“La carica dei 1001”: uno speciale raduno trattoristico dedicato ad una clientela che nel tempo è diventata sempre più numerosa.
Così, con un evento spettacolare, Pontina Trattori srl, azienda di proprietà della famiglia Marchegiani con sede a Pontinia, in provincia di Latina, ha voluto concludere alla grande, lo scorso 30 giugno, le celebrazioni per il 50esimo anno di attività.
MEZZO SECOLO AL FIANCO DEGLI AGRICOLTORI LAZIALI
Nata nel 1968 dall’intraprendenza di Arduino Marchegiani, che già aveva avuto modo di mettere le sue brillanti doti commerciali a servizio del fiorente settore agricolo laziale, e della moglie Margherita, la Pontina Trattori srl, oggi amministrata da Luca Marchegiani, che condivide con il padre la passione per lo sviluppo meccanico del settore agricolo e la dedizione alla terra pontina, non ha bisogno di lunghe presentazioni.
Basti dire che ha venduto nella sua storia oltre 10.000 trattori agricoli nuovi, con un fatturato che nel 2017 ha superato i 18 milioni di euro, e conta oggi una trentina di collaboratori, uno staff tecnico e commerciale costantemente aggiornato e sempre al fianco degli agricoltori locali, come vuole il motto aziendale “In campo, con voi”.
Tra i marchi commercializzati, accanto a Same e Deutz-Fahr, Antonio Carraro, Dondi, Grillo, Irriland, Kuhn, Maschio e Merlo.
IL RECORD MONDIALE ALLA PROSSIMA OCCASIONE
Tornando al Trattoraduno, l’obiettivo ambizioso della famiglia Marchegiani era quello di battere il record mondiale di raduni trattoristici certificato dalla Guinness World Record Organization che è stato stabilito in Canada nel 2010 con 1.271 presenze.
Purtroppo ci si è fermati a quota 1.o29 ma è stata comunque una festa molto bella che ha senz’altro contribuito, com’era nelle aspettative, a rafforzare l’immagine del territorio agricolo dell’agro pontino.
LA RICCA E DIVERSIFICATA AGRICOLTURA DELL’AGRO PONTINO
Una delle finalità, tra l’altro, alle quali mirava il convegno organizzato durante la tre giorni di festeggiamenti sul tema “La Varietà Colturale dell’Agro Pontino: le innovazioni possibili”, che, oltre a porre in risalto la ricchezza dell’agricoltura locale – che spazia dalla zootecnica, con la relativa eccellente produzione casearia, alla frutticoltura, alla viticoltura, alle produzioni di orticole in serra e a pieno campo, alla floricoltura, senza trascurare ovviamente la tradizionale cerealicoltura – ha offerto ad alcuni tra i principali costruttori mondiali di attrezzature agricole la possibilità di approfondire argomenti legati all’innovazione digitale e al futuro dell’agricoltura.
IL PUNTO DI VISTA DEI COSTRUTTORI
Al centro degli interventi di Giuseppe Tufano, direzione commerciale Sdf in Italia, Giorgio Ceccato, direzione commerciale Antonio Carraro, Battista Laveroni, direzione commerciale Mondo Maschio Gaspardo spa, e Massimo Bordone, direzione commerciale Claas Italia spa, l’esigenza di un continuo confronto tra i costruttori di trattori e quelli di attrezzature per poter sviluppare nel modo migliore quel dialogo trattore-attrezzature e quella connettività, garantita da tecnologie satellitari e predisposizione isobus, ritenuta fondamentale per massimizzare la produttività e ridurre i consumi.
I partecipanti al dibattito sono stati tutti concordi nel sottolineare come la vera sfida dei prossimi anni sia quella di rendere fruibili le nuove tecnologie alla rete di vendita e alla clientela finale: in altre parole, offrire macchine tecnologicamente all’avanguardia ma pienamente sfruttabili dagli utilizzatori, grazie anche all’intermediazione svolta dal concessionario al quale i costruttori dovranno fornire i necessari supporti formativi richiesti dalle nuove competenze.
UN NUOVO RUOLO PER I CONCESSIONARI
Nei nuovi scenari all’insegna della precision farming, della gestione dei big data e digitalizzazione cambia infatti anche la funzione del concessionario, alla ricerca di nuovi servizi per i clienti, che coniughino l’attenzione alle necessità degli utilizzatori delle macchine agricole e la redditività per i dealer.
Come ha illustrato Gianni Di Nardo (nella foto sopra), segretario generale di Unacma, l’Unione nazionale commercianti di macchine agricole, il nuovo ruolo del concessionario dovrà prevedere sempre più degli aspetti consulenziali che vanno dall’assistenza tecnica al marketing, all’agronomia.
QUATTRO SPECIAL GUEST
Nel ruolo di invitati speciali sono intervenuti al convegno per portare il loro saluto Francesco Carozza (nella foto sopra), vicepresidente del Comitato di Sorveglianza di Sdf e presidente della Fondazione Same; Marcello Carraro (nella foto sotto), ad di Antonio Carraro spa; Mirco Maschio e Andrea Maschio, rispettivamente presidente e vicepresidente del gruppo Maschio Gaspardo.
© Barbara Mengozzi