New Holland all’Eima: focus sugli utility e fiducia nel futuro

Macchine , Trattori 26/11/2014 -
New Holland all’Eima: focus sugli utility e fiducia nel futuro

«It’a a great time for New Holland». Con questa affermazione Carlo Lambro (nella foto sotto), Brand President di New Holland Agriculture, intervenuto alla press conference organizzata durante l’Eima, ha espresso perfettamente la visione ottimistica del marchio giallo-blu che, nonostante la pesante crisi di mercato in atto, continua a manifestare fiducia nel futuro e aspettative di crescita.

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UN GRANDE  STAND RICCO DI NOVITÀ

Emblematico di questo atteggiamento lo stand allestito a Bologna, esteso su un’area di 2.800 metri quadri per ospitare non solo macchine agricole innovative rispondenti ai bisogni di una clientela sempre più esigente, ma anche le iniziative di brand, il supporto alla clientela come ricambi & servizi e finance, e le innovazioni tecnologiche interattive.

 

RICAVI IN CALO PER CNH INDUSTRIAL

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I risultati conseguiti da Cnh Industrial nel terzo trimestre 2014 evidenziano un calo dei ricavi, scesi a 7,7 miliardi di dollari, a fronte degli 8,2 miliardi dello stesso periodo del 2013. E il decremento non ha risparmiato il segmento della macchine per l’agricoltura, che nei primi nove mesi di quest’anno hanno prodotto 11,8 miliardi di dollari di ricavi netti, contro i 12,6 miliardi di dollari di gennaio-settembre 2013 (-6,5 per cento).

 

L’ALLARGAMENTO DEL BUSINESS

A questa contrazione delle vendite New Holland, che festeggerà l’anno prossimo il 120esimo anniversario, risponde con una doppia strategia di crescita: allargare il business ed espandersi geograficamente. Per quanto riguarda il primo aspetto le linee di azione sono ben definite: rafforzare l’offerta di trattori di alta potenza, rinnovare ed estendere la gamma di quelli di media potenza, consolidare la leadership nei segmenti dei trattori specializzati e delle macchine da raccolta, ampliare l’offerta di presse.

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Il trend delle quote di mercato sembra supportare questa impostazione: per quanto riguarda i trattori le frecce sono rivolte verso l’alto in tutte le aree geografiche, fatta eccezione per l’America Latina, mentre è previsto il mantenimento delle posizioni nel comparto mietitrebbie (in incremento solo nell’area Emea) e in quello delle macchine per la fienagione, esclusa l’area Asia e Pacifico dove è in atto una apprezzabile crescita.

 

GLI INVESTIMENTI  NELLE ATTREZZATURE

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Accanto agli investimenti nel proprio core-business, New Holland sta intensificando l’attenzione nei confronti delle attrezzature, con particolare riferimento alle aree Emea (Europa, Africa e Medio Oriente) e Apac (Asia e Pacifico), come testimonia l’ingresso di New Holland nel comparto delle seminatrici per la semina diretta grazie alla partnership siglata limitatamente all’Europa con la ditta brasiliana Semeato (le prime macchine sono già al lavoro nelle campagne francesi) e l’acquisizione della società statunitense Miller, specializzata nella produzione di irroratrici semoventi. Da segnalare, ancora, il sistema telematico Plm Connect per la gestione di piccoli e grandi parchi di macchine connesse tra loro.

 

L’ESPANSIONE GEOGRAFICA

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L’espansione geografica del brand di Cnh Industrial prevede vari “key focus”: il rafforzamento delle posizioni nel comparto mietitrebbie, di piccola taglia e con o senza cabina, in India grazie al nuovo complesso industriale di Chakan (vedi foto sopra) con una produzione destinata al mercato locale ma anche all’export verso l’Africa e il Medio Oriente, il potenziamento delle strutture produttive in America Latina e quello del business dei trattori nell’area Nafta (Canada, Messico e Stati Uniti) (vedi foto sotto) ed il consolidamento delle posizioni nella regione Emea.

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Relativamente ai trattori New Holland ha messo a segno nel Vecchio Continente un buon recupero delle quote di mercato nei Paesi dell’area mediterranea (+3,7% in Spagna e +2,0% in Italia nei primi nove mesi del 2014), mentre in Africa e Medio Oriente è riuscita a conservare le posizioni nonostante il crollo generale delle vendite (-12%).

Da segnalare anche l’ottima stagione del brand nel comparto mietitrebbie, con market share in significativa crescita nei principali Paesi europei (+5,7% nel Regno Unito, +2,6% in Francia, +2,6% nei Balcani, +2,5% in Polonia e +1,4% in Germania) e le buone performance nel settore delle rotopresse (+3,6% nei Paesi Nordici, +3,5% in Francia, +2,8% in Polonia e +1,0% in Germania e Italia), nonostante la generale contrazione delle vendite ( -5,8% in volume).

 

IL RINNOVAMENTO DEI TRATTORI UTILITY

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Dopo aver rinnovato completamente la propria gamma di mietitrebbie così da offrire nuovi standard di efficienza nella raccolta (in primo piano nello stand New Holland all’Eima la nuova CR10.90, la prima mietitrebbia a entrare nel segmento classe 10 in Europa e la più potente CR di sempre), la multinazionale del gruppo Fiat ha scelto di dedicarsi al segmento dei trattori utility.

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Esordio alla rassegna bolognese dei nuovi T4 (nella foto sopra), cinque modelli caratterizzati da maggiore comfort e versatilità rispetto alla generazione precedente grazie soprattutto alla trasmissione Dual Command con superriduttore, all’inversore elettroidraulico e all’assale anteriore SuperSteer, dei 4 modelli T4 Low Profile (disponibili con cabina o con struttura Rops), con profilo e baricentro basso per le applicazioni tipiche dei trattori utility ed angolo di sterzata ridotto (nella foto sotto), e della versione aggiornata della serie T4 PowerStar, la prima in Europa equipaggiata con tecnologia PM Cat (catalizzatore antiparticolato) per la conformità alle normative Tier 4B, con consumi di carburante ridotti del 13% e migliore risposta del motore.

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È stata inoltre migliorata la serie TD3.50 (nella foto sotto) in termini di ergonomia e prestazioni, dotandola del nuovo motore Fpt Industrial 3 cilindri 2,9 litri Tier 3 S8000 e di un attacco posteriore più robusto che si traduce in una capacità di sollevamento superiore del 50% rispetto al modello precedente.

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Un importante upgrade, infine, anche per la gamma di trattori TD5 (nella foto sotto) che monta ora un nuovo motore Common Rail da 3,4 litri Tier 4A sviluppato da Fpt Industrial, oltre ad un nuovo impianto idraulico di portata più elevata (fino a 100 litri al minuto).

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Anche la capacità di sollevamento dell’attacco posteriore è stata aumentata: fino a 4.700 chili con il doppio cilindro ausiliario sui modelli top di gamma.

 

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