Sempre molto dinamica e in costante evoluzione, Berti Macchine Agricole, la brillante casa costruttrice veronese specialista autorevole nel settore delle trinciatrici e forte di una vasta gamma di attrezzature adatte ad ogni tipologia di coltivazione e di terreno, continua a godere sui mercati internazionali di una solida immagine di qualità e affidabilità. E questo grazie alle sue innovative soluzioni, efficaci e competitive, frutto di alta professionalità e ingenti investimenti.
ECOROW/D PER LA LAVORAZIONE DEL SOTTOFILA CON COLTIVATORI A STELLA E A DITO
Soluzioni innovative ed interessanti come quelle dedicate dall’azienda di Caldiero al diserbo ecosostenibile nei vigneti e nei frutteti. Vedi un cavallo di battaglia di casa Berti come la diserbatrice a regolazione idraulica Ecorow/D, progettata dal marchio veronese per la lavorazione meccanica del terreno sottofila.
Un’attrezzatura in grado di garantire velocità e lavori eseguiti in modo ottimale e nel pieno rispetto dell’ambiente, costituita da un telaio portante doppio a larghezza variabile dotato di coltivatori montati alle estremità.
Si tratta di coltivatori a forma di stella in acciaio speciale, posizionati anteriormente al telaio, che lavorano verticalmente al suolo e parallelamente alle piante, con il compito di rompere la crosta del terreno riversandola sottofila e di rimuovere le infestanti a ridosso delle piante. E poi di coltivatori a dito realizzati in gomma, collocati posteriormente al telaio, che operano in modo orizzontale rispetto al terreno e sono deputati all’eliminazione delle infestanti presenti tra una pianta e l’altra.
QUATTRO VERSIONI DIFFERENTI IN BASE AL TIPO DI TELAIO
In base al tipo di telaio, l’Ecorow è disponibile in quattro versioni: doppia e singola ciascuna rispettivamente per vigneto e frutteto. Ciò che le differenzia l’una dall’altra è la diversa larghezza di lavoro, il numero di dischi dei coltivatori a stella (variabile da due a cinque) e il tipo di coltivatore a dito che varia per diametro e per durezza. L’Ecorow/D (dove D sta per doppia appunto) annovera di serie il doppio martinetto con apertura sincronizzata di entrambi i lati, variando la larghezza di lavoro da 180 a 280 centimetri per la versione da vigneto e da 230 a 400 centimetri per la versione da frutteto.
Tra le altre caratteristiche standard della diserbatrice meccanica firmata dal marchio veronese si segnalano poi l’attacco ai tre punti reversibile (Categorie I-II), le guide scorrevoli su profilo estruso Berti, il telaio con apertura idraulica e le due ruote d’appoggio in ferro.
Il pacchetto delle opzioni comprende invece l’alzata idraulica oppure l’inclinazione idraulica del corpo della macchina (che consente di alzare o inclinare un lato del macchinario indipendentemente dall’altro), il kit parasassi per contenere il materiale sull’interfila e le due ruote d’appoggio in gomma.
ECOSPRINT/D A DOPPIA TESTATA CON ROTORE A FILI
Altra validissima alternativa all’impiego di prodotti chimici per la pulizia del sottopianta dalle erbe infestanti in vigna e nel frutteto proposta da Berti, poi, è rappresentata dalla diserbatrice meccanica interfilare a doppia testata Ecosprint/D, contraddistinta da una versatilità che ne consente l’utilizzo su ogni tipo di coltivazione. Oltre a disporre di tre regolazioni idrauliche per il posizionamento dell’attrezzatura lungo la fila, il carter di protezione è stato infatti studiato per offrire la possibilità di regolazione meccanica in ogni direzione (altezza, profondità ed inclinazione), assicurando così la massima flessibilità di impiego.
Ma la prerogativa singolare ed esclusiva di questo modello sta nel suo rotore (brevettato), disposto parallelamente al terreno e formato da fili di nylon che, durante la fase di lavoro e per effetto della forza centrifuga, riescono ad eliminare le erbe infestanti senza arrecare danni al fusto delle piante. Il rotore, inoltre, è composto da 16 bobine singole e indipendenti che permettono la sostituzione selettiva dei fili riducendo al massimo lo spreco di filo.
Questa diserbatrice è disponibile in diverse versioni, a telaio indipendente in molteplici varianti oppure in combinazione con la trinciatrice specializzata per frutteto e vigneto TFB/Y – uno dei modelli più popolari dell’intera linea di prodotti Berti – che trincia erba, sarmenti e materiale legnoso dal diametro massimo di 8 centimetri, da abbinare a trattori con potenza variabile dai 40 ai 110 cavalli.
ZETA, LA TRINCIATRICE SNELLA CON TRASMISSIONE CENTRALE
Restando nell’ambito delle trinciatrici a marchio Berti, la significativa novità è la trinciatrice Zeta, indicata soprattutto, grazie alla sua trasmissione centrale, per le aziende vitivinicole in regime di coltivazione biologica e caratterizzata principalmente dall’assenza del carter cinghie laterale presente su tutte le trinciatrici convenzionali.
Una trinciatrice particolarmente snella, dunque, grazie ad una progettazione che, eliminando il fastidioso ingombro della trasmissione laterale delle cinghie, ha fatto sì che lo spazio della macchina risulti pari alla larghezza di lavoro e che le fiancate dell’attrezzatura siano arrotondate e prive di qualsiasi sporgenza. Di conseguenza l’operatore ha la possibilità di lavorare a centro della fila e di essere equidistante dai filari, favorendo in tal modo l’intervento di qualsiasi attrezzatura per la gestione del sottofila, come ad esempio le già citate diserbatrici meccaniche aziendali Ecosprint ed Ecorow.
La trasmissione centrale della innovativa trinciatrice Zeta di casa Berti alimenta due rotori, che possono essere equipaggiati di mazze o coltelli in grado di triturare erba e residui legnosi dal diametro che raggiunge i 4-5 centimetri.
La nuova attrezzatura – disponibile in versione posteriore e frontale nelle misure di lavoro da 150 a 250 centimetri – viene inoltre corredata dal costruttore veronese di un rullo posteriore di appoggio e di ruote anteriori che garantiscono un perfetto adattamento alla superfice del terreno.
© riproduzione riservata