Massey Ferguson MF 9S.425: potenza e trazione tangibili, e anche il comfort di guida si fa apprezzare

Massey Ferguson MF 9S.425: potenza e trazione tangibili, e anche il comfort di guida si fa apprezzare

TESTATO IN CAMPO

Il nuovo trattore top di gamma di Massey Ferguson, l’MF 9S.425, è stato messo alla prova in operazioni di aratura effettuate nelle tenaci e resistenti terre del reggiano, un po’ fuori stagione e con una condizione di lavoro piuttosto impegnativa, fornendo risultati, come vedremo,  decisamente interessanti, tanto da suggerire di riproporre in futuro la prova nelle medesime condizioni con un’attrezzatura diversa.

 

MOTORE SEI CILINDRI AGCO-POWER DA 8,4 LITRI DI CILINDRATA CON TURBO SINGOLO

MF 9S.425 motore

Procedendo con ordine, sotto al cofano dell’MF 9S.425 è presente il motore 6 cilindri AGCO Power Stage V, caratterizzato da una cilindrata generosa, 8,4 l, ed equipaggiato di una scelta molto singolare: quella di applicare un solo monoturbo Wastegate, senza valvola EGR, al fine di erogare una potenza massima di 425 CV su questo modello, a soli 1.850 giri/min e con un incremento di 150 Nm di coppia massima per raggiungere i 1.750 Nm a 1.500 g/min. 

Con una sola turbina si riduce la complessità del motore, oltre al fatto che non è richiesto alcun raffreddamento tra le turbine, il design della girante è fatto in maniera tale da garantire un’ottima risposta di coppia ai bassi regimi e prestazioni elevate a regime di potenza massima. I serbatoi dei fluidi hanno capacità di 660 litri per il gasolio e 68 litri per l’AdBlue, circa il 10% in più dei modelli precedenti. 

 

COLLAUDATA TRASMISSIONE A VARIAZIONE CONTINUA DYNA-VT E NUOVO ASSALE ANTERIORE SOSPESO

MF 9S.425

L’albero principale di trasmissione è maggiorato e i mozzi installati sul 9S sono di categoria superiore, quindi anch’essi maggiorati rispetto ai modelli precedenti.

La trasmissione è la collaudata AGCO ML260 Dyna-VT versione HD che  rende  possibile l’avanzamento in variazione continua da 0,03 a 40 e, dove permesso, 50 km/h, con il passaggio da modalità leva a modalità pedale in qualsiasi momento (mentre prima bisognava selezionare a monte quella delle due modalità operative che si voleva utilizzare).

MF 9S.425 assale anteriore

L’assale anteriore sospeso sterzato, la sospensione è centrale per tutto il ponte (non indipendente).

Da segnalare il rinnovato assale anteriore firmato Dana, che è stato reso più robusto, e permette, a detta del costruttore, un diametro di sterzata di circa 12 m. Al volante dell’MF 9S.425 è stata mantenuta la leva dell’inversore Power Control, esclusiva di Massey Ferguson, con la possibilità di cambiare velocità di avanzamento della macchina oppure disinnestare la frizione, lasciando alla mano destra la possibilità di gestire altre funzioni di lavoro.

Per quanto riguarda gli pneumatici, la macchina può disporre anche della misura 750/70 R44, fornita anche in versione VF, per un diametro di 2,18 m. 

 

 IMPIANTO IDRAULICO POTENZIATO E NUOVA OPZIONE DI TERZO PUNTO IDRAULICO
MF 9S.425 impianto idraulico

Il posteriore del trattore 9S.215 oggetto della prova con tutti e 6 i distributori idraulici occupati dall’aratro trivomere al quale è abbinato.

L’idraulica base si compone di una pompa a centro chiuso con sensore di carico per una portata di 205 l/min in modalità Eco a 1.650 g/min e una portata massima di 270 l/min al regime di 1.850 g/min, che permette di risparmiare carburante e ridurre la rumorosità. Su richiesta una nuova opzione costituita da una doppia pompa a circuito chiuso con sensore di carico in grado di erogare 340 l/m a 1.650 giri e ben 400 l/min a 1.850 g/min in optional, disponibile con un massimo di 6 distributori posteriori e 2 ventrali/anteriori, più il ventrale del sollevatore anteriore da 5 ton di capacità di sollevamento, completamente configurabili e con il terzo distributore che è capace di erogare fino a 170 l/min per le attrezzature più esigenti.

Al centro del posteriore il tappo per il rabbocco dell’olio trasmissione, in quanto olio idraulico e trasmissione sono separati. Prese per le connessioni aria, ISOBUS e Power Beyond si trovano invece nella parte alta.

