HomeMercatiTurchia: terminata la corsa, nel 2024 il trattore è andato in panne Turchia: terminata la corsa, nel 2024 il trattore è andato in panne Mercati 17/04/2025 - Barbara Mengozzi Lasciatasi alle spalle cinque anni di crescita ininterrotta e un 2023 caratterizzato da performance eccezionali, anche la Turchia ha dovuto fare i conti con la difficile congiuntura in atto che, aggravata dall’instabilità geopolitica, ha determinato una brusca frenata del trattore sui principali mercati internazionali. DOPO IL BOOM DELLE VENDITE, IL MERCATO INTERNO FA REGISTRARE UN CALO DEL 18,4% Stando ai dati diffusi da Tarmakbir, l’associazione turca dei costruttori di macchine e attrezzature per l’agricoltura, nel suo “Türk Tarim Makinalari Endüstrisi Aylik Traktör Istatistikleri Raporu” (Agricultural Machinery Statistical Bulletin), nel periodo gennaio-dicembre 2024 sono stati immatricolati in Turchia 63.546 trattori, in calo del 18,4% rispetto alle 77.901 unità dell’anno precedente. Confrontando il dato con quelli degli ultimi 5 anni, si registra una variazione negativa pari al 12,3%. LA RIDOTTA REDDITIVITÀ DEGLI AGRICOLTORI E IL SEMPRE PIÙ DIFFICILE ACCESSO AL CREDITO TRA LE CAUSE DELLA FLESSIONE Analizzando il trend di quello che viene definito “un anno difficile”, l’associazione turca dei costruttori di macchine agricole sottolinea come gli agricoltori abbiano dovuto affrontare nel corso del 2024 un deterioramento delle loro condizioni finanziarie, da attribuire a diversi fattori, tra i quali i tassi di interesse alle stelle, l’accesso limitato ai finanziamenti, i bassi prezzi dei prodotti agricoli dopo il raccolto e la stretta creata da costi elevati delle materie prime abbinati a tassi di cambio sfavorevoli. Secondo l’analisi condotta dalla stessa Tarmakbir, negli ultimi anni tre anni è progressivamente cresciuto, fino a raggiungere i tre quarti della cifra totale, il numero degli agricoltori che necessitano di strumenti di finanziamento esterni per portare avanti le proprie attività e di questi un buon 60% si rivolge agli istituti di credito. La richiesta è indirizzata per lo più prestiti a breve termine a tasso variabile che vengono ottenuti dopo il raccolto autunnale e prima della semina primaverile per coprire gli acquisti di sementi, fertilizzanti, prodotti chimici ecc. Dovendo dare la priorità a queste spese, gli agricoltori sono costretti in qualche modo a rinviare gli investimenti in macchine e attrezzature. Il fatto, poi, che, come anticipato, i prezzi dei raccolti siano scesi al di sotto delle aspettative ha ulteriormente ridotto la volontà degli agricoltori di investire in macchinari e lo stesso dicasi per gli aumentati tassi di interesse, considerando il fatto che buona parte delle transazioni dipendono in larga misura dai prestiti bancari. «Il tasso di utilizzo del credito fornito dalle banche statali per gli acquisti di trattori era al 70% nel 2023 e oggi è sceso al 23%, di conseguenza c’è stata una forte contrazione del mercato interno», ha spiegato Selami Ileri, segretario generale di Tarmakbir. TÜRKTRAKTOR (NEW HOLLAND E CASE IH) MANTIENE LA LEADERSHIP DI MERCATO PER 18 ANNI CONSECUTIVI TürkTraktör – la joint venture tra CNH Industrial e Koç Holding, il più grande gruppo industriale della Turchia – ha prodotto lo scorso anno 43.611 trattori, corrispondenti al 60% dell’intera produzione di trattori della Turchia. Del totale, 31.974 unità sono state collocate sul mercato interno dove TürkTraktör, forte di una quota di mercato complessiva – con i suoi due marchi New Holland e Case IH – del 46,2% ha mantenuto per il 18esimo anno