SPECIALE MECCANIZZAZIONE PER IL VIGNETO ENOVITIS IN CAMPO 2019
Sempre più impegnata nel segmento dei trattori specializzati, storicamente strategico per il marchio, Massey Ferguson ha recentemente ribadito con la sua nuova serie MF 3700 la propria indiscussa vocazione, e il proprio corposo bagaglio tecnologico, in ambito specialistico.
Si tratta di modelli esponenti di una autentica nuova generazione di trattori per frutteto, vigneto e applicazioni specializzate, ulteriormente potenziati in termini di prestazioni, produttività, versatilità e comfort grazie all’introduzione di soluzioni già adottate dal costruttore sulle macchine di alta gamma.
Modelli anche quest’anno in primo piano ad Enovitis in campo edizione 2019 per le loro linee divenute più aggressive ed eleganti, che rispecchiano anche nel look il Dna di Massey Ferguson, frutto di un design completamente rinnovato, nonché per le loro marcate doti di polivalenza.
QUATTRO MODELLI DECLINATI IN CINQUE VERSIONI
Il brand del gruppo Agco propone infatti i suoi multifunzionali specializzati della serie MF 3700 – quattro esemplari con potenze comprese tra 75 e 105 cavalli – in un ampio ventaglio di versioni di ingombro variabile, in modo da offrire sempre più numerose configurazioni di modelli diversi, per giunta ulteriormente personalizzabili, capaci di adattarsi realmente a tutte le applicazioni altamente specializzate.
Ben cinque, dunque, le varianti contemplate. A partire dalla V (Vigneto) – caratterizzata da larghezze che vanno da 1 a 1,3 metri e concepita per gli stretti vigneti tradizionali, con spazio tra i filari di 1,8-2,2 metri, ora in grado di raggiungere i 40 chilometri orari – e dalla GE (Ground Effect), contraddistinta da profilo ribassato, espressamente pensata per operare al meglio in vigneti a tendone, sotto alberi bassi o in serre, soprattutto in versione piattaformata, con la minima altezza della seduta operatore, ma disponibile anche con cabina.
Si passa poi alla S (Speciale), con larghezza minima di 1,3 metri, telaio leggermente più largo e cabina più spaziosa – che si candida, per configurazioni disponibili, dimensioni e prestazioni, al ruolo di migliore specializzato multi applicazione – e alla F (Frutteto), con larghezze comprese tra 1,5 metri e 1,8 metri, assale anteriore più largo e cabina ancora più spaziosa, macchina da frutteti per eccellenza, adatta a qualunque condizione di lavoro.
E, per finire, la versione Wilde Fruit (Frutteto Largo), che corrisponde ad un trattore con baricentro ribassato, telaio più largo per una maggiore stabilità su suoli ripidi, assali anteriore e posteriore più larghi e cabina più spaziosa, idoneo all’impiego in frutteti e vigneti collinari, realtà alpine e aziende zootecniche, anche con terreni in pendenza, per la fienagione o le semine.
DUE DIVERSI ALLESTIMENTI
Oltretutto, in tema di puntuale adattabilità di questi trattori alle individuali esigenze degli utilizzatori, Massey Ferguson è andata oltre e ha previsto per la sua nuova gamma specializzata due diversi allestimenti, con vari livelli di specifiche: l’Essential, più basico, disponibile con Rops e con cabina, caratterizzato di serie da distributori e sollevatore di tipo meccanico, e l’Efficient, pacchetto di dotazioni decisamente superiori (solo per i modelli cabinati) che annovera impianto idraulico maggiorato, distributori elettroidraulici, sollevatore a controllo elettronico e joystick multifunzionale.
PIÙ POTENZA E COPPIA CON LO STAGE IIIB
Sul versante motorizzazione, sotto i ridisegnati cofani degli MF 3700 alloggiano i progrediti propulsori a quattro cilindri FPT di nuova generazione, da 3,4 litri, turbocompressi, common rail, conformi alla normativa Stage IIIB/Tier 4 interim sulle emissioni.
L’emissionamento non è andato a penalizzare la visibilità dei nuovi trattori grazie alla scelta da parte della casa produttrice di posizionare lateralmente il gruppo All-in-One di controllo delle emissioni all’esterno del cofano, che può così avere un’altezza inferiore a tutto vantaggio di una migliore visibilità anteriore.
Prestanti per potenza e valori di coppia massima (405 Newtonmetri sul top di gamma), i nuovi motori common rail offrono anche due memorie per i regimi motore sulla versione Efficient (una memoria motore sulla Essential) e permettono di impostare il regime più idoneo alle esigenze operative.
E garantiscono massimi rendimenti correlati, oltre che ai bassi consumi, ad intervalli di assistenza prolungati (600 ore) e alla maggiore autonomia di lavoro assicurata da un serbatoio del carburante – agevolmente accessibile per il rifornimento, anche quando è installato un attrezzo o un caricatore frontale, dalla parte superiore del cofano – oggi più capiente (72 i litri di capacità standard, ai quali possono sommarsi i 30 litri del serbatoio opzionale sulle versioni S, F e WF).
CAMBIO MECCANICO O POWERSHUTTLE
Prestazioni ancora più brillanti e “mirate” ad applicazioni diversificate vengono fornite dalla nuova serie di specialisti firmati Massey Ferguson anche grazie alla possibilità di scelta tra quattro diverse trasmissioni: si va dalla più semplice, meccanica 12+12, a tre gamme e quattro marce sincronizzate con inversore meccanico (velocità massima: 30 chilometri orari), fino alla versione top rappresentata dalla più recente tecnologia Power Shuttle 24+12, da 40 chilometri orari, con selezione elettroidraulica della marcia sotto carico, consentita dallo Splitter, e pulsante De-clutch per il cambio marcia senza bisogno di premere la frizione.
