Il gruppo industriale Oerlikon ha firmato un accordo per la vendita della propria divisione Drive Systems al produttore statunitense di componenti per automobili e macchine Dana Incorporated.
Stando a quanto si legge nel comunicato stampa diffuso da Oerlikon, con la vendita dovrebbero entrare nelle casse del gruppo 600 milioni di franchi corrispondenti al valore d’impresa assegnato alla società oggetto della transazione.
La vendita dovrebbe essere effettiva entro la fine di quest’anno o nel primo trimestre del 2019, fatte salve eventuali decisioni negative delle autorità che vigilano sulla concorrenza e disposizioni contrattuali.
LE FUTURE STRATEGIE
L’operazione viene giudicata da Oerlikon una pietra miliare in vista della concentrazione delle attività attorno alle soluzioni di rivestimento, ai materiali innovativi e alle fibre sintetiche.
«La transazione creerà vantaggi reciproci per Dana e il segmento dei sistemi di guida – ha affermato Roland Fischer (nella foto sotto), Ceo del gruppo Oerlikon –. Da parte nostra abbiamo rafforzato le capacità di investimento di Oerlikon per finanziare ulteriormente la crescita del business delle nostre soluzioni di rivestimento e dei materiali avanzati»
Dana è leader mondiale nelle soluzioni altamente ingegnerizzate per migliorare efficacia e sostenibilità di veicoli e macchinari. Lo scorso anno l’azienda ha realizzato un fatturato di 7,2 miliardi di dollari, con un organico di 30.000 persone in 33 Paesi.
FORTE CRESCITA NEL PRIMO SEMESTRE PER OERLIKON
Per quanto riguarda Oerlikon, la vendita della divisione Drive Systems ha “pesato” non poco sui conti del gruppo del primo semestre. Rispetto al corrispondente periodo del 2017 le entrate di ordinazioni hanno fatto un balzo del 35,4 per cento a 1.434 milioni di franchi, mentre il giro d’affari è progredito del 38,5 per cento a 1.269 milioni di franchi.
A livello operativo l’Ebit è salito da 64 a 128 milioni di franchi, con il corrispettivo margine in aumento di 3,1 punti al 10,1 per cento. Raddoppio abbondante (+136%) per l’utile netto, che ha raggiunto 111 milioni di franchi, contro i 47 milioni del primo semestre 2017.
Tenendo conto dei risultati, il gruppo ha rivisto la guidance per l’esercizio in corso e si attende ora ordinazioni superiori a 2,6 miliardi di franchi e vendite attorno alla stessa cifra.
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