Mainardi MD207-30, un coltivatore per più utilizzi

Attrezzature 28/01/2013 -
Mainardi MD207-30, un coltivatore per più utilizzi

Un coltivatore combinato che ben si presta a impieghi differenti: può essere utilizzato, infatti, sia per la lavorazione medio-profonda autunnale o primaverile in suoli destrutturati sia per la lavorazione estiva delle stoppie e degli stocchi, realizzando in entrambi i casi la formazione di un buon letto di semina. È questo il principale requisito del coltivatore combinato MD207  proposto dal costruttore Mainardi (www.mainardimacchineagricole.it).

Il modello MD207-30 ha una larghezza di lavoro di 3 metri e monta in sequenza logica tre tipi di utensili: ancora, disco e rullo ad anelli. Anteriormente, disposte su due ranghi, sono montate 7 ancore da 80×35 millimetri, dotate di bullone di sicurezza con carico di rottura prestabilito. Questi elementi sono caratterizzati da una luce libera al suolo molto elevata, pari a 900 millimetri, che consente, se necessario, di operare fino a 40 centimetri di profondità. Questa soluzione progettuale, unita alla distanza trasversale fra le ancore superiore ai 660 millimetri, consente il deflusso regolatore dei residui in tutte le condizioni operative.

L’aletta dirompente garantisce la lavorazione sull’intera larghezza di lavoro e può essere facilmente rimossa (ad esempio in terreni tenaci e in operazioni di lavorazione profonda). Viceversa, inserita sul piede dell’ancora nelle lavorazioni superficiali, può contribuire  alla formazione di biopori in presenza di infestanti e culmi della precedente coltura.

Posteriormente una fila di dischi del diametro di 510 millimetri pareggia il suolo ricoprendo il solco lasciato dall’ancora e assicura una buona miscelazione del terreno con il residuo colturale.

Nella parte terminale è applicato un rullo ad anelli del diametro di 560 millimetri, autopulente, che permette di controllare la profondità di lavoro attraverso due piedini meccanici a vite e di assestare il terreno che, in tal modo, è già pronto per la semina.

L’impiego del coltivatore MD207 favorisce l’incremento del contenuto di sostanza organica, l’infiltrazione dell’acqua e quindi l’accumulo di riserve idriche, la conservazione  dell’umidità, garantendo pertanto un notevole risparmio energetico ed economico. Da segnalare, tra l’altro, che quando  la profondità di lavoro è limitata ai primi 15 centimetri e il terreno è in tempera, è possibile procedere direttamente alla semina.

Il coltivatore combinato MD207, oltre che con larghezza di lavoro di 3 metri, è disponibile in altre due larghezze di lavoro: 2,5 metri e pieghevole da 4 metri, con ripiegamento a 2,50 metri per un trasporto in tutta sicurezza.

Fonte: Mainardi


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