Da segnalare, inoltre, la regolazione della sensibilità dell’inversore Comfort Control – da sempre uno dei cavalli di battaglia di Massey Ferguson – e, in vista di una gestione più semplice, l’esclusivo joystick idraulico che raggruppa i comandi delle funzioni frizione, trasmissione e controllo attrezzi di cui è equipaggiata la trasmissione Power Shuttle 24+12.
IDRAULICA “SU MISURA” PER GLI ATTREZZI SPECIALIZZATI
Nuove soluzioni, poi, sono state previste anche nell’ambito del sistema di trazione integrale, ad innesto idraulico con Dog Clutch in dotazione base, ma provvisto a richiesta di un nuovo sensore sterzo che inserisce e disinserisce automaticamente la trazione sulle quattro ruote in base all’angolo preimpostato di rotazione del volante, al fine di limitare l’usura degli pneumatici, rispettare il suolo ed eliminare l’effetto ruspa in sterzata, facilitando le operazioni a fine campo.
Allo scopo di garantire performance superiori in combinazione con un vasto range di macchinari e attrezzi moderni (in particolare con caricatori, pre-potatrici e cimatrici), la portata dell’impianto idraulico dei nuovi MF 3700 risulta decisamente generosa.
L’opzione è tra una soluzione di pompe tandem con portata massima di 93 litri al minuto (66 litri al minuto per sollevatore e distributori) ed un sistema a tripla pompa da 120 litri al minuto: 27 litri al minuto per lubrificazioni e sterzo e 66 litri al minuto per i distributori, con terza pompa da 27 litri al minuto dedicata a livellamento bracci sollevatore posteriore – la cui capacità massima ammonta a 2.500 oppure a 3.000 chili – gestito sui modelli Efficient nelle funzioni di spostamento e livellamento tramite l’apposito innovativo sistema con mini joystick e interruttore di completamento che consente di regolare per via elettroidraulica la posizione dei bracci, controllandoli in spostamento laterale e inclinazione attrezzo, e in posizione di blocco o flottante.
È possibile montare, in relazione alle proprie esigenze, fino a sei prese idrauliche anteriori e otto posteriori, in entrambi i casi con ritorno libero in trasmissione.
Risulta in grado, dal canto suo, di alzare fino a 1.680 chilogrammi il sollevatore anteriore di Categoria II, installato a richiesta in fabbrica insieme alla presa di forza frontale a 540Eco oppure a 1.000 giri al minuto e pienamente compatibile con il caricatore frontale, supportato dal nuovo sottotelaio montato anch’esso in fabbrica per una integrazione ottimale, con joystick meccanico o elettroidraulico (sulle versioni Efficient), ad assicurare azionamento e versatilità superiori per gli attrezzi montati anteriormente.
Ottimizzata da una ancor più ricca scelta di specifiche, tra cui la velocità di avanzamento e l’opzione economica, la presa di forza indipendente dei nuovi specializzati di Massey Ferguson – dotati di freno idraulico del rimorchio a doppio circuito per la massima sicurezza durante le operazioni di traino – è a comando elettroidraulico, con frizione multidisco in bagno d’olio, e funziona a 540, 540Eco, 1000 giri al minuto più la sincronizzata al cambio.
ELEVATO COMFORT SUL CAMPO
Sensibilmente migliorato anche il livello di comfort operativo offerto dalla nuova gamma MF 3700, equipaggiata di spaziosa ed ergonomica cabina a sei montanti, poggiata su silent block e facilmente accessibile, che offre un ambiente di lavoro di prima classe, dove il pedale dell’acceleratore è adesso situato accanto al tunnel della trasmissione, per un più facile controllo.
In aggiunta al volante telescopico è previsto a richiesta il volante inclinabile e la consolle di destra è stata rivista per includere l’interruttore della memoria dei regimi motore e quello di bloccaggio dei distributori elettroidraulici, oltre ad una manopola Rockshift e, sulle versioni Efficient, interruttori di comando per i distributori nonché il già citato joystick multifunzionale che, unitamente a due distributori elettronici, gestisce l’inversore e lo Splitter, i potenziometri di regolazione portata e temporizzazione per un massimo di quattro distributori e il sollevatore elettronico.
SOSPENSIONE FRONTALE TOTALMENTE INTEGRATA
Assolutamente degna di nota, poi, la nuova sospensione dell’assale anteriore disponibile per le versioni V, S e F degli MF 3700, totalmente integrata nel design del trattore.
Ispirata a quella adottata sulle gamme di alta potenza di casa Massey Ferguson allo scopo di massimizzare comfort, trazione e sicurezza di guida, la sospensione presenta una corsa totale di 80 millimetri e funziona tramite due martinetti idraulici collegati a tre accumulatori per rispondere in maniera ottimale sia ad avantreno carico sia ad avantreno scarico.
Quando un attrezzo è presente al sollevatore o al supporto anteriore, ad esempio, la sospensione viene gestita grazie all’accumulatore a pressione di precarica maggiore, che funge da molla con superiore caratteristica elastica, mentre, se anteriormente non è presente carico, a lavorare è l’accumulatore con pressione inferiore, così da ottenere un comportamento idoneo a qualsiasi condizione di lavoro o di carico. Un terzo accumulatore, invece, lavora sulla camera inferiore dei martinetti, garantendo un ottimo effetto di comfort anche in fase di sollevamento del muso del trattore.
Sempre attiva in automatico al di sopra dei 25 chilometri orari, la sospensione dell’assale anteriore degli MF 3700 può essere bloccata manualmente per velocità inferiori, con possibilità di gestire la posizione fino a 5 chilometri orari (per accoppiamenti con attrezzature particolari anche in assenza di sollevatore frontale, ad esempio).
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