Viticoltura meccanizzata: il Palmarès del Sitevi

Eventi 27/09/2013 -
Viticoltura meccanizzata: il Palmarès del Sitevi

Fervono i preparativi per il Sitevi, il salone delle filiere vitivinicola, dell’ortofrutta e dell’olivicoltura, che si svolgerà dal 26 al 28 novembre 2013 presso il Quartiere espositivo di Montpellier, in Francia. Una manifestazione che, giunta alla 26esima edizione ed accompagnata da un successo crescente, si caratterizza ormai non solo come il salone di riferimento delle filiere coinvolte ma anche come un’importante  piattaforma di incontri e di business per tutti gli operatori grazie ad un’accentuata dimensione internazionale.

Come ha sottolineato Martine Dégremont, direttrice del salone, la parola d’ordine di questa edizione 2013 è Innovazione. «Innovazioni che si declinano ad ogni livello: nell’offerta del salone, nelle attività proposte, nei macchinari esposti… Innovazioni concrete e utili che forniscono agli operatori ai quali il Salone si rivolge gli strumenti per preparare il futuro». Per la prima volta quest’anno la Galleria dell’Innovazione presenterà, in un unico luogo, tutte le innovazioni premiate, com’è tradizione, dal concorso internazionale di Sitevi Palmarès dell’Innovazione. Su 80 candidature presentate la giuria è arrivata a selezionare 22 prodotti assegnando 2 Medaglie d’Oro, 6 Medaglie d’Argento e 14 Nomination.

Tre le grandi tendenze principali:

· la semplificazione delle lavorazioni, con macchine più flessibili che limitano l’intervento manuale a garanzia della sicurezza degli operatori;

· una migliore qualità dei prodotti ed una maggiore precisione nell’esecuzione dei lavori. Una tendenza che riguarda in primo luogo le operazioni sensibili come la nebulizzazione e la filtrazione, ma anche il miglioramento delle operazioni di cernita delle uve ed una migliore conoscenza del potenziale degli appezzamenti nonché della variabilità intraparcellare;

· lo sviluppo sostenibile, inteso in particolare come un’evoluzione verso un maggiore controllo dei trattamenti fitosanitari, una sempre più accentuata sensibilità nei confronti del bilancio del carbonio e il superamento dell’uso esclusivo dei combustibili fossili attraverso l’impiego di trattori scavallanti “tutti elettrici”.

 

ANDANATRICE DI SARMENTI

PROVITIS–VSE 430

 Andanatrice_Provitis

Nel filone della semplificazione della lavorazioni la novità più interessante dal punto di vista della meccanizzazione agricola (vista la specificità del portale, estrapoliamo dal Palmarès questa tipologia di prodotti, ndr) è costituita dalla andanatrice di sarmenti VSE 430 della ditta Provitis (Nomination). La macchina in questione, associata ad una trinciasarmenti posizionata dietro il trattore, effettua in un solo passaggio una serie di operazioni pesanti e di importanza cruciale adattandosi a diverse tipologie di vigna.

Poiché l’estrazione dei sarmenti avviene lateralmente “come se fosse eseguita a mano” anziché tirando verso l’alto, la sistemazione del vigneto non richiede tutte quelle precauzioni rese invece necessarie dall’impiego delle macchine esistenti.

 

SISTEMA DI CERNITA OTTIMIZZATO PER VENDEMMIATRICE

NEW HOLLAND – Opti-Grape

Opti_Grape

In particolare evidenza per quel che riguarda le innovazioni volte ad un miglioramento della qualità dei prodotti Opti-Grape, il sistema di cernita ottimizzato per vendemmiatrice con il quale New Holland Agriculture ha ottenuto la Medaglia d’oro. Opti-Grape permette di effettuare tramite selezione ottica una cernita di altissima qualità, alla stregua di quella ottenibile in cantina.

Attraverso una serie di rulli la precernitrice separa delicatamente il materiale raccolto in due gruppi: i grappoli interi che vengono inviati alla diraspatrice e i chicchi liberi e gli scarti che vengono convogliati direttamente al separatore. La separazione dei chicchi e degli scarti viene effettuata tramite una guidovia a cuscinetto d’aria. Il materiale rotondo rotola sul cuscinetto d’aria e ricade nella tramoggia mentre gli altri scarti vengono sollevati dal cuscinetto d’aria ed espulsi. Opti-Grape  offre un raccolto di alta qualità (meno dello 0,1% di scarti)  e ha il vantaggio di essere incorporato nella vendemmiatrice.

