DCM: spandiconcime Line SW5 E, completo di ISOBUS, celle di pesatura e rateo variabile

Attrezzature 29/04/2021 -
DCM: spandiconcime Line SW5 E, completo di ISOBUS, celle di pesatura e rateo variabile

Comunicazione con il trattore tramite ISOBUS, sistema di pesatura a celle di carico e rateo variabile sono gli elementi caratterizzanti dello spandiconcime centrifugo della Line SW5 E prodotto dall’azienda veronese DCM, specializzata nella costruzione di spandiconcime professionali, spargisale e trivelle.

 

IDEALE PER VIGNETO E FRUTTETO, UTILIZZABILE ANCHE IN CAMPO APERTO

DCM spandiconcime Line SW5E

Il modello ha come caratteristica principale quella di poter gestire con un solo monitor il rateo variabile  localizzato nell’interfila, in carreggiata (per seminare esempio il sovescio o il trifoglio) e a pieno campo.

La larghezza della tramoggia pari a 1,10 metri. ha una capienza base di 600 litri, ma con le apposite estensioni può arrivare fino a 1.000 litri.

 

PER UNA FERTILIZZAZIONE DI PRECISIONE

Le 4 celle di pesatura, grazie al filtraggio automatico calcolano le diverse caratteristiche del concime con la massima precisione ed affidabilità anche durante il movimento.

Inserendo le mappe di prescrizione (direttamente sul monitor ISOBUS) è possibile diversificare la dose di fertilizzante in base alle reali esigenze delle piante. Il fattore di flusso viene calcolato in automatico tramite le costanti misurazioni delle celle di carico.

Inoltre, grazie all’inclinometro (di serie) è possibile lavorare tranquillamente anche nelle zone collinari.

MAGGIORE SOSTENIBILITÀ CON CONSISTENTI RISPARMI

Tra i vantaggi garantiti da questo tipo di tecnologia – premiata al Concorso Novità Tecniche  Eima 20/21 con il doppio riconoscimento di Novità Tecnica e Premio Blu – il consistente risparmio di fertilizzante, che il costruttore quantifica fino ad un 30 per  cento rispetto all’utilizzo di uno spandiconcime tradizionale a doppio disco, la migliore operatività (quantità giusta nel posto giusto), la maggiore sostenibilità rispettando le esigenze delle piante, il risparmio di ore di lavoro (ad esempio, se una parte di vigneto è al massimo della produzione non occorre concimarla)e il basso margine di errore.

 

 
Fonte: DCM