Caffini: precisione, sicurezza e sostenibilità nei trattamenti

Macchine 29/01/2020 -
Caffini: precisione, sicurezza e sostenibilità nei trattamenti

Lo slogan adottato da Caffini, “Technology and Ecology”, rispecchia fedelmente la filosofia costruttiva sposata con convinzione negli anni da questa brillante azienda veronese all’avanguardia nella produzione di macchine per la protezione delle colture.

Ed oggi, una volta pienamente affermata sui mercati internazionali, Caffini continua ad investire nello sviluppo di soluzioni progettuali avanzate, guardando ad una crescente intensificazione dei contenuti tecnologici, associata ad una permanente ottica di sostenibilità, in termini di salvaguardia dell’ambiente e sicurezza, della propria vasta gamma di polverizzatori e atomizzatori in grado di offrire risposte efficaci ad ogni esigenza nel campo dell’irrorazione.

Ricerca di una ottimizzazione a 360 gradi degli interventi fitosanitari, elevata efficienza e forte sensibilità nei confronti dei temi ambientali sono stati dunque ancora una volta i coefficienti principali che si sono messi in evidenza a Verona all’interno dello stand di Caffini durante l’edizione 2020 di Fieragricola, evento fieristico “casalingo” per il marchio di Palù, presente alla manifestazione con una vetrina formata da best seller dell’ampia offerta aziendale e novità di punta.

 

DRIFT STOPPER EVO, ATOMIZZATORE A RECUPERO

Vedi innanzitutto, tra le proposte di maggior spicco dell’assortimento Caffini, l’atomizzatore a recupero Drift Stopper Evo, disponibile con serbatoio principale da 1000 e 2000 litri di capacità, equipaggiato – al fine di garantire elevata precisione nei trattamenti, abbattendo le perdite per deriva o sgocciolamento – di innovativi pannelli recuperatori (brevettati) che vengono alimentati da gruppi turbina ad alto rendimento con regolazione elettro-idraulica del volume d’aria.

Si tratta di pannelli modulari e leggeri, realizzati con un telaio perimetrale in acciaio, chiusi dal lato interno con le griglie per il recupero del prodotto e da quello esterno con un telo in materiale impermeabile personalizzabile.

Sono inoltre muniti di supporti telescopici costruiti con acciai speciali ad alta resistenza e il loro scorrimento viene agevolato da speciali pattini di scorrimento a secco (senza necessità di ingrassaggio), che dispongono anche di un esclusivo sistema di sbarramento a lama d’aria perimetrale, in grado di impedire la fuoriuscita della miscela chimica, sia in senso verticale sia orizzontale, dai pannelli stessi, assicurandone il confinamento al loro interno.

Il prodotto che non è stato depositato sul bersaglio viene intercettato e recuperato tramite sistemi di aspirazione nella cisterna principale.

 

ESCLUSIVO TELAIO CON TIMONE A DOPPIA ARTICOLAZIONE

Ma i vantaggi offerti da Drift Stopper Evo non si esauriscono con il pressoché totale recupero del prodotto fitosanitario, in quanto l’atomizzatore firmato Caffini garantisce una eccellente stabilità sia in fase di sterzata a fine filare sia in fase di lavoro tra i filari (anche in presenza di pendenze non trascurabili) grazie ad una migliore geometria e ripartizione dei pesi e all’esclusivo e affidabile sistema a timone a doppia articolazione di sterzo sincronizzata a gestione elettroidraulica, particolarmente innovativo, che permette le inversioni di marcia in fondo al filare in spazi ridotti e senza dover movimentare gli allargamenti dei pannelli in fase di ingresso al filare, incrementando così non soltanto la manovrabilità dell’attrezzatura ma anche la sua stabilità in curva.

Sempre al fine di assicurare una maggiore stabilità in campo, poi, il telaio è supportato da due assali, uno dei quali con ammortizzazione indipendente destra/sinistra.

