Best Seller Award 2012: Fieragricola premia i trattori più venduti

Eventi 14/02/2013 -
Best Seller Award 2012: Fieragricola premia i trattori più venduti

Si è svolta a Verona la prima edizione del Best Seller Award 2012, tributo organizzato da Fieragricola alle migliori performance commerciali in Italia dei brand trattoristici. A salire sul podio, in base ad una classifica delle vendite dello scorso anno elaborata dalla rivista “Macchine Trattori”, sono stati New Holland, Same, Antonio Carraro e Landini, mentre Bcs, Claas, Krone e Merlo si sono aggiudicati il premio all’innovazione 2012. «Ad un anno dalla 111ª edizione di Fieragricola, manifestazione internazionale dedicata all’agricoltura, il Best Seller Award 2012 è un momento per riunire tutta la filiera della meccanica agricola – ha dichiarato  il presidente di Veronafiere Ettore Riello in apertura dell’incontro –. Nelle prossime settimane convocheremo un comitato di indirizzo per individuare strategie e Paesi target per sostenere l’export di un comparto che vale 7,5 miliardi di euro».

 

UNA MECCANIZZAZIONE MULTIPLE CHOICE

 

«La meccanizzazione – ha spiegato il prof. Dario Casati, docente di Economia agraria (già prorettore vicario dell’Università di Milano) nel suo intervento sul tema “Agrimeccanica: quale futuro?”, volto a delineare gli scenari possibili del comparto –  sarà multiple choice, ad offerta multipla. Ogni costruttore adotterà la linea che più risponde alle proprie strategie aziendali. Tale soluzione consentirà alle aziende di scegliere se specializzarsi oppure offrire una gamma completa; se produrre solo trattori o anche attrezzature, se potenziare il ruolo dei software o meno; se guardare all’export in maniera aggregata con altri partner o se avventurarsi autonomamente». «Europa, Nord America, Africa e Cindia manifestano esigenze opposte – ha specificato Casati –. La parola d’ordine sarà dunque flessibilità, in base alla contingenza economica, al grado di specializzazione dell’agricoltura e dei suoi operatori, ai singoli mercati. Questo significa software sofisticati nelle aree agricole più evolute, dall’Europa al Nord America mentre in altri Paesi, come l’India o l’Africa, accanto a mezzi di elevata potenza non mancheranno, in futuro, possibilità per i mezzi specializzati. Ma la semplicità di utilizzo sarà una priorità per spingere sulla meccanizzazione».

Una delle variabili che incideranno su questa ri-modernizzazione strategica, che in alcuni Paesi del pianeta assume i contorni di una vera e propria rivoluzione industriale, sarà l’esigenza di aumentare le produzioni agricole. «Nel 2050 la popolazione arriverà a 9,11 miliardi e le rese in tonnellate/ettaro dovranno passare, secondo le cifre fornite da Casati, dalle attuali 2,8 medie del frumento a 3,8, per il riso da 4,1 a 5,3, per il mais da 4,7 a 6,1. Il fabbisogno alimentare sarà in media di 3.070 calorie e la produzione agricola dovrà aumentare in media del 60 per cento: rispetto ad oggi, nei Paesi in via di sviluppo del 77 per cento e del 24 per cento nei Paesi sviluppati. Ulteriori indicatori della crescita rilevano che il fabbisogno dei cereali passerà dagli attuali 2,1 miliardi di tonnellate a 3, mentre per la carne si passerà dagli attuali 258 milioni di tonnellate a 455. «Uno sforzo agricolo mondiale – ha commentato Casati – che richiede una nuova agricoltura, in termini di investimenti, tecnologie, produttività».

L’altro fattore di ripresa sarà l’esigenza di raggiungere la sostenibilità, basata su quattro punti: «Soddisfare il fabbisogno alimentare di uomini e animali, fibra e biocarburanti; migliorare la qualità dell’ambiente e la disponibilità delle risorse; sostenere la vitalità economica dell’agricoltura; migliorare la qualità della vita per agricoltori, lavoratori agricoli e società nel suo insieme». Il ruolo della meccanizzazione agricola rappresenta così un valore aggiunto, in grado di sostenere il miglioramento produttivo come antidoto alle variabili interne all’agricoltura, mentre si è rivelato più complicato contenere gli effetti di quelle esterne. Come la speculazione e la conseguente volatilità.

 

GLI SCENARI POST-CRISI

 

Oggetto di riflessione anche le  tre crisi che si sono succedute negli ultimi cinque anni   (2007-2008, 2010-2011, 2012), innescate dai prezzi. «Sono crisi di prezzo diverse dalle precedenti – ha ammonito Casati -. Hanno intensità e modalità diverse: frumento e mais si muovono insieme, la soia traina la terza crisi, il riso è stabile». Cresce la volatilità, aumenta la frequenza dei picchi depressivi: le cause scatenanti sono di mercato, entra in gioco la speculazione finanziaria, torna il protezionismo come reazione alla crisi. «Nella terza crisi, quella del 2012, la speculazione rallenta – ha osservato Casati –. Forse si torna alla vecchia logica dei mercati agricoli».

