Nonostante il 2022 non sia stato un anno tranquillo per via della situazione geopolitica e delle conseguenze in termini di reperimento delle materie prime e di costi energetici alle stelle, per SDF, multinazionale italiana con sede a Treviglio (Bergamo), si è trattato di un anno record. Il fatturato ha infatti raggiunto la considerevole cifra di 1.803 milioni di euro, che rappresenta il massimo storico di ricavi, con un incremento del 22% rispetto al 2021 e del 42% rispetto al 2019, anno pre-pandemia.
«Per l’anno in corso puntiamo a confermare il risultato del 2022 – ha dichiarato il CEO Lodovico Bussolati durante la conferenza stampa dello scorso 31 maggio –. Massimo storico anche per l’Ebitda, che lo scorso anno ha toccato quota 199 milioni di euro, pari all’11,1%, in aumento rispetto al 10,8% del 2021».
IL RUOLO CRUCIALE DELLA TECNOLOGIA
In dettaglio, i ricavi sono stati generati dalla vendita di oltre 40mila trattori e macchine da raccolta dei diversi marchi (Same, Deutz-Fahr, Lamborghini Trattori, Gregoire, Hürlimann): rispetto al 2021 sono in calo i volumi, ma è aumentato il valore dei prodotti e dei servizi offerti.
«Nel conseguimento degli obiettivi, un ruolo di rilievo è da attribuire all’upgrade tecnologico delle nostre macchine, alla crescente attenzione verso il cliente e a un approccio sempre più vicino al mercato – ha sottolineato Bussolati –. In linea con il piano strategico 2020-2025 stiamo realizzando trattori e macchine agricole sempre più avanzate, l’importante lavoro di rinnovamento tecnologico della gamma e il lancio di nuovi modelli nel segmento della fascia alta hanno generato un incremento del valore medio dei trattori venduti (+24%), solo parzialmente trainato dall’adeguamento dei livelli dei prezzi di vendita causati dall’inflazione (+10%) e accompagnato da un aumento del 5% dei volumi produttivi».
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INVESTITI 60 MILIONI DI EURO, IL 3,3% DEI RICAVI, IN RICERCA E SVILUPPO
Nel corso del 2022 SDF ha investito 60 milioni di euro per nuovi prodotti, ricerca e sviluppo, digitale e nuove tecnologie per un’agricoltura di precisione. In merito allo sviluppo del prodotto, l’azienda ha dedicato importanti risorse a diversi progetti guidati da due principali direttive: il passaggio delle motorizzazioni FARMotion allo Stage V, in linea con le stringenti normative sulle emissioni sia per le gamme specialistiche nei mercati europei che per alcuni mercati esteri, come la Turchia, che ha visto il passaggio da Stage IIIB a Stage IV dei motori FARMotion, e in Cina, con il passaggio da Stage III a Stage IV; la digitalizzazione e i servizi rivolti all’utente finale per massimizzare la produttività.
L’ACQUISIZIONE DELLA FRANCESE VITIBOT, LEADER DELLA ROBOTICA VITIVINICOLA
Tra i fattori di crescita rientra anche la costante attenzione al settore vitivinicolo, in cui SDF ha rafforzato ulteriormente la propria presenza grazie all’acquisizione, nel luglio 2022, della maggioranza di VitiBot, azienda francese che produce a Reims, nella regione dello Champagne, robot elettrici a guida autonoma per la lavorazione nelle vigne.
«Dopo un lungo corteggiamento siamo riusciti a finalizzare l’acquisizione – ha argomentato il CEO –. Si tratta di un settore di nicchia che offre nuove opportunità, tanto che abbiamo creato una filiale italiana di VitiBot. Oltre alla tecnologica elettrica ed autonoma è da sottolineare il sistema di mappatura molto preciso. Inoltre si tratta di una tecnologia trasversale applicabile a tutte le macchine».
Per ora la macchina è specializzata nel diserbo meccanico, ma si stanno sviluppando nuove attrezzature per renderla maggiormente versatile. Sono 37 le macchine vendute, i mercati maggiormente ricettivi sono la Francia, l’Italia e la Spagna. L’obiettivo produttivo per il 2023 è di 80 unità.
