Serbia: l’Italia protagonista alla Fiera dell’Agricoltura di Novi Sad

Mercati 24/05/2025 -
Serbia: l’Italia protagonista alla Fiera dell’Agricoltura di Novi Sad

Il ruolo di Partner strategico ricoperto dall’Italia alla Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad, manifestazione di riferimento del settore per l’intera area dei Balcani, recentemente conclusasi, ha ulteriormente rafforzato i già stretti legami tra il nostro Paese e la Serbia, sorretti da una lunga storia di relazioni diplomatiche e culturali alle quali si è aggiunta negli ultimi anni  una solida cooperazione tecnica ed economica.

 

NEL 2024 L’INTERSCAMBIO COMMERCIALE TRA SERBIA E ITALIA HA RAGGIUNTO I 4,47 MILIARDI DI EURO
Serbia - Fiera Internazionale dell'Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Ne fanno fede i 4,47 miliardi di interscambio tra i due Paesi registrato nel 2024, all’interno dei quali l’agroalimentare ha fatto registrare un volume bilaterale di oltre 642 milioni di euro.

«Dopo essere stata presente come Paese partner nel 2023 e Paese amico nel 2024, anche per il 2025 l’Italia prende parte alla 92esima edizione della Fiera come Partner strategico – ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia in Serbia, Luca Gori (nella foto sotto), nel suo intervento alla cerimonia di apertura della Fiera di Novi Sad –. La nostra partecipazione punta sull’eccellenza delle attrezzature Made in Italy per promuovere l’agri-tech e l’agricoltura sostenibile, già settori focus dell’ultimo Business Forum Italia-Serbia tenutosi il 31 gennaio scorso a Belgrado».

L'Ambasciatore d'Italia in Serbia Luca Gori

«Intendiamo continuare – ha aggiunto – a essere un alleato privilegiato in un settore chiave come questo facendo leva sulle tecnologie legate alla meccanizzazione agricola e sulla condivisione del vincente modello italiano delle cooperative nell’anno ad esse dedicato dall’ONU».


Leggi anche >>> Serbia: collettiva italiana alla Fiera dell’Agricoltura di Novi Sad, dal 17 al 22 maggio


 

FOCUS SULLE COOPERATIVE, EFFICACE STRUMENTO DI CONDIVISIONE DI TECNOLOGIE AVANZATE IN AGRICOLTURA

E proprio queste ultime, non a caso, sono state il focus del seminario dal titolo “Cooperative e Condivisione di Tecnologie Avanzate in Agricoltura” (nelle foto sopra e sotto) organizzato nel contesto della Fiera di Novi Sad da ICE Agenzia in collaborazione con la Cooperativa Agricola di braccianti di Campiano, l’Associazione delle Cooperative della Vojvodina e Agriserbia, società facente capo alla Ferrero Hazelnut Company.

«L’Italia – ha affermato il direttore dell’Ufficio ICE di Belgrado, Antonio Ventresca, aprendo i lavori del seminario – si propone come partner strategico offrendo un modello che coniuga innovazione, efficienza e sostenibilità, favorendo un approccio integrato alla produzione agricola. Al centro di questa visione vi è lo sviluppo di collaborazioni di filiera, capaci di distribuire in modo più equo il valore creato lungo tutta la catena agroindustriale».

Nel corso del suo intervento, il direttore Ventresca ha sottolineato alcune delle principali sfide che l’agricoltura serba si trova oggi ad affrontare, a partire dal ricambio generazionale, che richiede un cambiamento di approccio nel modo di organizzare gli spazi produttivi, gli impianti e le risorse umane.

Per vincere queste sfide è necessario puntare sulle tecnologie agricole di ultima generazione, che possono contribuire in maniera determinante, oltre che allo “svecchiamento dell’agricoltura”, all’incremento delle rese produttive e alla razionalizzazione dei processi colturali: esattamente quello che mette in campo l’Italia con l’offerta di mezzi meccanici in grado di sopperire alla scarsità o all’incremento dei costi delle risorse naturali o delle materie prime rendendo più efficiente e al tempo stesso meno impattante la produzione agricola.

