Merlo: Turbofarmer, la gamma sinonimo di telescopico in agricoltura

Macchine 06/06/2019 -
Merlo: Turbofarmer, la gamma sinonimo di telescopico in agricoltura

Il 1994 ha segnato una svolta decisamente cruciale per Merlo. Dopo la scelta vincente di scommettere sulle potenzialità del sollevatore telescopico in agricoltura, approntando nuove linee di prodotto, destinate unicamente al settore primario; entra in scena il Turbofarmer. Equipaggiato di nuovi assali e di motori potenti, capace di velocità di trasferimento di 40 chilometri orari, è il primo telescopico omologato in Europa come trattrice agricola.

Una macchina che ha fatto epoca per le sue esclusive soluzioni tecniche e progettuali, consacrando Merlo come azienda leader per l’innovazione, e che, nel corso del tempo, è stata costantemente evoluta con l’introduzione di nuovi contenuti tecnologici e l’impiego di materiali di qualità in grado di offrire livelli di sicurezza da record.

 

L’ULTIMA GENERAZIONE, NEL SEGNO DEL MODULARE

 

La gamma Turbofarmer II, ulteriormente potenziata nelle prestazioni e nell’affidabilità, è il primo frutto dell’innovativo concetto di produzione modulare, adottato dal gruppo di San Defendente. Rivoluzionando le modalità di progettazione, realizzazione e commercializzazione, il costruttore piemontese ha intrapreso nuove strade, assicurando molti consensi ai più recenti telescopici professionali per uso agricolo firmati Merlo.

Telescopici sempre più innovativi dunque, nonché più sicuri, efficienti e di semplice utilizzo; la gamma Turbofarmer II, insignita ad Agritechnica del titolo di Macchina dell’anno 2014 nella categoria movimentazione e logistica, seguito da quello di Macchina dell’anno 2015, sempre nella categoria movimentazione e logistica, assegnato, nell’ambito del Sima 2015, alla gamma modulare Turbofarmer Medium Duty e Compatti.

 

DUE ESEMPLARI DECLINATI IN DODICI VERSIONI

Forte del nuovo concetto costruttivo, che consente di personalizzare i modelli in funzione delle esigenze operative, la famiglia Turbofarmer II annovera oggi due esemplari, TF II 38.10 e 42.7, disponibili in dodici versioni diverse, con bracci da 7 a 10 metri e portate da 3,8 a 4,2 tonnellate, garantendo così una gamma agricola particolarmente ampia con soluzioni su misura per ogni cliente.

 

MOTORI DEUTZ TIER 4 FINAL

A muovere i Turbofarmer II di ultima generazione provvede ora un’unità Deutz TCD da 3,6 litri, in grado di erogare una potenza di 136 cavalli (a 2300 giri al minuto) e una coppia di 500 Newtonmetri (a 1600 giri al minuto), emissionata Stage IV/Tier 4 Final mediante sistema di post trattamento dei gas di scarico di tipo Scr con Doc, senza Dpf, per permettere una gestione molto più semplice e rapida.

Alle prerogative del nuovo propulsore si aggiunge l’inedito design del cofano motore che fa spazio al dispositivo Scr/Doc senza sacrificare la visibilità e prevede un nuovo punto di aspirazione dell’aria, protetto dalla polvere, consentendo inoltre di montare internamente il prefiltro a ciclone.

 

DUE TRAMISSIONI IDROSTATICHE A SCELTA: A DUE VELOCITÀ E CVTRONIC

La possibilità di raggiungere i 40 chilometri orari nei trasferimenti su strada è garantita su questi telescopici – come da tradizione Merlo – dalle trasmissioni idrostatiche con circuito dell’olio indipendente dal circuito dell’olio del braccio, in grado di assicurare prestazioni elevate e minor consumo dell’olio stesso.

Due le proposte in ambito trasmissione idrostatica: la classica versione a due gamme di velocità e l’apprezzato cambio CVTronic, disponibile in opzione, laddove si preferisca una trasmissione a variazione continua in grado di assicurare alti livelli di efficienza, intesa non solo in termini di maggior produttività ma anche di risparmio energetico.

Il CVTronic è infatti dotato di due motori idrostatici a pistoni assiali, alimentati dalla pompa idraulica a gestione elettronica, che, a seconda delle situazioni operative, lavorano in tandem o singolarmente; alle basse velocità di lavoro agiscono congiuntamente per offrire la massima coppia, mentre durante i trasferimenti il secondo motore idrostatico viene sganciato automaticamente dal sistema di comando, cosicché l’olio nella pompa alimenti il motore idrostatico principale, spingendo il Turbofarmer alla velocità massima.

 

CONTROLLO E REGOLAZIONE AUTOMATICA DEL REGIME MOTORE IN BASE ALLE CONDIZIONI OPERATIVE

Sempre presente di serie, inoltre, il collaudato sistema EPD (Eco Power Drive), che controlla e regola automaticamente, in base alle condizioni operative, il regime motore, svincolandolo dal pedale dell’acceleratore e consentendo una riduzione dei consumi pari al 18 per cento.