 

VENDEMMIATRICE CON NASTRO TRASPORTATORE TRASVERSALE, DIRASPATORE E TAVOLO DI CERNITA

ERO – Grapeliner 6000

Grapeliner_6000

Si inserisce nel filone del miglioramento della qualità dei prodotti anche la  vendemmiatrice con nastro trasportatore trasversale sviluppata da Ero Geratebau (Nomination), capace di gestire anche un diraspatore e un tavolo di cernita a bordo. Si tratta della prima vendemmiatrice automotrice al mondo che riunisce in sé tre sistemi: nastro di trasporto trasversale, diraspatore e cernita, ed è particolarmente adatta a quei Paesi caratterizzati da grandi vigneti in cui la vendemmia di effettua con sversamento continuo dei grappoli in un rimorchio che circola nel filare vicino.

Mentre la macchina, che è dotata di una tramoggia da 1.500 litri, vendemmia un filare, un trattore con rimorchio avanza nel filare accanto rimanendo alla stessa altezza della macchina.  Il nastro trasportatore trasversale versa i grappoli in continuo all’interno del rimorchio. Al conducente è sufficiente premere un pulsante in cabina per attivare il diraspatore e la cernita, migliorando così la qualità del raccolto.

Con questo sistema il conducente potrà, con la semplice pressione di un pulsante, passare dal trasporto delle uve con il nastro trasportatore allo svuotamento nella tramoggia e viceversa, senza dover fermare fermare la macchina, con un considerevole risparmio di tempo e denaro.

 

TRATTORI SCAVALLANTI A COMANDO ELETTRICO

Per quanto riguarda infine la terza grande tendenza, quella della sostenibilità,  dall’utilizzo sempre maggiore dei motori elettrici in sostituzione dei piccoli motori idraulici si è arrivati all’impiego del trattore scavallante “tutto elettrico” alimentato a batterie.

Due le proposte: Kremer Energie con il suo T4E, un trattore scavallante elettrico (Medaglia d’argento) da 110 cavalli (80 kw) e Tecnoma con il suo trattore scavallante elettrico Voltis (anch’esso Medaglia d’argento) proposto nella doppia motorizzazione, 74 kW o 100 kW. Questi trattori sono dotati delle stesse funzionalità di quelli classici, ma offrono in più tutti i vantaggi di una motorizzazione alternativa all’energia fossile e “pulita” dal punto di vista sia ambientale sia economico e sanitario. In particolare, questi nuovi macchinari apportano importanti migliorie per quanto riguarda i costi energetici e di manutenzione, per non parlare della riduzione della rumorosità e delle vibrazioni, del miglioramento della sicurezza di guida e dell’assenza di inquinamento ambientale, del suolo e della vegetazione da parte di idrocarburi e/o gas di scarico.

 

KREMER ENERGIE – T4E

Kremer

Questo trattore scavallante elettrico da 110 cavalli  è in grado di trainare, con le sue 2 prese di forza elettriche, ogni tipo di macchinario utilizzato per i lavori meccanizzati nei vigneti stretti (trinciatura, cimatura, trattamento fitosanitario, lavorazione del terreno ecc.). Inoltre, riconosce automaticamente i macchinari elettrici ai quali è collegato e si adatta agli obblighi di funzionamento forniti dai produttori di tali strumentazioni, generando importanti risparmi in termini di autonomia energetica ed efficienza del lavoro. A semplificare il lavoro quotidiano concorrono poi l’ergonomia del joystick che governa l’avanzamento e la gestione dei macchinari, e la gestione elettronica del trattore, entrambi basati sulla solida tecnologia Buscan. Inoltre, con un semplice aggiornamento tramite chiavetta Usb del software di gestione integrato il T4E può immediatamente beneficiare degli ultimi upgrade tecnici in tema di prestazioni e compatibilità con le attrezzature e gli optional. Bastano 8 ore per ricaricare le batterie a fronte di una spesa di meno di 10 euro.