Per fornire un altro valore sono 101 i litri di olio asportabile dal trattore da destinare alle attrezzature con alta richiesta idraulica. Le capacità di sollevamento dell’MF 9S.425 sono 120 quintali al posteriore e 50 quintali all’anteriore. Il terzo punto idraulico ha subito una grossa modifica consentendo di arrivare a 20 t di capacità di sollevamento. Sono fino a 6 i distributori al posteriore e due all’anteriore, ed è anche possibile utilizzare il Power Beyond, ovvero una mandata continua dalla pompa del trattore all’attrezzo, con tubi di mandata e di ritorno.

 

ESCLUSIVO SPAZIO DI 18 CENTIMETRI TRA CABINA E MOTORE E NUOVI LIVELLI DI AUTOMAZIONE E CONTROLLO

Come tutti i modelli delle nuove gamme S di media e alta potenza, anche l’MF 9S.425 guadagna 18 cm per separare cofano motore dalla cabina, riducendo così rumorosità e migliorando l’ambiente operatore anche nel suo raffreddamento. Il volume della cabina si attesta a 3,4 metri cubi, abbastanza spaziosa per due persone e per accogliere ulteriori monitor o terminali di comando addizionali nonché un frigo disponibile tramite il Dipartimento di personalizzazione macchine, MF By YOU.

La sospensione meccanica attiva della macchina, settabile su 3 diversi livelli di risposta.

La sospensione meccanica attiva si può regolare su 3 livelli per diverse risposte delle sospensioni posteriori, mentre all’anteriore i punti fissi sono su silent-block a doppio materiale per gestire al meglio la risposta per diversi livelli di sollecitazioni.

Si può montare di serie un secondo monitor per avere le doppie schermate e sempre un occhio sulle funzioni che si vogliono controllare, mentre sulla leva multipad e sul joystick ci sono dei controlli programmabili, ovvero è a scelta dell’operatore decidere quali funzioni si attivano a seconda del comando.


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L’ANALISI DELLA MACCHINA
🚜⚙️ PRESTAZIONI

MF 9S.425 in aratura

La prova in campo ha evidenziato come, allestito con un aratro trivomere ERMO portato e impiegato fuorisolco (in primo piano nella foto sotto), l’MF 9S.425 abbia lavorato a una velocità di circa 8/8,5 km/h con un consumo di 50 l/h.

L’umidità presente nel periodo invernale la faceva da padrona nel terreno argilloso: 21/22% di slittamento con delle Trelleborg TM1000 VF 650/60 R34 e TM1060 VF 750/70 R44, rispettivamente gonfiate a 1,4 bar all’anteriore e 1,6 bar al posteriore, 5 quintali di zavorre al posteriore nei cerchi e ben 23 quintali all’anteriore sul sollevatore, per un peso complessivo di 156  quintali (a detta dei componenti del team MF presente alla prova), il che significa 128 quintali a vuoto, e una massa massima ammissibile di 180 quintali.

Al posteriore i pesi aggiuntivi nei cerchi delle ruote, con gommatura VF 750/70 R44.

Il tutto per una larghezza di lavoro di circa 40 cm a corpo, con una profondità spesso equivalente a quella della larghezza, se non poco più. Lo slittamento per questo tipo di applicazione risulta pressoché equamente distribuito, questo giustifica la zavorra anteriore di grossa taglia.

MF 9S.425 in aratura

Parlando di conseguenza della trazione si può dire che la macchina c’è ed è strutturalmente piazzata per poter fare bene, ma prima di dare un giudizio più concreto sarebbe da testare con un attrezzo che non tiri il trattore di lato (la macchina veniva tirata verso il solco) e che le lasci la possibilità di sfogare gli oltre 400 CV.

Un trattore zavorrato come in questo caso potrebbe impiegare al massimo attrezzature portate che non superino i 24 quintali, per poter circolare secondo le norme vigenti e l’omologazione fornita dal costruttore.  

 

🚜⚙️ GESTIONE COMANDI: VELOCITÀ E REATTIVITÀ

La trasmissione risponde piuttosto bene e non passa troppo tempo da quando il trattore incontra uno sforzo di lavoro superiore a quello che sta affrontando a quando viene erogata ulteriore potenza. E questo lo si sente bene in aratura nelle variazioni di terreno, fattore importante e che deve determinare, su questi trattori con variazione continua, risposte pressoché immediate e cali di regime quando non è necessaria potenza, così da andare a risparmiare il più possibile.