Protagonisti nello scenario agricolo, i cereali. «Rappresentano il 16 per cento del valore delle produzioni – ha puntualizzato Casati – ma sono anche strumenti di politica estera e hanno avuto un ruolo chiave in molte operazioni speculative durante la crisi». Cifre alla mano, la produzione di cereali nel mondo è di 2,3 miliardi di tonnellate, gli scambi riguardano 300 milioni di tonnellate e gli stock sono 500-520 milioni di tonnellate (circa il 21 per cento del prodotto). La superficie interessata è 700 milioni di ettari, su un totale di 1,45 miliardi di ettari. Valori per i quali non si sbaglia a considerare i cereali come paradigma dell’agricoltura mondiale.

Qualche previsione, infine, sugli scenari che faranno seguito alla crisi? «Si prevede che la domanda di commodity dopo la crisi aumenterà sia per l’alimentazione diretta sia per gli allevamenti. E a fronte di consumi previsti in crescita per effetto dell’aumento demografico per l’aumento dei redditi, i mercati reagiranno in modo instabile. A quel punto servirà un potenziamento dell’offerta, in equilibrio con le risorse produttive. In che modo? «Investendo in ricerca, innovazione tecnologica, mezzi di produzione. Servono politiche agrarie lungimiranti, perché una crisi alimentare globale sarebbe molto più grave di quella economica attuale».

Veronafiere col Best Seller Award ribadisce la propria attenzione verso la filiera dell’agrimeccanica e l’internazionalizzazione. «Intensificheremo gli sforzi per promuovere ulteriormente la strada della globalizzazione, per sostenere l’export delle aziende –  ha affermato il vicedirettore generale di Veronafiere Mario Rossini –. I Paesi target verranno individuati seguendo le indicazioni degli espositori, con una attenzione all’Europa Centro Orientale e all’Africa».

LE CLASSIFICHE

 

BEST SELLER AWARD 2012

1° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T5050
2° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T4050
3° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T4050F
4° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T5060
5° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T5070
6° CLASSIFICATO LANDINI REX 90
7° CLASSIFICATO ANTONIO CARRARO TIGRONE 5500
8° CLASSIFICATO SAME SOLARIS 55
9° CLASSIFICATO NEW HOLLAND TK4060
10° CLASSIFICATO SAME EXPLORER3 100

 

CLASSIFICHE PER FASCE DI POTENZA

TRATTORI FINO A 55 CAVALLI

1° CLASSIFICATO SAME SOLARIS 55
2° CLASSIFICATO LANDINI MISTRAL 50
3° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T3030

 

TRATTORI DA 56 A 100 CAVALLI

1° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T5050
2° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T4050
3° CLASSIFICATO SAME EXPLORER3 100

 

TRATTORI DA 101 A 200 CAVALLI

1° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T5060
2° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T5070
3° CLASSIFICATO JOHN DEERE 6430

 

TRATTORI DA 201 A 300 CAVALLI

1° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T7.210
2° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T7.270
3° CLASSIFICATO JOHN DEERE 7230R

 

TRATTORI OLTRE I 301 CAVALLI

1° CLASSIFICATO FENDT 939 VARIO
2° CLASSIFICATO NEW HOLLAND T8.390
3° CLASSIFICATO FENDT 930 VARIO

 

TRATTORI SPECIALIZZATI

1° CLASSIFICATO  NEW HOLLAND T4050F
2° CLASSIFICATO  LANDINI REX 90
3° CLASSIFICATO GOLDONI STAR 3050

 

TRATTORI ISODIAMETRICI

1° CLASSIFICATO ANTONIO CARRARO TIGRONE 5500
2° CLASSIFICATO ANTONIO CARRARO TGF 7800
3° CLASSIFICATO ANTONIO CARRARO TIGRE 3200

 

TRATTORI CINGOLATI

1° CLASSIFICATO NEW HOLLAND TK4060
2° CLASSIFICATO NEW HOLLAND TK4050
3° CLASSIFICATO NEW HOLLAND TK4040

 

PREMI ALL’INNOVAZIONE

Bcs: per i contenuti tecnici proposti dal concept Sky-Jump
Claas: per il contributo alla produttività proposto dal sistema Cemos Automatic
Krone: per il contributo alla produttività proposto dalla pressa quadra veloce Big Pack High Speed
Merlo: per il contributo alla sicurezza proposto dal sistema M-Cdc

 

Fonte: Press Office Veronafiere
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