Brasile: ad Agrishow 2019 segni tangibili di ripresa

Mercati 02/05/2019 -
Brasile: ad Agrishow 2019 segni tangibili di ripresa

“Momento de esperança”. Si intitola così l’editoriale del mese di aprile a firma di João Carlos Marchesan, presidente di Abimaq, l’associazione brasiliana dei costruttori di macchine e attrezzature industriali.

Un titolo quanto mai significativo che fotografa l’ottimismo diffuso nel Paese in attesa di una nuova fase dell’economia brasiliana alla quale dovrebbero fare da volano, sottolinea Marchesan, gli sforzi comuni di  industriali e nuovo governo per aumentare i livelli di competitività.

 

URGONO RIFORME PER UNA CRESCITA DURATURA

«L’industria – afferma il presidente di Abimaq – sarà il vettore delle crescita», una crescita, aggiunge, che necessita però in primo luogo di riforme, a cominciare da quella fiscale.

A stabilire se e in che misura il nuovo presidente brasiliano Jair Bolsonaro (nella foto sopra, fotografato alla cerimonia di inaugurazione di Agrishow 2019) e la sua politica “market friendly” saranno effettivamente in grado di dare concrete risposte alle elevate attese dei mercati finanziari e degli investitori, e di ridurre, in generale,  l’alto livello di vulnerabilità del Paese sarà soltanto il tempo.

Non mancano tuttavia alcuni segnali di ripresa che, già delineatisi durante il 2018, nell’anno in corso, a detta degli economisti, dovrebbero evidenziare un’accelerazione grazie anche al superamento dell’incertezza politica. È sicuramente il caso del comparto delle macchine agricole che, uscito dalla forte crisi del 2016, appare ormai in evidente recupero.

 

MACCHINE AGRICOLE: VENDITE A QUOTA +23,5 PER CENTO NEL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO

Stando ai dati raccolti da Anfavea, l’Associazione brasiliana dei fabbricanti di veicoli automotori, nel 2018 sono state vendute 47.777  macchine agricole (accanto ai 38.838 trattori, figurano mietitrebbiatrici e terne), a fronte delle 42.391 del 2017, pari ad un incremento del 12,7  per cento.

Un trend positivo che è proseguito nel primo trimestre di quest’anno, durante il quale le unità commercializzate sono state complessivamente 9.300 in crescita del 23,5 per cento rispetto alle 7.500 unità dello stesso periodo dello scorso anno.

Ed è sulla scia di questi brillanti risultati che Anfavea stima per le macchine agricole un incremento delle vendite del 10,9 per cento nel 2019, fino a raggiungere quota 53.000 unità.

 

PRODUZIONE: INVESTIMENTI STRANIERI IN FORTE AUMENTO

Una crescita a doppia cifra ha interessato anche la produzione, che nel 2018 ha messo a segno un’ottima performance: 65.674  mila unità con un incremento del 23,8 per cento rispetto al 2017.

Non è casuale del resto che, come ha fatto notare il portale argentino Maquinac, il Brasile sia assurto al ruolo di polo industriale di primo piano nelle strategie dei big della meccanizzazione agricola mondiale che in questo ultimo periodo si sono dati un gran da fare per rafforzare le loro strutture produttive nel Paese carioca, con la duplice finalità di poter soddisfare al meglio il mercato locale e di disporre di una valida piattaforma per l’export.

Tanto per fare qualche esempio, la corporation americana Agco ha annunciato investimenti per 15 milioni di dollari rivolti a modernizzare secondo i dettami dell’industria 4.0 e ad incrementarne la capacità produttiva il proprio stabilimento brasiliano di Santa Rosa (Rio Grande do Sul) (nella foto sotto) destinato alla costruzione di mietitrebbie.

Punta ad un rafforzamento della propria presenza in Brasile anche la britannica JCB che, attraverso un piano triennale (2019-2021) di investimenti negli impianti e nella rete commerciale per l’ammontare di 10,5 milioni di dollari,  si è posta l’obiettivo di aumentare le vendite del 40 per cento.

A sua volta Yanmar lo scorso ottobre ha inaugurato a Indaiatuba (San Paolo) una nuova fabbrica di trattori realizzata in collaborazione con l’indiana International Tractors Limited e finalizzata a produrre a regime (nel 2020) circa 2.000 macchine all’anno, mentre Perkins sta per ultimare accanto allo stabilimento di Curitiba il suo quarto megacentro logistico (dopo quelli di Europa, Asia e Usa) per il rifornimento dei mercati del Sudamerica e dell’America Centrale.

