Eima 2022, la migliore di sempre: così recita trionfalmente il comunicato stampa divulgato da FederUnacoma, organizzatrice dell’evento, in chiusura della 45esima edizione della rassegna internazionale della meccanica agricola, di scena a Bologna dal 9 al 13 novembre, che ha fatto registrare l’affluenza record di 327.100 visitatori, a fronte dei 317.000 del 2018, consacrandosi come evento “top” nel panorama mondiale.
QUANTITÀ E QUALITÀ VANNO IN QUESTO CASO DI PARI PASSO
Un exploit che non si misura soltanto in numeri, seppure estremamente significativi – da sottolineare anche la presenza 1.500 case costruttrici, 480 delle quali estere in rappresentanza di 40 Paesi, che hanno esposto i loro prodotti su una superficie di 128 mila metri quadrati, 8 mila dei quali situati all’esterno – ma anche in termini di gradimento sia da parte degli espositori, soddisfatti per le rilevanti opportunità di business, sia da parte del grande pubblico.
Certo, non si può trascurare il fatto che, dopo un biennio caratterizzato da chiusure e restrizioni varie imposte dalla pandemia e da un’“indigestione digitale”, la possibilità di tornare a un contatto diretto tra rappresentanti delle imprese e operatori del settore ha contribuito all’atmosfera per certi versi festosa che si respirava nei padiglioni. D’altro canto però va anche tenuto presente che Eima è stato l’unico evento di settore nel panorama internazionale a tenere la propria edizione nel 2021, malgrado i blocchi vigenti in alcuni Paesi e i vincoli determinati dai protocolli di sicurezza.
«LA PIÙ BELLA UNIVERSITÀ SULLA TECNOLOGIA IN AGRICOLTURA»
Un coraggio che è stato premiato, così come, cifre alla mano, è risultata vincente la decisione di non farsi intimorire dalla scelta fatta dagli organizzatori del Salone francese Sima, tradizionale antagonista della kermesse bolognese, di modificare il proprio posizionamento nel calendario fieristico internazionale finendo addirittura col sovrapporsi a Eima per due giornate.
Per far fronte alla concorrenza la rassegna felsinea ha scommesso su quella che è sempre stata una sua peculiarità, l’iperspecializzazione, che la mette in grado di abbracciare l’intera filiera agroindustriale ed agromeccanica offrendo soluzioni per ogni modello di agricoltura e dando vita a quella che Alessandro Malavolti, presidente della federazione dei costruttori italiani FederUnacoma, ha definito con orgoglio «la più bella università sulla tecnologia in agricoltura».
Iperspecializzazione, per giunta, che ben si concilia con la progressiva crescita su scala globale della domanda di ortofrutta, trainata dall’evoluzione delle abitudini alimentari che privilegiano i prodotti freschi, sempre più importanti per il mercato e per la redditività del settore primario, a scapito dei cereali e di altri prodotti provenienti da colture estensive.
UNA VETRINA DELL’AGROMECCANICA PER TUTTE LE AGRICOLTURE DEL MONDO
Una strategia, quella di Eima, oltretutto perfettamente allineata al trend economico in atto a livello mondiale che vede la globalizzazione in profonda crisi. Come ha sottolineato lo stesso Malavolti durante la conferenza stampa organizzata alla vigilia dell’apertura della rassegna, la globalizzazione come l’abbiamo conosciuta fino a poco tempo fa non esiste più, dal momento che quasi tutti i Paesi, come reazione alle interruzioni delle catene di approvvigionamento e alla crisi energetica, stanno cercando di diventare autonomi aumentando la produzione agricola nazionale, e lo strumento per riuscirci non può essere che la tecnologia dal momento che più tecnologia nei campi equivale a maggiori produzioni per ettaro.
Tecnologia che va evidentemente declinata in base allo scenario nel quale andrà a calarsi. Ed è proprio qui la vera forza di Eima – quello che sin dagli esordi ha saputo fare meglio – l’attenzione a raccontare nei dettagli ogni aspetto del vasto mondo della meccanica agricola, arrivando ad offrire in questa edizione circa 60 mila modelli di macchine, attrezzature e componenti per l’agricoltura e la cura del verde.
«Il successo dell’Eima – sono sempre parole di Alessandro Malavolti – testimonia l’interesse crescente per tecnologie agricole di nuova generazione che consentano di coprire i fabbisogni alimentari di una popolazione globale che entro i prossimi dieci anni crescerà di quasi un miliardo di unità e conferma come in ogni regione del mondo si lavori per innovare i metodi di coltivazione, cercando di utilizzare in modo scientifico e sostenibile le risorse idriche e la fertilità dei terreni». «In questa prospettiva – ha aggiunto Malavolti – una fiera come l’Eima ha una missione importante anche per gli anni futuri».
LA FORTE CARATURA INTERNAZIONALE DELLA RASSEGNA
Iperspecializzazione, dunque, abbinata all’altro punto di forza dell’esposizione bolognese, il carattere internazionale, elemento che la identifica e la rende riconoscibile rispetto ad ogni altra.
In questa edizione i visitatori esteri, provenienti da ogni continente, hanno coperto il 18 per cento del totale delle presenze, e 80 sono state le delegazioni ufficiali di operatori economici – organizzate grazie ad ICE Agenzia – che hanno animato gli incontri d’affari nel Padiglione delle Delegazioni Estere appositamente allestito.