Un’altra abitudine che richiede l’MF 9S.425, è quella di non confondere l’inversore (in primo piano nella foto sopra) con la levetta per gli indicatori di direzione: quando si fanno manovre e non si ha lo sguardo rivolto in avanti, spesso la mano sinistra si arresta nella parte alta attivando involontariamente le frecce. Solitamente sulla gran parte dei modelli di trattori agricoli quest’ultimo comando è spesso posto al di sotto della leva dell’inversore, come corretto che sia in quando di meno importanza, così facendo rischia di essere d’intralcio e durante la prova è capitato più volte di attivare una freccia anziché l’inversione di marcia.

L’inversione di marcia a leva Multipad richiede sempre e comunque il consenso per l’attivazione, e il fatto che, oltre ad attivare il comando di inversione, sia richiesta una pressione anche sul comando di sicurezza, permette di eseguire l’inversione con un livello maggiore di sicurezza e volontarietà dell’operatore.

 

🚜⚙️ ACCESSIBILITÀ E MANUTENZIONE
MF 9S.425

Il cofano a massima apertura consente di accedere bene a tutte le parti del motore, sui fianchi le due bandelle sono amovibili.

A livello di manutenzione giornaliera risulta tutto abbastanza accessibile (per il filtro dell’aria è meglio arrivarci sterzando il trattore verso destra, per fare la rimozione più comodamente) ed è sicuramente utile effettuare il rifornimento gasolio e AdBlue dalla stessa parte (sul lato sinistro del mezzo) ma con bocchettoni completamente differenti per non confonderli tra loro.

MF 9S.425

Lato sinistro del propulsore, con l’accesso al filtro aria, non proprio facilmente raggiungibile da terra, soprattutto se non si è alti

Anche i tre livelli di oli sono ben a portata di mano e occhio per un check veloce.

Lato destro del cofano motore, verso l’anteriore una delle paratie apribili per meglio accedere al pacco radiatori, presente anche sul lato sinistro.

La disposizione del sistema di scarico e post-trattamento dei gas combusti è ben realizzata: il sistema integrato All in One, costituito da DOC+SC+SCR, in basso e la marmitta sottile contribuiscono a una buona visibilità, mentre è un’ottima soluzione quella di non avere l’EGR per ridurre la temperatura d’ingresso in camera di combustione, aumentando così il Delta termico e di conseguenza bruciare meglio riducendo i consumi.

 

🚜⚙️ ERGONOMIA E COMFORT IN CABINA

La guidabilità è tutto sommato buona, per essere un trattore di alta fascia l’MF 9S.425 si muove bene e si percepisce che è concepito per le grosse attività sotto sforzo.

Nel processo di adattamento a questo trattore ci sono sia delle note positive sia delle finezze migliorabili. Il posto guida è alto e ben pensato, così come tutto quello che lo circonda: l’ambiente operatore è all’avanguardia e ci si deve abituare inizialmente. La cabina risulta silenziosa e spaziosa, con comandi disposti in maniera semplice e intuitiva sul braccio Control Centre e sulla leva MultiPad e una visibilità buona sui lati anteriore e laterali mentre non eccelle all’altezza dei parafanghi posteriori.

Promosse le soluzioni del volante senza alcun cruscotto (solo l’inversore alla sua sinistra), che rende più libero l’anteriore per una migliore visibilità, e del display sul montante anteriore destro con i dati di lavoro, tra cui giri motore, velocità, livelli dei fluidi, Cruise e altre impostazioni (nelle foto qui sopra).

Attraverso il display touchscreen di ultima generazione Datatronic 5 si possono controllare tutte le funzioni del trattore e dell’attrezzo collegato tramite ISOBUS TIM.

Il terminale Datatronic 5, che offre il vantaggio di non intralciare la vista sul lato destro, è facilmente programmabile e offre una navigazione intuitiva tra le impostazioni 

 

© Alessandro Agri957

Alessandro ci ha lasciati una ventina di giorni fa vittima di un terribile incidente sulla neve. Con questo articolo, uno degli ultimi scritti da lui, vogliamo ricordarlo, rendendo omaggio alla sua competenza, alla sua determinazione ad andare a fondo nelle cose sviscerando il funzionamento di qualsiasi meccanismo, anche di quelli più complessi, e soprattutto al suo grande attaccamento  al mondo dell’agricoltura e dell’agromeccanica.

Le grandi passioni – scriveva Oscar Wilde – sono per coloro che hanno una grande anima ed è per questo che vogliamo credere che Alessandro salirà ancora a bordo delle macchine agricole. Ci piace infatti pensare che le grandi passioni, quelle profonde e inesauribili, come le viveva lui, non conoscano la parola fine ma continuino a vivere, in tutta la lora intensità, in altri luoghi e in altri modi.

Ciao Alessandro.

 

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