 

TECNOMA – Voltis

Tecnoma

Per lo stoccaggio dell’energia elettrica, Voltis utilizza un tipo di batteria al litio-ferro-fosfato (LiFePO4). Con un tempo di carica completo di 8-9 ore su rete elettrica standard, dispone di un’autonomia di 4-2 ore, in base alla natura dei lavori da eseguire, la velocità e la conformazione del terreno. Il piccolo gruppo elettrogeno di emergenza (opzionale) riesce a garantire un’autonomia supplementare o semplicemente di tornare all’azienda agricola in caso di batteria totalmente scarica. Questo trattore utilizza energia elettrica per la propulsione e per il funzionamento delle attrezzature tramite 2 prese di forza o delle uscite in corrente. Con una potenza di 74 kW o 100 kW, il propulsore riposa su 4 motoriduttori elettrici asincroni, integrati in ogni ruota. La conduzione del mezzo avviene tramite un joystick collocato in cabina e un dispositivo di controllo elettronico di tutte le funzioni (velocità, consumi, accelerazioni, decelerazioni, coppia motrice, temperatura delle batterie e dei motoriduttori…).

Restando nell’ambito dello sviluppo sostenibile, uno dei punti chiave rimane il trattamento con fitosanitari, un settore dove le sfide sono cruciali. Se da una parte è infatti necessario ridurre le quantità di prodotti usati e, soprattutto, minimizzare le dispersioni nell’aria e nell’ambiente, dall’altro occorre comunque garantire l’efficacia dei prodotti e una buona protezione dei vigneti e dei grappoli d’uva come dei frutti in arboricoltura.

 

SISTEMA DI TRATTAMENTO DELIMITATO A RICICLAGGIO DI PRODOTTO

GREGOIRE – Ecoprotect

Ecoprotect

Ecoprotect, il nuovo nebulizzatore di Grégoire (Medaglia d’argento) risponde alle sfide ambientali e consente di effettuare trattamenti di qualità, senza deriva, ad una velocità elevata e con grossi risparmi di prodotto. L’aria della turbina di nebulizzazione gonfia anche alcuni moduli morbidi che, irrigidendosi, formano due cassoni che avvolgono la vite. Il fondo del cassone, a tenuta stagna, è coperto da una rete che permette di catturare le derive di sostanze nebulizzate e dirigerle verso un dispositivo di riciclaggio.

Per aumentare l’efficacia del dispositivo e limitare le derive di prodotto, lo spazio tra i due cassoni è chiuso da un “film” d’aria che forma una barriera capace di mettere un argine alla zona di trattamento. In questo modo nella zona trattata si forma una specie di “bolla” in cui la concentrazione di prodotto è massima permettendo una notevole velocità di lavoro; le particelle in sospensione vengono recuperate, filtrate e riutilizzate con un notevole risparmio di prodotto; il trattamento rimane confinato in uno spazio ristretto con conseguente riduzione dell’inquinamento e dei rischi per l’utilizzatore e per l’ambiente.  Una volta gonfi, la morbidezza dei moduli consente di rispettare l’integrità delle piante di vite, limitando gli episodi di rottura.

 

NEBULIZZATORE PER TRATTAMENTI MULTIFILARE CHE RIUNISCE LE TRE TECNOLOGIE DI NEBULIZZAZIONE

BOBARD JEUNE – Polyjet

Polyjet

Un premio (Nomination) anche per il Polyjet di Bobard Jeune, un nebulizzatore per trattamenti multifilare in vigneti ad alta densità che riunisce su un’unica macchina le 3 tecnologie di atomizzazione (getto a spruzzo, getto a pioggia e diffusore pneumatico). Grazie a questo sistema combinato, il viticoltore riesce ad adattare la nebulizzazione all’avanzamento del ciclo vegetativo della vite, minimizzando i rischi di deriva nel corso dei primi trattamenti, gestendo i consumi di carburante e utilizzando la potenza piena della turbina soltanto per gli ultimi trattamenti. Questa turbina produce un volume d’aria che verrà trasportato da una serie di guaine morbide fino alle discese Polyjet.
Il gruppo è composto da un cassone che assicura il trasporto dell’aria sotto pressione ai diffusori, da un gruppo di condotte rigide che trasferiscono il liquido pressurizzato agli ugelli, da un fissaggio superiore che consente la cancellazione della discesa in caso di aggancio e una regolazione rapida dello scartamento tra i filari.

Fonte: Sitevi
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