HomeNewsUncai: contoterzisti e fiscalità Uncai: contoterzisti e fiscalità News 23/01/2015 - meccagri Le organizzazioni provinciali dei contoterzisti Uncai hanno partecipato presso la sede di Apimai Ravenna a una giornata di studio sulla legge di stabilità 2015 che, dal primo gennaio, ha introdotto una serie di novità relative a lavoro e fisco, illustrate con perizia dal fiscalista Gian Paolo Tosoni, editorialista de Il Sole 24Ore ed esperto in questioni fiscali del settore agricolo. Numerosi gli elementi innovativi che le associazioni dei contoterzisti hanno fatto propri per fornire una consulenza precisa e puntuale a tutti i soci su temi fiscali. DEDUCIBILITÀ INTEGRALE DELL’IRAP SUL COSTO DEL LAVORO Tra gli aspetti più rilevanti, ha puntualizzato Fabrizio Canesi, presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Uncai, c’è «la riduzione del’Irap, grazie all’integrale deducibilità del costo sostenuto in riferimento ai lavoratori a tempo indeterminato». RIDUZIONE DEI CONTRIBUTI PER I NUOVI ASSUNTI Per far ripartire le assunzioni si aggiunge un altro strumento utile alle aziende, visto che «assumendo una persona disoccupata da sei mesi che non abbia mai lavorato presso di lei, l’azienda usufruisce dell’abbattimento dei costi dei contributi fino a 8.060 euro all’anno per tre anni, in pratica un azzeramento. Nel Cremonese grazie a questo strumento alcune aziende agromeccaniche hanno già assunto nuovo personale oppure lo stanno per fare. Crediamo che in marzo, con l’inizio della nuova campagna, si registreranno diverse nuove assunzioni a tempo indeterminato». SPLIT PAYMENT, IN ATTESA DI CHIARIMENTI Meno chiara e positiva per tutto il comparto primario sembra invece essere il sistema dello split payment (scissione dei pagamenti) con il quale la Pubblica amministrazione verserà direttamente allo Stato l’Iva per le forniture dei privati. «Con il provvedimento – spiega Canesi – i fornitori della Pubblica amministrazione riceveranno le somme loro spettanti al netto dell’Iva. Per esempio, i contoterzisti non riceveranno più l’Iva per la manutenzione di strade e territorio, mentre le aziende agricole non la riscuoteranno per le forniture di energia di impianti a biogas. In pratica, con lo split payment non sarà più possibile, acquistando macchinari, compensare con il credito d’Iva dovuto dalla pubblica amministrazione». Fonte: Uncai Fisco e agricoltura