La larghezza di lavoro per interfile, da 1,8 fino a 3,2 metri, è regolabile idraulicamente. Alla gestione della polverizzazione e del recupero prodotto sono deputate due pompe in membrana con condotti e testate in polipropilene – una pompa da 170 litri al minuto per la distribuzione e la miscelazione e una pompa a quattro testate indipendenti per l’aspirazione del prodotto recuperato dai pannelli – esenti da aggressioni chimiche di qualunque tipo.

Grazie all’adozione sul Drift Stopper Evo di specifici ugelli a induzione d’aria antideriva con nebulizzazione conica o a turbolenza, inoltre, si riesce a minimizzare anche le perdite causate dallo sgocciolamento sulle lamine fogliari e sui tralci.

E, tra le caratteristiche di rilievo di questi atomizzatori, vanno segnalati il premiscelatore automatico (di serie) da 30 litri di capacità, con incorporatore di prodotti esterni e lavacontenitori integrati, e il pratico Hub service che raggruppa sul lato sinistro della macchina tutti i comandi per le funzioni a terra di premiscelazione, caricamento, pulizia filtri, lavaggio serbatoio e lavaggio impianto.

Da segnalare anche la presenza di un computer Can bus CB9 di ultima generazione, associato a valvole motorizzate, che controlla in automatico la distribuzione del prodotto fitosanitario per ettaro, mentre i comandi elettro-idraulici presenti in cabina permettono non soltanto di gestire l’aspetto distributivo ma anche l’apertura, la chiusura e la veloce regolazione in altezza e larghezza dei pannelli direttamente dal posto di guida.

 

SPRAY VEG, IL POLVERIZZATORE PER LE COLTURE ORTICOLE

In forte risalto sul palcoscenico fieristico veronese per il suo alto contenuto di soluzioni innovative coniugato ad elevata ecosostenibilità, poi, il progredito polverizzatore Spray Veg, dedicato da Caffini alle colture orticole della IV gamma e concepito per lavorazioni sia in serra sia in campo aperto su 4 baule.

A consentire il trattamento di 4 baule complete anche se decentrate rispetto al centro del trattore (che rimane sempre nelle corsie destinate) sono le barre idrauliche asimmetriche di Spray Veg dotate di tre larghezze di lavoro – 7,2, 7,5 e 8 metri – intercambiabili tra loro e chiudibili idraulicamente sulla verticale, pur mantenendo l’ingombro massimo di altezza di 2 metri, mentre la capacità è pari a 300, 400, 600 e 800 litri.

Nonostante la sua realizzazione con impiego di materiali ad alta resistenza, Spray Veg risulta connotato da una notevole leggerezza, così da poter essere utilizzato in abbinamento anche a trattori di potenza limitata per non danneggiare le corsie di transito tra le baule

Degno di nota, inoltre, il distributore manuale proporzionale alla velocità di avanzamento, munito di cinque selettori di alimentazione della barra e di chiusura generale on-off, oltre che di filtro autopulente e di manometro dal diametro di 63 millimetri a norma Iso.

Altro interessante equipaggiamento previsto su richiesta per l’innovativo polverizzatore di casa Caffini presentato a Verona, poi, è costituito dal potente sistema di carica elettrostatica del fitofarmaco, grazie al quale le micro-gocce vengono attratte dalla vegetazione, in favore di trattamenti a basso volume e potenziati nell’efficacia.

L’applicazione della manica d’aria garantisce inoltre una perfetta copertura incrementando la penetrazione uniforme del trattamento all’interno delle foglie, con notevole riduzione dei litri di prodotto distribuiti per ettaro. Evitato, dunque, l’effetto deriva, con possibilità di trattare anche durante giornate ventose.

Tra le dotazioni di serie, infine, vanno citate la cisterna lavaimpianto per la pulizia dell’intero circuito di polverizzazione (pompa, distributore, tubi, ugelli) a fine lavoro e la cisterna lavamani.

 

RIDER, L’ULTIMO NATO NELLA GAMMA DI POLVERIZZATORI SEMOVENTI

Un posto di primo piano nello stand di Caffini a Fieragricola 2020 è però spettato al nuovo modello Rider, l’ultimo nato nella gamma di polverizzatori semoventi della ditta veronese, forte della corposa esperienza acquisita con i polverizzatori dell’apprezzata serie Striker, concepita per effettuare trattamenti fitosanitari in campo aperto su estese superfici rispondendo alle necessità di grandi aziende agricole e contoterzisti sotto l’aspetto dell’autonomia, della velocità e dell’ecocompatibilità, oltre che della spiccata polivalenza.