Progetti di espansione in Brasile sono stati annunciati anche da Mahindra e da Argo Tractors, entrambe intenzionate ad aumentare la capacità produttiva delle  loro fabbriche installate in loco, rispettivamente a Dois Irmãos, nello stato del Rio Grande do Sul, e a Contagem (nella foto sopra), nello stato del Minais Gerais, entrambe nella parte meridionale del Paese.

 

LINEE DI CREDITO AGEVOLATO PER L’ACQUISTO DI MACCHINARIO AGRICOLO

Se i media sono concordi nell’attribuire parte del  merito del recupero del mercato carioca delle macchine agricole alla guerra commerciale tra la Cina e gli Stati Uniti che ha offerto al Brasile l’eccellente opportunità di diventare il nuovo fornitore di soia del gigante asiatico (la fiducia nella soia ha fatto moltiplicare gli investimenti  portando la produzione di soia brasiliana da 88 milioni di tonnellate nel 2013-2014 al previsto record di 120,06  milioni di tonnellate del raccolto 2018-2019), non bisogna dimenticare i programmi di incentivi varati dal governo brasiliano a supporto soprattutto delle aziende agricole di piccole e media dimensioni come Pronamp e Inovagro che prevedono l’apertura di linee di credito a condizioni agevolate destinate all’acquisto di macchine ed attrezzature con l’obiettivo di aumentare la produttività.

 

AGRISHOW 2019: TECNOLOGIE AGRICOLE IN CAMPO

È grossomodo questo lo scenario in cui si sta svolgendo a Ribeirão Preto (Nel cuore dello stato di San Paolo) dal 29 aprile e 3 maggio, Agrishow, la maggiore rassegna meccanico-agricola del Sud America, giunta al suo 26esimo appuntamento.

Più di 800 marchi nazionali ed internazionali mostreranno i loro prodotti su una superficie espositiva di 520mila metri quadri, i visitatori attesi sono oltre 150.000 e, se tutto andrà come previsto, la manifestazione segnerà un record, con un incremento del 10 per cento, per quel che riguarda le trattative d’affari che nella passata edizione avevano raggiunto un valore di 680 milioni di dollari.

Inalterata la formula espositiva che prevede a fianco della parte statica campi prove dove è possibile vedere al lavoro macchine ed attrezzature per ogni tipologia colturale delle varie regioni del Paese, e per ogni dimensione aziendale.

 

CONNETTIVITÀ, LA PAROLA D’ORDINE

Connettività è senz’altro la parola d’ordine di questa edizione di Agrishow, dal momento che tutti i principali marchi del settore presenteranno le loro novità in questo settore.

È il caso dell’americana John Deere che, oltre a portare in fiera i suoi trattori e le sue mietitrebbie di ultima generazione, unitamente allo spray Orion 250 dell’argentina PLA, acquisita lo scorso anno, lancerà alla rassegna l’implementazione con nuove funzionalità del proprio Operations Center.

A sua volta Case IH svelerà gli upgrade di AFS Connect, piattaforma digitale che integra la gestione della flotta, i dati agronomici e le informazioni meteorologiche, ponendosi come traguardo  la diagnostica remota e l’aggiornamento del software delle macchine in tempo reale.

 

UNA PARTNERSHIP PER PORTARE L’ACCESSO A INTERNET IN TUTTI I DISTRETTI AGRICOLI DEL BRASILE

Rientra in questo ambito anche, ConectarAGRO, un’iniziativa nata dalla collaborazione di otto partner dei settori agro-alimentare e delle telecomunicazioni (Agco, Bayer,CNH Industrial, Jacto, Nokia, Solinftec, TIM e Trimble) destinata a consolidare ed ampliare l’accesso a Internet in tutti i distretti agricoli del Brasile.

In particolare, ConectarAGRO consentirà ai produttori rurali di beneficiare appieno delle attuali tecnologie di Precision Farming, delle risorse tecnologiche digitali e automatizzate e, allo stesso tempo, dell’accesso ad un’intera gamma di nuovi prodotti e servizi resi fruibili dalla connettività, il che si tradurrà in un perfezionamento complessivo della loro attività.

 

LO SBARCO IN SUDAMERICA DI FENDT

E, per finire, tra le novità di questa variegata edizione di Agrishow, va senz’altro segnalato lo sbarco di Fendt nel mercato sudamericano: un altro importante tassello in vista dell’obiettivo dichiarato dal premium brand di casa Agco di arrivare a vendere 20.000 trattori nel 2020.

Accanto alla pattuglia dei trattori guidati dal 1000 Vario  ci saranno anche la mietitrebbia ideal, forte di una struttura “globale” che incorpora modifiche in base ai mercati in cui è commercializzata, e la seminatrice Momentum Air Planter, frutto della tecnologia Precision Planting, provvista di un telaio pieghevole con larghezza di lavoro di 18 metri.

 

© Barbara Mengozzi