Ottimizzata grazie a un’ulteriore implementazione elettronica, la variante EPD Plus, anch’essa di serie, può disporre, oltre alle modalità Eco e Speed Control (finalizzate a mantenere costante la velocità di avanzamento), della nuova funzione Heavy Load, capace di sfruttare tutto il potenziale della macchina nei contesti più gravosi, risultando particolarmente utile per chi svolge lavori pesanti di scavo.

Per di più, su tutti i modelli dotati di joystick elettronico è disponibile la versione EPD Top che, oltre a quanto offerto dalla Plus, consente il controllo automatico dei giri del motore diesel mediante il joystick stesso (maggiore è l’inclinazione del joystick, maggiori saranno i giri motore).

 

FAN DRIVE DI SERIE, PER MANTENERE I RADIATORI SEMPRE PULITI

Per garantire un’efficace pulizia dei radiatori, anche in condizioni di elevata polverosità dell’ambiente di lavoro, i Turbofarmer II sono provvisti, di serie, del sistema Fan Drive, che permette di cambiare il senso di rotazione della ventola, da aspirante a soffiante.

 

CDC–CONTROLLO DINAMICO DEL CARICO, PER LAVORARE IN TOTALE SICUREZZA

Se la versatilità di questi telescopici – interamente personalizzabili, come detto, in virtù della concezione modulare, sposata dal gruppo cuneese – viene ulteriormente esaltata dalla disponibilità, in opzione, di una presa di forza meccanica posteriore (potenza in uscita: 120 cavalli) che consente lavorazioni di traino con carri unifeed, rotoimballatrici, seminatrici e irroratrici; nuovi traguardi in materia di sicurezza – priorità assoluta in casa Merlo – vengono raggiunti grazie al potenziamento dell’esclusivo sistema CDC per il controllo dinamico del carico (dotazione di serie).

Si tratta di un sistema capace di verificare costantemente le condizioni di stabilità longitudinale del veicolo, fornendo, in tempo reale, tutte le relative informazioni all’operatore.

Permette inoltre, tramite un sensore, il riconoscimento automatico delle attrezzature, in fase di aggancio alla zattera, configurando, in tempo reale e in base all’attrezzo in uso, tutti i parametri di sicurezza e di funzionamento della macchina.

Prevista, inoltre, l’abilitazione automatica della zona di lavoro, quando viene installata una benna da scavo, con conseguente agevolazione delle operazioni (sempre disponibile in opzione, comunque, il display a colori di controllo del CDC, posizionato in cabina).

 

TECNOLOGIE UNICHE PER POSIZIONARE IL CARICO CON LA MASSIMA PRECISIONE

Sempre al fine di potenziare sicurezza operativa e flessibilità, la gamma Turbofarmer II può disporre, su numerose versioni, di specifiche innovative quali il sistema TT (Tilting e Traslazione), per la correzione dell’inclinazione trasversale del telaio fino a 6 gradi (10 per cento) e la traslazione laterale del braccio fino a 530 millimetri (Merlo, va ricordato, produce al suo interno i bracci dei propri sollevatori telescopici).

 

CABINA SOSPESA CS PER UN COMFORT SUPERIORE

A completare il quadro relativo alla sicurezza, infine, la conformità della cabina alle norme Rops e Fops di livello II. Rinnovata nel design, dotata di ampia superficie vetrata e predisposta per la pressurizzazione, garantisce appieno il comfort dell’operatore con i suoi 1.010 millimetri di larghezza (ai vertici della categoria) e i suoi elevati standard in termini di insonorizzazione e di climatizzazione, grazie a un impianto opzionale sviluppato secondo i criteri del settore automobilistico, dimezzando i tempi di riscaldamento e raffreddamento e garantendo la temperatura ottimale con ogni condizione esterna.

Alla versione standard su silent-block si affianca – soluzione unica nel settore dei sollevatori telescopici – la cabina CS provvista di un esclusivo e brevettato sistema di sospensioni idropneumatiche, attivabile dal conducente anche con macchina in movimento, che permette di assorbire le sollecitazioni e le vibrazioni trasmesse dal terreno all’abitacolo.

 

MONITORAGGIO A DISTANZA DELLE MACCHINE CON MERLO MOBILITY

Tra le più innovative tecnologie di punta, disponibili sui Turbofarmer di ultima generazione, spicca anche l’implementato sistema di connettività MerloMobility che consente di visualizzare, in remoto, le informazioni relative alla macchina su browser o tramite App, permettendo al cliente di sfruttarle in modo integrato.

Un sistema telematico semplice ed economico che rappresenta uno strumento flessibile per ottimizzare il monitoraggio a distanza delle macchine in ogni settore di attività, rendendo visibili, in tempo reale, lo stato e il posizionamento del telescopico e ricevendo un inventario dettagliato dei lavori svolti (distanze percorse, ore di utilizzo, ecc…), oltre agli avvisi in caso di uso non autorizzato della macchina, superamento di un’area di lavoro o di una fascia oraria.

È possibile, inoltre, usufruire delle funzioni di analisi sulle condizioni in cui il mezzo ha operato, sulla gestione della manutenzione e sulla diagnostica in remoto.

 

© Stefania Capponi