E il degno erede è appunto il nuovo Rider, macchina innovativa, leggera e ancora una volta molto versatile, messa a punto dal dipartimento tecnico della casa costruttrice di Palù per un facile adeguamento ad ogni tipo di coltura a campo aperto e per rispondere, in particolare, alle esigenze di aziende di medie dimensioni con coltivazioni cerealicole ed orticole.

Disponibile con barre da 18 a 24 metri (con manica d’aria) e barre fino a 28 metri di larghezza di lavoro (senza manica d’aria), Rider riesce a coniugare la sua evidente robustezza con un peso ridotto (inferiore ai 6000 chilogrammi) grazie all’utilizzo di acciai speciali ad alta resistenza, in favore dell’agilità e della manovrabilità della macchina, anche per merito delle quattro ruote motrici e sterzanti.

Altro punto di forza del nuovo polverizzatore semovente di Caffini sta nella sua notevole stabilità, conferita dalle sospensioni pneumatiche indipendenti e dai nuovi serbatoi, realizzati in polietilene rotazionale da 2500 e 3000 litri di capacità, montati sulle due versioni in cui viene declinata la gamma Rider, contraddistinti da un disegno speciale mirato a mantenere un baricentro ultra-basso.

Ed ancora, dalla ottimale distribuzione dei pesi tra i due assali (50 per cento) anche a pieno carico.

 

ALLARGAMENTO CONTINUO DELLA CARREGGIATA

Ma il tratto saliente e distintivo di questa macchina è costituito dal suo telaio in acciaio con allargamento continuo della carreggiata, da 150 a 300 metri, gestibile direttamente dalla cabina, con la possibilità di settare altre otto larghezze intermedie a seconda dei prodotti da trattare, il che permette al polverizzatore di lavorare in qualsiasi interfilare.

Al tutto si abbinano l’interasse di soli 280 centimetri e il grande angolo di sterzo che consentono al Rider un raggio di sterzata ridotto nell’ordine dei 280 centimetri (rendendolo ideale per l’orticoltura intensiva). La luce libera sottotelaio, finora pari a 120 centimetri, è salita a 170 centimetri sulla più recente versione in produzione a partire da quest’anno.

Sul fronte motorizzazione, a muovere la gamma Rider sono propulsori a quattro cilindri Deutz emissionati in Stage IV/Tier 4 Final che erogano 136 cavalli, mentre la trazione su qualsiasi tipo di terreno viene favorita dall’efficace trasferimento a terra della potenza prodotta dalla efficiente trasmissione idrostatica a controllo elettronico Bosch-Rexroth (dotazione condivisa con gli Striker), basata su quattro motori indipendenti, uno per ciascuna delle quattro ruote motrici, e su tre range di velocità di avanzamento.

 

ELEVATO COMFORT OPERATIVO E VISIBILITÀ A 360 GRADI IN CABINA

Studiata all’insegna degli elevati standard di comfort operativo, poi, l’ampia cabina montata sul Rider offre visibilità a 360 gradi sulla zona di lavoro, filtri a carboni attivi di categoria 4 e dotazioni di alto livello, tra cui l’aria condizionata e i sistemi computerizzati di bordo.

Oltre che di un funzionale display grafico multi-vision al centro del volante per il controllo dei parametri motore, livelli e temperature, la cabina è provvista di bracciolo ergonomico multifunzione con joystick integrato per le funzioni di avanzamento macchina, apertura idraulica barra ed alimentazione settore getti.

Al pari dello Striker, infine, anche il Rider può essere equipaggiato a richiesta di computer del tipo Can bus o Isobus, per il controllo totalmente automatico del trattamento, e di sistema di guida automatica.

 

 
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Le immagini fieristiche si riferiscono alla partecipazione dell’azienda Caffini a Fieragricola 2020.