consecutivo la propria leadership. In dettaglio, il brand New Holland si è classificato al primo posto nel 2024 con 2.054 unità immatricolate, seguito da Case IH con 717 unità. Brillanti risultati sono stati raggiunti da TürkTraktör anche nell’export, dal momento che la Società ha soddisfatto da sola il 73% delle esportazioni turche di trattori. Secondo i dati finanziari del 2024 di TürkTraktör, il fatturato totale è stato di 66 miliardi e 970 milioni di lire turche, il margine di profitto operativo e il margine EBITDA dell’azienda sono stati rispettivamente dell’11,9% e del 14,7% e l’utile netto si è attestato a 5 miliardi e 741 milioni di lire turche. LA PRODUZIONE DI ATTREZZATURE AGRICOLE, IN AFFIANCAMENTO A QUELLA DI TRATTORI, NELLE STRATEGIE DEL COSTRUTTORE NUMERO UNO DEL MERCATO Sempre più intenzionata ad ampliare la propria sfera di azione al mercato delle attrezzature agricole, TürkTraktör, che nel 2024 ha celebrato il 70esimo anniversario dalla fondazione, ha avviato la procedura di acquisizione dei pacchetti azionari di Kayhan Ertuğrul Makina, azienda specializzata nella produzione di macchine e attrezzature per la fienagione, e delle sue controllate Kayhan Ertuğrul Tarım Sanayi ve Ticaret A.Ş. e Terramak Tarım Makinaları Dış Ticaret A.Ş. Il costruttore turco ha inoltre potenziato la linea di assemblaggio delle cabine nel suo stabilimento di Erenler, dove ha avviato recentemente anche un impianto per la produzione di telai per cabine, con un investimento di circa 29 milioni di euro. «In un periodo così difficile, in cui il mercato si è contratto di oltre il 18%, con un trend di normalizzazione dopo il record del 2023 – ha dichiarato Matthieu Séjourné, responsabile di TürkTraktör commentando i risultati finanziari del 2024 – il nostro marchio New Holland si è classificato al primo posto e il nostro marchio Case IH al secondo. La dedizione del nostro team nell’adattarsi a queste nuove condizioni di mercato ci consente di raggiungere questi risultati e di prepararci per il futuro». BRAND TURCHI E INTERNAZIONALI NELLA TOP TEN DELLE IMMATRICOLAZIONI PER BRAND Sul terzo gradino del podio della classifica delle immatricolazioni di trattori per brand troviamo Massey Ferguson con 666 unità. Dietro di lei Tümosan, nata nel 1976 come azienda statale turca specializzata nella produzione di trattori e motori diesel grazie al contratto di licenza firmato con la società italiana Fiat, e privatizzata nel 2004 con l’ingresso nel Gruppo Albayrak. Quest’ultima è scesa rispetto al 2024 a 554 unità con la perdita di una posizione. Nella seconda parte della classifica, alle spalle di Deutz-Fahr con 523 unità immatricolate, compaiono nell’ordine tre aziende turche: Erkunt Tractor, entrata nel 2017 nell’orbita dell’indiana Mahindra Farm Equipment e i cui trattori sono conosciuti sui mercati europei con il marchio ArmaTrac, con 376 unità; Başak Tractor, attualmente parte del Gruppo Asko Holding, una delle principali realtà industriali turche che nel 2023 ha acquisito l’azienda Bühler Industries (Canada), detentrice dei marchi Versatile e Farm King, con 354 unità, e Hattat Traktör, uno dei brand più affermati in Turchia e con un’accentuata propensione all’export, forte di un sito produttivo tra i più grandi del Paese attrezzato per assemblare fino a 22.500 trattori all’anno, comprendente anche altri undici stabilimenti satelliti, con 227 unità. Al nono posto della Top Ten l’indiana Solis, che anche in Turchia è riuscita a ritagliarsi uno spazio significativo nel mercato grazie a una gamma caratterizzata da robustezza, affidabilità, manutenzione estremamente