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CONFERMATA IN ITALIA LA LEADERSHIP PER QUOTA DI MERCATO NEI TRATTORI SPECIALISTICI
Quanto all’Italia, dove il 2022 si è chiuso con un fatturato di 174,5 milioni, corrispondente al 10 per cento in più rispetto all’anno precedente (158,6), SDF mantiene la leadership nel segmento degli specialistici per la viticoltura, con una quota di mercato pari al 25,5%.
CRESCITA RILEVANTE NEI MERCATI EXTRA-UE DI TURCHIA (+34%) E CINA (+44%)
Esaminando i singoli mercati, SDF nel 2022 è cresciuta in in Europa (+16% sul 2021, da 980 a 1.132 milioni di euro) ed è riuscita a presidiare con ancora più intensità i mercati extra-europei, in particolare Cina e Turchia.
Per quanto riguarda la Turchia, SDF ha migliorato la propria quota di mercato, passando da 9,7% nel 2021 a 11% nel 2022 (+13,2%), e conseguito ricavi pari a 194 milioni di euro (+34% sulle vendite del 2021). Le performance della sede turca sono state accompagnate da investimenti sullo stabilimento produttivo e da un’importante crescita di organico, passato da 269 risorse nel 2021 a 456 nel 2022. Nell’anno in corso è stato dato il via a una nuova costruzione, estesa su 10.000 metri quadrati, per assemblaggio motori e lavorazioni meccaniche, che sarà operativa nell’ultimo trimestre del 2023.
In Cina la diffusione del marchio DEUTZ-FAHR si è rafforzata ulteriormente con l’introduzione di nuovi modelli di gamma media (50-90 CV) e il consolidamento della gamma di alta potenza (>200CV). Tali attività hanno contribuito a generare un incremento del 44% sulle vendite del 2021, permettendo di conseguire ricavi pari a 151 milioni di euro nel 2022.
MARKET SHARE IN FORTE AUMENTO IN UCRAINA, GRAZIE ALL’APERTURA DELLA FILIALE
«In linea con la strategia di internazionalizzazione – ha precisato Bussolati – crescono i mercati extra Ue, sebbene il mercato europeo mantenga comunque la quota di maggioranza (63%). Fuori dai confini Ue sono cresciute in particolare la Turchia (+34%, per un fatturato di 194 milioni di euro), la Cina (+44%, per un fatturato di 151 milioni di euro), dove l’azienda opera con stabilimenti produttivi dedicati, il Kazakistan e l’Ucraina, nonostante il conflitto bellico ancora in corso».
E proprio in Ucraina l’apertura della filiale ha generato risultati positivi: la quota di mercato di SDF si è stabilizzata attorno al 15% durante il 2022, in forte crescita rispetto alla media storica del 5% registrata negli ultimi anni, il fatturato a sua volta è salito da 9 a 14,6 milioni di euro (+62%).
Perde invece appeal l’India: «È un mercato che non si sta evolvendo dal punto di vista tecnologico – ha commentato Bussolati –. Stiamo dunque investendo principalmente in prodotti destinati all’export».
Negli altri paesi extra continentali, come Australia, Nuova Zelanda e Nord America, dove SDF opera con l’esportazione dei propri prodotti, il fatturato ha raggiunto quota 326 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto al 2021. «Abbiamo venduto mille macchine in Nord America – ha riferito il CEO –. In termini di quota è irrilevante, ma abbiamo gettato le basi per una maggiore penetrazione di un mercato in cui fino a oggi non siamo stati presenti».
ASSUNTI 158 COLLABORATORI IN ITALIA, PER UN ORGANICO GLOBALE DI OLTRE 4.400 DIPENDENTI
Per finire, nel corso del 2022 SDF ha assunto 158 nuovi collaboratori nello stabilimento di Treviglio, fra impiegati e operai, attraverso assunzioni dirette, raggiungendo un organico di 1.462 dipendenti in Italia (+9% sul 2021) e un totale complessivo di 4.462 dipendenti a livello globale (+7%).
© Emanuela Stìfano