Ursus: tanti progetti per un rilancio del marchio in grande stile

Grandi progetti per il futuro di Ursus: in occasione di un evento organizzato con la stampa polacca, la storica azienda recentemente acquistata da M.I. Crow ha dichiarato di star lavorando a un ritorno su grande scala, tornando a produrre trattori e implementando la gamma con nuove attrezzature, droni ed anche motori.

UN RITORNO SUL MERCATO SOTTO L’EGIDA DI M.I. CROW

Ursus è uno dei nomi storici della meccanizzazione agricola e la sua uscita di scena a causa dei problemi finanziari aveva rattristato molti. Con l’acquisizione da parte dell’ucraina M.I. Crow, presieduta da Oleg Krot (nella foto sopra), l’azienda è pronta a tornare gradualmente a ricoprire il ruolo che le spetta, seguendo un processo di restauro e ampliamento del marchio a 360 gradi. I dettagli del progetto, insieme alle cifre degli investimenti che verranno effettuati, sono stati riportati da alcuni media polacchi, presenti all’evento organizzato da Ursus lo scorso aprile, in presenza di Krot e della comproprietaria Bożena Głowacka.

IN FASE DI RIPRISTINO I TRE STABILIMENTI DI LUBLINO, DOBRE MIASTO E BIEDASZKI

Come è noto, M.I. Crow ha acquisito i tre stabilimenti di Lublino, Dobre Miasto e Biedaszki, che sono attualmente in fase di pulizia e inventario. Il nuovo proprietario sta provvedendo a pagare gli stipendi arretrati e a saldare i debiti, per poi procedere al restauro delle tre sedi. Come ha spiegato lo stesso Krot: «Le soluzioni da noi sviluppate, per il cui acquisto stanzieremo poco più di 70 milioni di zloty (circa 16,3 milioni di euro) entro la fine del 2026, consentiranno la produzione di macchine agricole moderne e competitive a Dobre Miasto e Lublino. Inizialmente la sede di Biedaszki sarà destinata a un magazzino, la cui ristrutturazione costerà complessivamente 1 milione di zloty (232.855 euro)».

Ad oggi Ursus impiega 250 persone impegnate nella produzione di spandiletame, imballatrici e rimorchi. Obiettivo dell’azienda è rilanciare queste attrezzature e ampliare la gamma, progetto al quale sta già lavorando con la realizzazione di un nuovo rimorchio da 14 tonnellate.

INVESTIMENTI PER 41 MILIONI DI EURO NEL BREVE TERMINE E 210 NUOVE ASSUNZIONI

Nel frattempo, a Varsavia è all’opera un team di specialisti che sta seguendo il processo di acquisizione e lavorando su strategie e budget. Si stima che gli investimenti a breve termine varranno 176 milioni di zloty (circa 41 milioni di euro) e saranno destinati alla modernizzazione dello stabilimento di Dobre Miasto e allo sviluppo delle vendite. Entro il 2027, solo a Dobre Miasto saranno investiti 16 milioni di zloty (3,7 milioni di euro) per l’isolamento, la riduzione del consumo di energia elettrica e altre modernizzazioni.

Il direttore commerciale di Ursus, Łukasz Fabisiak, anch’egli presente alla conferenza stampa, ha affermato che il marchio è attivo in diversi mercati europei come Repubblica Ceca, Svezia, Belgio e Paesi Bassi e che presto si aggiungeranno a questo gruppo aziende provenienti da Spagna e Ungheria. Una situazione simile si verifica in Polonia, dove ai tre concessionari attualmente operativi del marchio se ne aggiungeranno altri due.

Per dare forma ai progetti che M.I. Crow ha in serbo per Ursus, è in programma l’assunzione di 210 nuovi dipendenti.

SI RIPARTE DALLE ATTREZZATURE CON PROGETTI E MATERIALI MADE IN POLONIA

Come anticipato, il nuovo corso di Ursus partirà dal rinnovamento delle attrezzature attualmente presenti in gamma. L’ufficio progettazione è in fase di organizzazione e sono previsti investimenti per 15 milioni di zloty (3,5 milioni di euro) in nuove tecnologie, licenze e brevetti per la produzione di macchine agricole.

