USA: il trattore frena, Trump riuscirà a farlo ripartire?

USA: il trattore frena, Trump riuscirà a farlo ripartire?

Dopo la performance ritenuta nel complesso soddisfacente, anche se fatta di luci e ombre, del 2023, il mercato USA dei trattori ha finito con l’accusare il colpo lo scorso anno subendo una flessione complessiva del 13,2% con cali delle vendite che hanno interessato tutte le fasce di potenza, compresi i trattori a quattro ruote motrici. Ancora più accentuato il calo delle mietitrebbie che ha raggiunto il 24,3% rispetto al 2023.

 

CALI GENERALIZZATI IN TUTTE LE FASCE DI POTENZA PER IL MERCATO DEI TRATTORI CHE PERDE PIÙ DI 33.000 MACCHINE

USA - Vendite al dettaglio trattori e mietitrebbie anni 2024 e 2023

Esaminando i risultati più da vicino, nel 2024, stando ai dati diffusi dell’AEM (Association of Equipment Manufacturers), l’associazione che raggruppa i costruttori nordamericani di macchinario agricolo, sono stati immatricolati negli USA 217.200 trattori, contro i 250.218 del 2023 (-13,2%). Leggermente inferiore alla media la flessione registrata nel mese di dicembre, con 16.970 trattori immatricolati, in calo dell’11,3% rispetto ai 19.132 di dicembre 2023.

Per quanto riguarda le diverse fasce di potenza, il segmento che ha subito le maggiori perdite in riferimento all’intero anno è stato quello sopra i 100 CV, in calo del 17,5%, seguito da quello sotto i 40 CV (la fascia di potenza più acquistata negli USA) che ha perso il 14%. In rosso meno accentuato le vendite di trattori compresi nel range 40-100 CV che hanno registrato un calo a una sola cifra (-9,9%). Deludente risultato, infine anche per i trattori 4WD, scesi da 4.562 a 4.358 unità (-4,5%).

Le mietitrebbie, a loro volta, sono passate dalle 7.349 unità del 2023 alle 5.564 del 2024.

USA - Vendite al dettaglio trattori e mietitrebbie anni 2021-2024 e media 2019-2023 - per mese

«Anche nel mese di dicembre le vendite di trattori e mietitrebbie hanno seguito gli schemi che abbiamo visto per tutto il 2024 e che riflettono la debolezza del mercato – ha commentato  Curt Blades, vicepresidente senior di AEM –. Sebbene l’anno sia stato caratterizzato da alti tassi di interesse e incertezza nell’intera economia agricola, AEM guarda al potenziale del 2025 e continuerà a sostenere politiche incentrate sull’impatto positivo sul settore».


Leggi anche >>> Macchine agricole USA: mietitrebbie col segno più nel 2023, calano le vendite di trattori


 

REDDITI DEGLI AGRICOLTORI IN NETTA CRESCITA (+26,4) NEL 2025, STANDO ALLE PREVISIONI DELL’USDA

Ma vediamo, con l’aiuto delle previsioni di settore formulate dagli analisti, cosa deve aspettarsi l’agromeccanica statunitense da questo 2025 che, stando alle promesse di Trump, dovrebbe segnare l’avvio di una nuova era per l’economia più grande del mondo? Il neopresidente, in linea con l’orientamento tenuto all’epoca del suo primo mandato, durante il quale aveva fornito un ampio sostegno finanziario agli agricoltori per mitigare le ricadute economiche a cominciare da quelle della guerra commerciale tra USA e Cina, appare orientato a riportare in auge il sistema degli aiuti diretti ai farmer per il recupero della redditività persa.

USA New Holland a World Ag Expo

Un significativo incremento dei redditi degli agricoltori americani è previsto dall’Economic Research Service del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti (USDA) che stima nel 2025 una crescita del reddito netto agricolo statunitense (NFI) di 37,7 miliardi di dollari  (26,4%), a quota a 180,1 miliardi di dollari, dopo i cali subiti negli ultimi due anni.

La maggior parte dell’aumento previsto nel 2025 corrisponde appunto a un aumento dei pagamenti diretti del governo agli agricoltori, che dovrebbero salire da 9,6 miliardi di dollari nel 2024 a 42,4 miliardi di dollari nel 2025.

 

TRA I FARMER AMERICANI PREVALE PER ORA L’OTTIMISMO NEL FUTURO

Non sappiamo quanto queste previsioni possano influire sul sentiment degli agricoltori USA, fatto sta che questi ultimi sembrano mantenere al momento una prospettiva ottimistica per il 2025, nonostante l’incertezza del commercio agricolo.

È quanto emerge dal sondaggio condotto dalla Purdue University-CME Group Ag Economy Barometer (Report rilasciato il 4 febbraio 2025 e risultato del sondaggio  svolto dal 13 al 17 gennaio) in base al quale l’indice è salito di 5 punti rispetto al mese precedente, raggiungendo il valore di 141 punti.