limitata e semplicità di utilizzo, con 192 unità. LINEE PRODUTTIVE IN TURCHIA PER L’ITALIANA SDF Fanalino di cosa, con 174 unità immatricolate, Same, brand del gruppo italiano SDF proprietario in Turchia dello stabilimento di Bandirma che nel corso degli anni, dopo l’acquisizione nel 2014 del 100% delle attività del gruppo turco Sahsuvaroglu, con il quale era in atto una joint venture, ha assunto il ruolo di centro di eccellenza per la progettazione e produzione di trattori della multinazionale di Treviglio tra 45 a 130 CV, con un organico complessivo attuale di oltre 600 persone, a fronte delle 100 persone impiegate nel 2014. CALI STIMATI DAL 20% AL 50% PER LE VENDITE DELLE ATTREZZATURE Per quanto riguarda invece le vendite di attrezzature, la mancanza di un sistema di registrazione che permetta di tracciare i dati impedisce di disporre di dati certi. Tuttavia, in base ad alcune ricerche sul campo, gli economisti ritengono che la contrazione registrata nel 2024 sia stata compresa tra il 20% e il 50% a seconda della tipologia di prodotto. LA PRODUZIONE INTERNA SI È FERMATA NEL 2024 A 72.562 UNITÀ Dopo aver raggiunto nel 2023 la cifra record di 92.581 unità, anche la produzione interna di trattori ha imboccato la discesa attestandosi lo scorso anno a 72.562 unità (si tratta di un valore stimato sulla base dei dati delle aziende Başak, Erkunt, Hattat, Karataş, SDF, Tümosan, Türk Traktör e Yanmar), in calo del 21,6%. EXPORT IN CALO DI CIRCA IL 3% IN VALORE RISPETTO AL 2023, CON LE PRODUZIONI NAZIONALI CHE STANNO PERDENDO COMPETITIVITÀ Per quanto riguarda, poi, il commercio estero, lo scorso anno le esportazioni turche di trattori sono diminuite di circa il 3% in valore rispetto ai livelli del 2023 scendendo a 1,4 miliardi di dollari di valore. Considerando il 2023 come un anno stabile per i dati di vendita, l’entità della perdita diventa più evidente. Cifre alla mano, Tarmakbir quantifica le esportazioni di trattori nel 2024 in 17.106 unità contro le 20.148 del 2023. Controbilancia il calo dell’export di trattori l’aumento delle esportazioni di attrezzature che hanno avuto come principali mercati di sbocco, in ordine, USA, Italia, Iraq, Russia, Uzbekistan, Azerbaigian, Francia, Messico, Portogallo e Algeria. «La spirale inflazione incontrollata e basso tassi di cambio – fa presente Tarmakbir – continua a rappresentare una minaccia per il commercio internazionale. I reiterati aumenti dei costi correlati all’inflazione a fronte della stabilità del tasso di cambio a lungo termine ha comportato la perdita di alcune quote di mercato all’estero, aggravata dalla contrazione di alcuni mercati globali. Sebbene il settore abbia fatto qualche progresso nell’affrontare questi problemi, le soluzioni rimangono solo parziali. In particolare, le banche private hanno svolto un ruolo cruciale nel facilitare l’acquisto di trattori e attrezzature, mentre le aziende manifatturiere hanno cercato di garantire tassi di interesse più bassi. Pur trattandosi però di iniziative che hanno contribuito ad evitare una flessione più drastica del mercato, i margini di profitto sulle esportazioni sono scesi ai livelli più bassi. Dal momento che i prezzi delle macchine rimangono elevati rispetto ai prodotti della concorrenza, i produttori nazionali hanno perso il loro vantaggio in termini di competitività nell’export, in particolare in quei settori che richiedono un notevole apporto di manodopera». Leggi anche >>> Turchia: il trattore che avanza punta all’Occidente ANCHE LE IMPORTAZIONI HANNO SUBITO UNA FLESSIONE Sul fronte delle importazioni, sebbene non siano ancora