I progetti di Ursus prevedono di utilizzare la maggior parte delle componenti prodotte da aziende polacche, obiettivo che la Casa sta già realizzando grazie al contratto stipulato con un’impresa locale per la fornitura di acciaio. Si cercherà di evitare dunque l’importazione di componenti e tecnologie da altri Paesi come la Cina, segnando una forte rottura col recente passato. Infatti, nel 2024 era stato siglato un accordo con la cinese Shandong Euro Star Machinery Manufacture per la fornitura di trattori compatti denominati Ursus C-325 (nella foto sopra) e di altri modelli di potenza compresa fra i 30 ed i 50 cavalli.

FRA DUE ANNI LA PRESENTAZIONE DEI NUOVI TRATTORI, TOTALMENTE NUOVI E REALIZZATI SEGUENDO I MIGLIORI STANDARD QUALITATIVI

Il versatile Ursus C-3110 da 81 kW, uno degli ultimi prodotti del brand prima della sospensione della produzione

Per quanto riguarda i trattori, M.I. Crow ha confermato di star lavorando a un ritorno di Ursus in un mercato che aveva abbandonato nel 2022. Attualmente i progetti si trovano ancora in uno stato primordiale, ma è bene specificare che la nuova proprietà ha deciso di ripartire da un foglio bianco per offrire prodotti di alta qualità dalle caratteristiche tecniche innovative.

Le trattrici saranno progettate e realizzate in Polonia, facendo affidamento ad aziende come Carraro per la fornitura delle trasmissioni. Proprio il mercato polacco sarà il punto di riferimento per le vendite dell’azienda, che mira a commercializzare trattori con una potenza di 50-100 cavalli sul mercato europeo e oltre 200 cavalli per gli altri mercati.

L’azienda ha dichiarato di non aver fretta di presentare i nuovi trattori in quanto la sua priorità è la qualità, motivo per cui si prenderà tutto il tempo necessario per sviluppare progetti innovativi ed effettuare importanti sessioni di prove in campo. Il primo trattore potrebbe quindi essere presentato fra due anni.

URSUS PRODURRÀ ANCHE MOTORI, SIA ELETTRICI SIA TERMICI

Una delle novità più eclatanti riguarda la produzione di motori: M.I. Crow ha infatti affermato di star pensando di sviluppare anche la tecnologia motoristica, inclusa quella a combustione interna. Diverse aziende di Oleg Krot hanno esperienza nello sviluppo di tecnologie per i motori elettrici e, grazie alla collaborazione con partner ucraini ed europei, a tempo debito verrà sviluppato anche il motore termico.

PREVISTO PER IL 2025 L’INIZIO DELLA PRODUZIONE DI DRONI AGRICOLI

Già nel corso di quest’anno dovrebbe avere inizio la produzione di droni agricoli negli stabilimenti Ursus: non appena le autorizzazioni ed i permessi saranno pronti, la Casa polacca darà il via alla produzione di droni realizzati con componenti polacche o europee che verranno commercializzati in Polonia, Ucraina, Europa e Nord America.

Questo progetto è realizzabile in breve tempo in quanto una delle aziende di Oleg Krot, Krota, produce già droni agricoli per il mercato ucraino e nord americano. La prima apparecchiatura di questo tipo è stata realizzata 11 anni fa e veniva utilizzata per creare ortofotocarte, mentre dopo qualche anno dopo sono state introdotte anche le telecamere multispettrali in grado di esaminare la composizione chimica del terreno, il contenuto di acqua o di rilevare malattie delle piante. Ursus ha specificato che continuerà a focalizzarsi esclusivamente su prodotti per il mercato agricolo, non interessandosi ad altri settori come quello militare.

URSUS SARÀ PRESENTE AD AGRO SHOW A SETTEMBRE, CON UNO STAND CHE PRESENTERÀ IL FUTURO ED IL PASSATO DELL’AZIENDA

Il ritorno di Ursus si concretizzerà ufficialmente a settembre in occasione dell’Agro Show di Bednary, in Polonia. L’azienda sarà presente con i nuovi rimorchi, spandiconcime, imballatrici e forse anche con i droni. Anche se non ci saranno i tanto attesi nuovi modelli di trattori, Ursus porterà in esposizione alcuni dei modelli storici più iconici per rimarcare il grande passato della Casa. Inoltre, l’azienda sarà presente anche agli eventi dedicati ai fan del marchio, ad esempio alla sfilata degli Ursus.

Fonte immagini: pagina Facebook Traktory URSUS, attiva fino al 2022, Linkedin (Oleg Krot), Meccagri.