Agenzia ICE, nell’ambito dell’attività promozionale dedicata al settore della meccanizzazione agricola e in collaborazione con FederUnacoma, organizza una partecipazione collettiva italiana alla 92esima edizione della Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad, evento di riferimento per tutta l’area dei Balcani, in programma a Novi Sad in Serbia, dal 17 al 22 maggio 2025.

Il presidente di FederUnacoma Maria Teresa Maschio e il vice direttore generale di FederUnacoma Fabio Ricci accompagnano l’ambasciatore italiano a Belgrado Luca Gori (al centro della foto) durante la visita al Padiglione Italia alla Fiera dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2024
Nell’ambito delle attività organizzate da Agenzia ICE, la partecipazione alla fiera sarà un evento centrale, ma non unico, dedicato alla promozione delle tecnologie italiane del settore agricolo che prevederà anche l’organizzazione di seminari e workshop informativi. La partecipazione collettiva sarà affiancata e supportata, oltre che da interventi collaterali di comunicazione sui media locali, anche da un’attività di incoming di circa 50 operatori specializzati del settore provenienti da tutta la regione balcanica che incontreranno le aziende italiane espositrici.
L’Italia ricoprirà quest’anno il ruolo di Partner Strategico della rassegna.
UN PAESE DAL GRANDE POTENZIALE AGRICOLO CHE NECESSITA PERÒ DI INCREMENTARE LA COMPETITIVITÀ DEL SETTORE PRIMARIO

Il presidente di FederUnacoma Maria Teresa Maschio, il vice direttore generale di FederUnacoma Fabio Ricci (a sinistra nella foto) e l’ambasciatore italiano a Belgrado Luca Gori in visita presso lo stand di Caba Industrie, all’interno del Padiglione Italia
Il terreno agricolo totale coltivato in Serbia – informa Agenzia ICE – è di 5.051,000 ettari, e la superficie arabile utilizzata si estende su 3.355.859 ettari. Circa il 64,3% del territorio totale della nazione è costituito da terreni agricoli, mentre il 19,1 % è coperto da foreste, i terreni inutilizzati ammontano al il 7,9% e l’8,7% è costituito da altri terreni.
I settori dell’agroindustria e della produzione alimentare vantano una lunga tradizione nel Paese, grazie anche alla disponibilità di terreni coltivabili, al clima favorevole e al facile accesso a molte sorgenti di approvvigionamento idrico che permettono alla Serbia di avere una produzione ortofrutticola diversificata.
Ne consegue che il Paese ha un grande potenziale agricolo, soprattutto, come detto sopra, nel settore delle coltivazioni ortofrutticole, ma per sfruttarlo appieno deve incrementare la competitività del settore primario attraverso investimenti in mezzi meccanici di ultima generazione.
Da tener presente, tra l’altro, che la Serbia rientra tra i Paesi che beneficiano dello strumento di assistenza di preadesione all’Unione Europea che comprende il sostegno ai programmi di sviluppo rurale (IPARD), giunti alla fase III che copre il periodo 2021-2027. L’IPARD III per la Serbia vede allocati dalla UE 288 milioni di euro di contributo ai quali si aggiungono 89,2 milioni di euro di stanziamento nazionale.
NEL MERCATO DELLE MACCHINE AGRICOLE L’INNOVAZIONE E SPECIALIZZAZIONE SONO LE CARTE VINCENTI
Sul fronte del mercato serbo delle macchine agricole, c’è da rilevare nel 2024 un consistente calo delle immatricolazioni, che ha sfiorato il 20% per quanto riguarda i trattori nuovi, fermi a 2.144 unità. Si tratta di una flessione che va ricondotta a un insieme di fattori tra i quali, in primo luogo, i bassi prezzi dei prodotti agricoli e l’estrema siccità, che ha decimato la resa delle colture primaverili in molte regioni, spingendo gli agricoltori a posticipare gli investimenti in nuovi macchinari. Alla base della ridotta propensione del mondo agricolo agli acquisti di nuove macchine anche l’attesa per i Bandi Pubblici di IPARD III e i relativi sussidi previsti dal programma comunitario.
Gli analisti sostengono però che da qui al 2026 si assisterà a una graduale ripresa del mercato e, se è vero che, in riferimento ai trattori, le scelte degli agricoltori serbi si stanno orientando sempre più verso i mezzi importati da Cina, India, Bielorussia e Turchia (basti dire che lo scorso anno campione delle vendite per brand è risultato Lovol, seguito nell’ordine da IMT, Belarus, YTO, Solis e Armatrac), è altrettanto vero che innovazione e personalizzazione, requisiti cardine della variegata offerta della meccanizzazione agricola “made in Italy”, appaiono sempre più destinate a giocare un ruolo di primo piano negli acquisti di mezzi destinati alle lavorazioni delle colture specializzate.
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L’EDIZIONE 2024 DELLA FIERA HA REGISTRATO COMPLESSIVAMENTE 130.000 PRESENZE
Nel 2024, il Padiglione Italia, realizzato dall’Ufficio ICE di Belgrado ha ospitato, su 350 mq, 11 espositori italiani. In base ai dati forniti dagli organizzatori la fiera ha registrato complessivamente 130.000 presenze e ha visto la partecipazione di oltre 1.200 espositori (100 in più rispetto all’edizione del 2023) provenienti da circa 40 Paesi (di cui 27 paesi dell’UE).
Fonte: Agenzia ICE.
Fonte immagini:Ambasciata d’Italia a Belgrado, Delta Agrar, International Agricultural Fair Novi Sad, Tifone.