 

UN MODELLO VINCENTE DI SVILUPPO DEL SETTORE PRIMARIO CHE CONIUGA INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ, PUNTO DI RIFERIMENTO ANCHE PER LA SERBIA
Serbia - Fiera Internazionale dell'Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

In questa prospettiva le cooperative agricole, in virtù della loro specifica forma organizzativa, svolgono un ruolo chiave nel promuovere l’innovazione tecnologica del settore primario specie per quanto concerne le PMI agricole.

Le testimonianze di Claudio Mazzotti e di Giordano Gori, rispettivamente direttore generale della Cooperativa Agricola Braccianti di Campiano e responsabile vendita presso il Consorzio Agrario di Ravenna, hanno sottolineato gli aspetti più significativi di tale contributo e si sono soffermati sulle specificità organizzative delle cooperative, di cui hanno illustrato i vantaggi sotto il profilo tecnico-operativo.

Serbia - Fiera Internazionale dell'Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Un altro case study è stato quello presentato da Ettore Fontana, parlando della sua esperienza personale in Agriserbia, da lui presieduta, ha enfatizzato l’importanza delle aggregazioni dei produttori agricoli. «Queste – ha spiegato Fontana – svolgono un ruolo di primo piano nell’assicurare qualità ed efficienza alle filiere di approvvigionamento della nocciola per l’industria dolciaria».

Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Le cooperative agricole rappresentano dunque un punto di riferimento anche per il settore primario della Serbia, con riferimento non solo all’ottimizzazione dei processi produttivi ma, come ha chiarito Jelena Nestorov Bizonj, presidente dell’Associazione delle Cooperative della Vojvodina, all’impiego su vasta scala di mezzi meccanici di ultima generazione, anche se il modello italiano resta ancora insufficientemente replicato nelle modalità e nei risultati.

 

VENDITE DI MACCHINARI AGRICOLI NEL PAESE IN FORTE CRESCITA NEI SETTE ANNI TRA IL 2016 E IL 2022

Le cooperative agricole del Paese balcanico hanno comunque contribuito alla robusta   crescita delle vendite di macchinari agricoli che ha caratterizzato i sette anni compresi tra il 2016 e il 2022.

Nel periodo considerato il valore delle importazioni di macchine agricole è più che raddoppiato, passando da 86 a 266 milioni di euro e, come ha precisato Fabio Ricci (al microfono nella foto sopra), vicedirettore di FederUnacoma, anch’egli relatore al seminario, il dato relativo alle forniture estere può essere considerato rappresentativo dell’intero mercato nazionale, poiché la quasi totalità dalla domanda di tecnologie per l’agricoltura viene soddisfatta attraverso lo strumento delle importazioni.

 

MERCATO TRATTORI IN CRISI NEL 2023 (-14,6%) E NEL 2024 (19,9%), E FLESSIONE GENERALIZZATA  ALL’INTERO COMPARTO MACCHINE E ATTREZZATURE AGRICOLE
Serbia - Fiera Internazionale dell'Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Il trend incrementale si è interrotto nel 2023 e nel 2024, ma secondo le previsioni della società di ricerche Exportplanning, dovrebbe trattarsi di un fenomeno transitorio. Entrando nei dettagli e con specifico riferimento ai trattori, lo scorso anno, dopo il calo fatto registrare nel 2023 (-14,6%), il mercato ha subito una nuova flessione, questa volta del 19,9%, con  2.144 trattori nuovi immatricolati.

Serbia - Fiera Internazionale dell'Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

In testa alla classifica per brand (fonte: traktorplusm.com) figura la cinese Lovol, che mantiene saldamente la leadership di mercato con 424 unità (+29,7%), seguita dalla  serba Industry of Machinery and Tractors IMT, in forte crescita con 336 unità (+43,6%). Ha subito invece un calo consistente Belarus che, con 225 unità (-28,3%), si è dovuta accontentare del terzo gradino del podio perdendo una posizione. Alle sue spalle, nella Top Ten, YTO (170 unità), Solis (116), Armatrac (113), John Deere (94), Mahindra (92), Deutz-Fahr (68) e Case IH (62).

Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

La flessione ha interessato anche i sollevatori telescopici (-33,6%), i rimorchi (14,32%) e diverse attrezzature come aratri, irroratrici e atomizzatori, seminatrici e spandiconcime. Alla base di questo calo generalizzato diversi fattori, tra i quali in primo piano i bassi prezzi dei prodotti agricoli e l’estrema siccità che ha decimato le rese delle colture primaverili in molte regioni, costringendo gli agricoltori a rinviare gli investimenti in nuovi macchinari.

 

PREVISTA DAGLI ANALISTI UNA RIPRESA GIÀ A PARTIRE DALL’ANNO IN CORSO
Serbia - Fiera Internazionale dell'Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Gli analisti sono però abbastanza concordi nel ritenere che dall’anno in corso le vendite di mezzi meccanici nel Paese, con il programma IPARD III a fare da traino – che destina agli agricoltori serbi ben 580 milioni di euro, di cui 288 milioni stanziati dall’UE – dovrebbero tornare a crescere sino a tutto il 2028, ad un ritmo superiore in media al 4% annuo.

 

ITALIA AL SECONDO POSTO NEL 2024 TRA I FORNITORI ESTERI DEL PAESE NELL’AGROMECCANICA

Il Padiglione Italia, organizzato da Agenzia ICE in collaborazione con FederUnacoma, ha ospitato, su una superficie di 350 metri quadrati, 14 espositori a copertura dell’intera filiera, dai fertilizzanti alle macchine agricole, dalle attrezzature all’impacchettamento, fino ai prodotti finiti.

Una quota significativa della domanda interna, come ha spiegato il vicedirettore di FederUnacoma, viene soddisfatta dalle aziende italiane che, con un valore delle esportazioni pari a 27,7 milioni di euro, nel 2024 si sono confermate al secondo posto tra i fornitori esteri della Serbia, dietro alla Germania (52,3 milioni).

Il Padiglione Italia alla Fiera Internazionale dell’Agricoltura di Novi Sad edizione 2025

Trattori (8,7 milioni), macchine per la raccolta (3,7 milioni), mezzi per la semina, il trapianto e la concimazione (3 milioni) e sistemi per gli allevamenti, le tecnologie agricole made in Italy maggiormente esportate nel Paese balcanico lo scorso anno.

 

AGRILEVANTE, UN HUB PER L’AGRICOLTURA DELLA SERBIA

«L’Italia e la Serbia hanno dunque una lunga e solida tradizione di relazioni commerciali anche nel comparto agromeccanico. In questo scenario – ha sottolineato Fabio Ricci ­ la prossima edizione di Agrilevante, la grande rassegna della meccanica agricola per l’agricoltura del Mediterraneo, rappresenta un’importante occasione per rafforzare ulteriormente   la cooperazione tecnica fra i due Paesi».

L’edizione 2025 della kermesse, in programma a Bari dal 9 al 12 ottobre prossimo, si propone infatti come una grande piattaforma per la conoscenza della vasta gamma di soluzioni specifiche per l’agricoltura serba, come un luogo ideale per approfondire le esigenze e le priorità delle economie agricole del Mediterraneo anche in termini di formazione, come un “forum” di confronto sui temi di comune interesse e sulle opportunità di cooperazione.

Oltre ai buyer, agli operatori e ai tecnici provenienti dall’area mediterranea, dalle regioni balcaniche e mediorientali, sono attesi a Bari ben 120 delegati esteri in rappresentanza di 38 Paesi, tra cui figura anche la Serbia. Nei quattro giorni della kermesse i delegati esteri, il cui incoming è realizzato dall’Agenzia ICE in collaborazione con FederUnacoma, saranno impegnati in incontri business to business con le industrie espositrici che permetteranno ai costruttori e agli operatori del Paese balcanico di trovare le soluzioni tecnologiche più adatte ai fabbisogni tecnologici dell’economia agricola serba.

 

 
© riproduzione riservata
Fonti: Ansa, FederUnacoma, traktorplusm.com
Fonte immagini: FederUnacoma, itatradeagency e ita.belgrado, Novosadski sajam. 
 

 

L'azienda del mese
Sotto i riflettori
Meccagri.it - Social media
Seguici su Facebook Seguici su Instagram Seguici su Youtube Seguici su Twitter
macchine vigneto