima 2016, Mahindra Powertrain ha annunciato il suo ingresso sul mercato europeo con la collaborazione di MBO Europe, società italiana con sede alle porte di Roma.
Meccagri ha incontrato Pasquale Molfetta, amministratore unico di MBO Europe, proprio durante la rassegna bolognese. «Nel gruppo Mahindra –ha spiegato Molfetta – ci sono circa 900 ingegneri che quotidianamente progettano e sviluppano un’ampia gamma di gruppi motopropulsori, trasmissioni e gruppi elettronici che, secondo noi, possono trovare applicazione non solo nei prodotti delle divisioni del gruppo Mahindra, ma anche presso tutte quelle piccole e medie imprese che, non potendo affrontare costosi investimenti di sviluppo e ricerca, cercano al loro esterno componenti meccaniche moderne, affidabili e convenienti indispensabili per completare i rispettivi prodotti, siano essi fuoristrada, veicoli commerciali, mezzi agricoli e via dicendo»
«In un certo senso potremmo definire Mahindra Powertrain un’azienda “trasversale” in quanto beneficia essenzialmente del lavoro di progettazione e di sviluppo di altre divisioni del gruppo – ha concluso Molfetta – ma che lo massimizza commercializzandone i prodotti al di fuori del gruppo Mahindra e completandone l’offerta con servizi di supporto formativo, assistenziale e tecnico che possono arrivare a comprendere anche la consulenza nello sviluppo dei progetti dei clienti».
SOLIDE BASI NELL’AGRICOLTURA
Per il settore agricolo Mahindra propone con un’ampia gamma di propulsori che vanno da 15 a 120 cavalli di potenza omologati Euro 3A, Euro 3B e Tier IV F, tra i quali spiccano il 3 cilindri da 2,6 litri e 55 cavalli (nella foto sopra) e il 4 cilindri da 2,2 litri e 120 cavalli (nella foto sotto), entrambi esposti a Eima 2016.
Sullo stand bolognese erano anche presenti due turbodiesel da 4 cilindri serie mHAWK per applicazioni automotive, entrambi da 2.179 centimetri cubi, uno da 140 cavalli omologato Euro 6 e l’altro da 120 cavalli omologato Euro 5 e un tre cilindri benzina serie Falcon da 1.198 centimetri cubi e 82 cavalli a 5.500 giri/minuto sempre per applicazioni automotive.
Specifici per i trattori agricoli, il 3 cilindri turbodiesel da 2,6 litri omologato Tier IV da 55 cavalli a 2.100 giri/minuto e il 4 cilindri turbodiesel da 3,5 litri e 120 cavalli a 2.200 giri/minuto, nonché due cambi manuali a 5 marce, 5R320M per veicoli a 2 ruote motrici e NGT530R per veicoli a 4 ruote motrici.
© Emanuela Stìfano