Il sottoindice del barometro Future Expectations Index (Indice delle Aspettative Future) resta ampiamente al di sopra del Current Conditions Index (Indice delle Condizioni Attuali) – ben  47 punti  di differenza – a conferma del fatto che l’ottimismo degli agricoltori statunitensi è rivolto più al futuro che alla situazione in corso, nonostante il leggero miglioramento di quest’ultima dovuto in parte agli aumenti dei prezzi dei raccolti da inizio dicembre a metà gennaio.

Dal punto di vista finanziario, il Farm Financial Performance Index, salito di 13 punti a gennaio (ha raggiunto quota 111 punti), segnala che, in media, i farmer USA si aspettano che il 2025 sarà un anno migliore del 2024, mentre il Farm Capital Investment Index, che continua a essere notevolmente più forte rispetto all’estate scorsa, quando era sceso a un minimo di 31, ha raggiunto il secondo valore più alto degli ultimi tre anni salendo a quota 48.

 

MA LA PROPENSIONE ALL’ACQUISTO DI NUOVI MACCHINARI PARREBBE RESTARE SCARSA

USA Ag-Pro (John Deere)

Resta però da vedere se e fino a che punto i macchinari rientreranno nei futuri acquisti degli agricoltori USA. Nel rispondere al quesito i media statunitensi di settore manifestano all’unisono una grande cautela sostenendo che le pressioni economiche, i margini ristretti e gli alti costi degli input potrebbero indurre gli agricoltori a ritardare l’acquisto di nuovi macchinari. Questo come trend generale, rispetto al quale potrebbero fare eccezione specifiche attrezzature high-tech, considerata l’avanzata dell’agricoltura di precisione e delle tecnologie di smart farming.

In un sondaggio online condotto dal sito agricolo AgWeb presso 1.300 agricoltori i macchinari agricoli figurano addirittura al primo posto tra le voci che saranno probabilmente oggetto di tagli nelle risposte di quasi l’80% degli intervistati, mentre il 60% di loro si è dichiarato pronto a rallentare gli aggiornamenti tecnologici puntando ad ottimizzare l’impiego del proprio parco macchine e attrezzature.

Sulla stessa scia i risultati dell’indagine del magazine Farm Futures stando alla quale solo il 25% degli agricoltori interpellati prevede di acquistare macchinari agricoli nella prima metà del 2025.

 

CON LA SFIDA USA-CINA SUI DAZI SONO SEMPRE PIÙ AVVERTITI I RISCHI DI UNA GUERRA COMMERCIALE

Tornando all’Ag Economy Barometer, ad offuscare in qualche modo la visione nel complesso abbastanza positiva del futuro dei farmer USA ci sono le preoccupazioni per l’evoluzione del commercio agricolo, con oltre il 40% degli intervistati che cita la “politica commerciale” come la politica più importante per la propria azienda agricola nei prossimi cinque anni e il 40% dei produttori che afferma di pensare che una guerra commerciale sia “probabile” o “molto probabile”.

Timori che si stanno sempre più concretizzando dopo l’entrata in vigore lo scorso 4 febbraio  dei nuovi dazi del 10 per cento sulle importazioni statunitensi dalla Cina, alle quali il gigante asiatico ha reagito prendendo di mira, tra gli altri beni statunitensi, i macchinari agricoli. Come evidenziato dalla sopra menzionata AEM, le politiche commerciali di Trump potrebbero mettere ulteriormente a dura prova un settore già messo a dura prova dal calo della domanda, ma a farne le spese non sarà soltanto l’agromeccanica. «I dazi sono una tassa pagata dagli americani e la loro applicazione su larga scala soffocherà la crescita economica e comprometterà la competitività degli Stati Uniti», ha dichiarato il vicepresidente senior di AEM Kip Eideberg.

 

TEMPI DURI PER I CONCESSIONARI, CHE PREVEDONO UN ULTERIORE CALO DEI RICAVI NEL 2025, CON UNA BOCCATA DI OSSIGENO CHE DOVREBBE ARRIVARE DALLE ATTIVITÀ POST-VENDITA

Di certo tra coloro che attualmente  non vedono un futuro roseo ci sono i concessionari di macchine agricole, come risulta nella sintesi dei risultati del sondaggio Dealer Business Outlook & Trends di Ag Equipment Intelligence pubblicata sul periodico di settore Farm Equipment. Dopo essere stati costretti a combattere nell’intero anno 2024 contro il consistente calo dei prezzi delle materie prime, il forte aumento dei costi degli input, l’incertezza di un anno elettorale e gli elevati stock di attrezzature nuove e usate, le previsioni formulate dai dealer USA in merito ai ricavi del 2025 sono negative, con la percentuale più bassa degli intervistati che prevedono una crescita dei ricavi delle nuove attrezzature registrata in oltre un decennio.