disponibili i dati completi relativi all’intero 2024, le previsioni parlano di un calo del 25% rispetto ai livelli del 2023, con un valore totale stimato intorno a 1,3 miliardi di dollari. Gli economisti ritengono che il valore totale del commercio estero del settore nel 2024 potrebbe avere un surplus di 150 milioni di dollari. CON IL SEGNO MENO ANCHE I PRIMI DUE MESI DEL 2025 Fortemente deludente anche il trend del mercato nei primi due mesi del 2025, durante i quali le immatricolazioni di trattori si sono fermate a quota 6.544 unità, in calo del 32,7% rispetto a gennaio-febbraio 2024. Considerando i dati del primo bimestre degli ultimi 5 anni, la variazione nel 2025 si attesta a -23,1%. Sul fronte della produzione, nei primi due mesi del 2025 sono stati prodotti 8.177 trattori, in calo del 40,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e del 40% circa rispetto alla media del bimestre negli ultimi 4 anni. In deciso calo anche l’export, con 2.263 trattori esportati nel periodo gennaio-febbraio 2025 a fronte dei 3.792 del corrispondente periodo del 2024 (-40,3%). VERSO UNA RIPRESA DEL MERCATO, DOPO IL TERZO TRIMESTRE DELL’ANNO Difficile prevedere, nell’attuale scenario, se già nel corso di quest’anno si potrà assistere alla tanto auspicata ripresa del mercato. «L’agricoltura – si legge nel Report a cura di Tarmakbir – è fortemente influenzata dalle condizioni naturali e climatiche, dalle imprevedibili fluttuazioni dei prezzi degli input, dai valori dei prodotti sui cambi esteri e da vari altri parametri e incertezze. Tutti fattori che influenzano in modo significativo le stime del settore, tenendo presente anche quella che rappresenta una delle sfide più grandi in agricoltura, vale a dire la produzione di beni senza conoscerne i futuri prezzi di vendita». Nonostante ciò Tarmakbir, considerando anche il potenziale del comparto e l’età del parco macchine esistente, non esclude la possibilità di una ripresa del mercato dei trattori, collocandola dopo il terzo trimestre dell’anno. «Tuttavia – afferma l’associazione – le perdite nel 2024 potrebbero essere parzialmente mitigate se i tassi di interesse diminuissero, le condizioni di credito diventassero più favorevoli e i tassi di cambio più competitivi e se ci fossero buone condizioni stagionali che portassero a un raccolto di successo per gli agricoltori». LA GUERRA DEI DAZI RICHIEDE ADEGUATE STRATEGIE Sul fronte dell’export, che alla luce delle difficili condizioni del mercato interno, si sta profilando come un’ancora di salvezza indispensabile per i produttori turchi, Tarmakbir fa presente come invece di cercare solo nuove opportunità, la priorità si sia spostata sul coltivare le relazioni con gli acquirenti esistenti e promuovere partnership a lungo termine, una strategia essenziale per la sopravvivenza e la crescita del settore. «Tuttavia – conclude il Report dell’associazione – poiché le sfide persistenti poste dalle guerre tariffarie potrebbero aggiungere livelli di complessità al mercato globale, rendendo potenzialmente sempre più difficile il commercio internazionale, è fondamentale adattarsi e innovare per superare efficacemente questi ostacoli e garantire la posizione nell’economia globale». © Barbara Mengozzi Fonte immagini: Basak Traktör, Demireller Massey Ferguson Plaza, Erkunt Traktör (Armatrac), Hattat Traktör, Tümosan, TürkTraktör, Yanmar Turkey. Le immagini in ambito fieristico si riferiscono all’edizione 2025 di Konya Agriculture Fair, manifestazione di riferimento per il settore della meccanizzazione agricola, svoltasi dall’8 al 12 aprile. Mercato trattori Turchia