«Il risultato di questa edizione è frutto di un monitoraggio molto rigoroso che realizziamo come Federazione, cercando di offrire alle case costruttrici e al pubblico degli operatori servizi fieristici sempre più efficienti – ha sostenuto il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella – ed è frutto di una strategia ben precisa che riguarda il brand Eima e i contenuti della rassegna, oltre che di un investimento importante che abbiamo realizzato per promuoverla e per coinvolgere tutti i target strategici».
LA PRESENZA IN FIERA DEL MINISTRO LOLLOBRIGIDA
Decisamente significativa, poi, la presenza in fiera del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida a breve distanza dal suo insediamento. «Siamo qui per vedere, per ascoltare e poi per intervenire a livello politico – ha detto il Ministro – sottolineando il metodo che intende adottare nello svolgimento del proprio mandato: valorizzare il patrimonio di conoscenze proprio dei settori produttivi, per poi intervenire nel modo più efficace.
Nel corso della visita il Ministro ha preso atto delle grandi potenzialità del settore agromeccanico, ma anche dei problemi relativi all’aumento dei costi di produzione sia in agricoltura sia nell’industria dell’agromeccanica, che rischiano di frenare il processo di rinnovamento dei macchinari e delle tecnologie nelle imprese agricole. A tale proposito il titolare del Dicastero agricolo ha ribadito come il Governo sia disposto a valutare provvedimenti di incentivazione che possano sostenere il settore in questa particolare fase.
AMPIO SPAZIO AI GIOVANI
Molto nutrita anche la partecipazione di studenti delle scuole medie superiori e delle facoltà universitarie, che hanno trovato nell’ambito di Eima iniziative ad essi dedicate. Gli studenti degli istituti professionali e tecnici ad indirizzo meccanico, meccatronico informatico, nonché di scuole e istituti agrari, hanno partecipato al MechagriJOBS, un programma di incontri promosso da Federacma in collaborazione con CaiAgromec e FederUnacoma, finalizzati ad informare i giovani sulle figure professionali emergenti nella filiera dell’agromeccanica e quindi sulle opportunità di lavoro offerte dal settore.
Rivolta agli studenti universitari è stata invece l’iniziativa di Eima Campus, realizzata dall’associazione italiana di ingegneria agraria AIIA in collaborazione con gli atenei italiani e con FederUnacoma. Nei giorni della rassegna si sono svolti 16 incontri “Campus”, aventi come relatori i docenti dei vari atenei, su argomenti di particolare interesse per l’agromeccanica, vedi fra gli altri quelli centrati sulla robotica e l’alta automazione applicate alle coltivazioni agricole.
LE NEW ENTRY “GARDEN E-MOTION” E IL FOCUS SULLA ROBOTICA
E a questo proposito va segnalato il felice debutto dell’area dedicata alla robotica all’interno del rinnovato Salone Eima Digital. I robot presentati – oltre una decina – oggetto di particolare curiosità da parte degli operatori e del grande pubblico – hanno ampiamente dimostrato la loro possibilità di impiego in tante attività, dalla potatura dei vigneti a tutte le pratiche necessarie per la difesa fitosanitaria e per il diserbo, senza trascurare l’importante ruolo che possono svolgere per diminuire l’impatto ambientale del ciclo produttivo.
«Siamo agli albori, ancora non è nata una vera e propria domanda di mercato – ha spiegato Alessio Bolognesi, esperto di tecnologie digitali di FederUnacoma – ma stiamo vedendo nascere anche nel nostro Paese tanti progetti di piccoli e grandi robot. E da parte degli imprenditori agricoli c’è senz’altro interesse. Lo scoglio che dobbiamo superare è quello della sicurezza della macchina nel momento in cui interagisce con l’uomo».
Restando in tema di new entry, bilancio più che positivo anche per Garden Emotion, un’area verde di circa 2 mila metri quadrati ricavata tra i padiglioni 34 e 45 e destinata a dimostrazioni sull’uso di mezzi concepiti per essere all’avanguardia ma anche di facile uso ed estremamente maneggevoli. Questo per facilitare sempre di più la cura e la manutenzione di giardini, prati, aree verdi di centri urbani.
UNA MANIFESTAZIONE AD “ALTA INTENSITÀ”
Qui termina la nostra carrellata su Eima 2022, realizzata con la piena consapevolezza che raccontare in sintesi la kermesse bolognese è praticamente impossibile, vista la sua vastità e completezza non solo a livello espositivo ma anche in riferimento alla straordinaria mole di incontri, conferenze stampa, convegni, seminari e workshop.
Il messaggio che conta è quello che con questa fortunata edizione Eima ha rafforzato ancora di più la sua valenza di manifestazione “ad alta intensità”, professionale, internazionale, completa, necessaria, pronta per nuovi traguardi e, ci sia consentito l’azzardo, potenzialmente in grado di sovvertire alla lunga quelli che oggi appaiono equilibri inscalfibili.
APPUNTAMENTO PER LA PROSSIMA EDIZIONE, DAL 6 AL 10 NOVEMBRE 2024
In chiusura, la prossima edizione di Eima International è già fissata dal 6 al 10 novembre 2024, ma un evento di grande rilievo per la meccanica agricola ci sarà anche l’anno prossimo, con il ritorno di Agrilevante by Eima, la rassegna dedicata alla meccanizzazione per le colture dell’area mediterranea che si svolgerà alla fiera di Bari dal 5 all’8 ottobre 2023.
© Barbara Mengozzi