Più in dettaglio, oltre due terzi dei concessionari (64,3%) prevedono che i ricavi delle nuove attrezzature scenderanno di almeno il 2% nel 2025. Da tener presente che l’ultima volta che almeno la metà dei concessionari prevedeva un calo dei ricavi delle nuove attrezzature era il 2015. Quell’anno, quando il 50% dei concessionari prevedeva che le vendite delle nuove attrezzature sarebbero diminuite di almeno il 2%, le vendite di trattori e mietitrebbie per colture a filari in Nord America sono diminuite del 25,9% anno su anno.

Il quadro delle previsioni di fatturato 2025 proveniente dalle attrezzature usate è leggermente più positivo dal momento che quasi un quarto dei concessionari (23,5%) prevede che aumenterà del 2% o più rispetto al 2024 mentre per circa il 40% dei concessionari sarà più o meno lo stesso del 2024.

Al trend assai deludente delle vendite dovrebbe contrapporsi quello incoraggiante dell’aftermarket, visto che oltre il 90 dei concessionari prevede entrate da ricambi e servizi pari o superiori a quelle del 2024.

 

PREVISTI DA LARGA PARTE DEI DEALER CALI DELLE VENDITE DI TRATTORI E MIETITREBBIE

USA - Fendt Ideal

Nel complesso, le previsioni dei concessionari in merito alle vendite di trattori e mietitrebbie sono state negative, con cali generalizzati per tutte le fasce di potenza, a cominciare proprio dall’alta potenza.  Lo stesso dicasi per le  mietitrebbie con quasi due terzi (63,1%) dei concessionari che prevedono vendite unitarie in diminuzione del 2% o più nel 2025.

Sul fronte dei prezzi poco più dell’80% dei concessionari prevede aumenti da parte del proprio fornitore principale nel 2025, una percentuale che risulta in calo rispetto al 94,3% del 2024. Più in dettaglio, il 59,3% si aspetta un aumento dei prezzi dell’1-3%, il 7,2% prevede aumenti del 7-9%, mentre per il 3,7% gli aumenti saranno del 10% o più.

Per finire, le attrezzature sulle quali i dealer si dichiarano pronti a scommettere per cercare di incrementare le vendite nel 2025 vedono in cima alla lista il segmento GPS/Precision Ag, con l’87,9% dei concessionari che prevede vendite pari o superiori a quelle del 2024. Buone opportunità dovrebbero fornirle anche i prodotti per la fienagione e la foraggicoltura. A. completare la Top 10 le attrezzature per il gardening, irroratrici, andanatrici/falciatrici ed erpici a dischi.

 

LO SQUILIBRIO TRA DOMANDA E OFFERTA CONDIZIONA IL MERCATO DELL’USATO, CON  L’INCERTEZZA CHE RESTA DOMINANTE SULLE OPPORTUNITÀ

 Spostandoci al mercato del macchinario agricolo usato, il 2024 ha rappresentato un anno di contrasti, con significativi cambiamenti di domanda, offerta e prezzi.

Il mercato delle mietitrebbie in particolare, come risulta dall’analisi di Farm Equipment, ha visto un passaggio dalle rapide vendite dei primi anni del 2020 a un mercato più cauto e guidato dagli acquirenti. Mentre l’inventario delle mietitrebbie usate è aumentato, con conseguente maggiore scelta per gli acquirenti, la domanda è diminuita a causa dei prezzi più bassi dei raccolti, degli alti tassi di interesse e della riduzione dei redditi agricoli. Una situazione che ha spinto i rivenditori a offrire prezzi competitivi e favorevoli opzioni di finanziamento per alleggerire gli stock.

Trend più o meno analogo per il mercato dei trattori per colture a filari, caratterizzato da un  surplus delle scorte usate, anche dei grandi marchi, che dovrebbe continuare nel corso del 2025, creando maggiori opportunità per gli acquirenti ma una sfida per i venditori.

Il tutto dominato dall’incertezza finanziaria che gli agricoltori hanno dovuto affrontare e che ha spinto molti di loro, nonostante le opzioni di finanziamento a basso interesse e i prezzi invitanti, a ritardare gli acquisti importanti.

 

© Barbara Mengozzi

 

Fonte tabelle: AEM e Purdue University-CME Group Ag Economy Barometer.
Fonte immagini: Ag-Pro (John Deere), Agri-Service, John Deere, Titan Machinery (Case IH). Le foto di immagini fieristiche si riferiscono a National Farm Machinery Show 2025 e World Ag Expo 2025  (credits: Antonio Faria YouTube, Garton Tractor Fresno Facebook).
 

 

L'azienda del mese
Sotto i riflettori
Meccagri.it - Social media
Seguici su Facebook Seguici su Instagram Seguici su Youtube Seguici su Twitter
macchine vigneto