Francia: Axema propone una semplificazione amministrativa per le macchine agricole

News 07/03/2024 -
Francia: Axema propone una semplificazione amministrativa per le macchine agricole

Il clima di fermento e protesta del mondo agricolo che negli ultimi mesi ha colpito l’intera Europa sembra non esaurirsi, trovando continuamente nuova linfa e argomenti per cercare di risollevare le sorti del settore. In occasione del Salone Internazionale dell’Agricoltura, svoltosi a Parigi dal 24 febbraio al 3 marzo, il sindacato francese dei costruttori di macchine agricole Axema ha avanzato 10 proposte allo Stato per agevolare il lavoro delle imprese agricole e delle industrie.

 

SEMPLIFICARE, INVESTIRE, INNOVARE

Francia Axema Laurent De Buyer

Laurent De Buyer (nella foto sopra), direttore generale di Axema, ha le idee ben chiare su cosa serva agli agricoltori e agli industriali per lavorare meglio e far crescere il settore: una semplificazione amministrativa che “alleggerisca” il fardello portato dall’agricoltura.

«Non esiste agricoltura senza agroattrezzature – ha dichiarato –.  Ma stiamo assistendo a una valanga normativa per le macchine. Direttiva sui freni 2025, regolamenti sui macchinari 2027, resilienza informatica, Data Act, eccetera. La sfida con le semplificazioni che chiediamo è che le PMI e le PMI nel settore delle attrezzature agricole liberino tempo e denaro».

Il discorso di De Buyer trova fondamento nei dati raccolti dall’Indicatore Europeo riguardo all’industria delle macchine agricole che vede la Francia nelle ultime posizioni della classifica dei Paesi europei per potere di investimento, innovazione, e premiazione dei propri dipendenti. Infatti, l’EBITDA medio/valore aggiunto è pari al 6,3 percento, contro il 12 percento della media europea e il 18 percento della Germania.

Con una semplificazione amministrativa, le imprese potrebbero trovare la forza per investire le proprie risorse in altre direzioni, a tutto vantaggio dello sviluppo dell’azienda stessa e dei dipendenti. Ciò sarebbe possibile agevolando la registrazione delle macchine agricole attraverso l’eliminazione delle procedure aggiuntive imposte in Francia e l’automatizzazione del trasferimento delle informazioni dal certificato di conformità delle macchine al sistema di registrazione francese.

 

AUMENTANO I COSTI MA NON GLI UTILI NETTI 

Il problema dei costi è sicuramente tra quelli più caldi a livello europeo e Axema non vede un futuro roseo, predicendo che sarà difficile assistere a un calo dei prezzi delle macchine agricole derivante esclusivamente dalla semplificazione amministrativa per i produttori.

L’aumento dei prezzi delle materie prime è la causa principale di questo problema, mentre i costi di meccanizzazione sono aumentati solo di un punto lo scorso anno, raggiungendo il 25,7 percento, un dato relativamente basso. Questo scenario ha fatto sì che negli ultimi dieci anni i prezzi delle macchine agricole siano cresciuti sempre più, mentre gli utili netti delle aziende sono rimasti i medesimi.

L’industria francese necessiterebbe dunque di una semplificazione o addirittura di una pausa normativa per riacquisire competitività. Laurent De Buyer ha spiegato che «Se la Francia è il terzo produttore europeo di macchine, è anche il primo mercato per le macchine agricole. Il deficit dell’import-export continua ad allargarsi e ha raggiunto i 2 miliardi di euro nel 2023, in aumento rispetto ai circa 1,6 dell’anno precedente. Nel 2013 erano solo 1 miliardo».

 

DIECI PROPOSTE PER AUMENTARE LA COMPETITIVITÀ DELL’AGROMECCANICA IN FRANCIA

In un momento particolarmente delicato della storia dell’agricoltura contrassegnato da mancanza di manodopera, innovazione digitale, cambiamento climatico e aumento dei costi non corrisposto da un aumento dei guadagni, Axema ha stilato una lista di dieci proposte per cercare di risollevare le sorti del settore. Riassumiamo di seguito i dieci punti presentati Salone Internazionale dell’Agricoltura il 27 febbraio scorso:

  1. Semplificazione della registrazione abbinando il Certificato di Conformità Europeo COC al Certificato di Registrazione Tecnica Nazionale (CNIT).
  2. Una dichiarazione unica in sostituzione di più canali di responsabilità estesa del produttore (EPR)
  3. Un unico sportello interministeriale invece di doversi occupare degli indirizzi normativi di più ministeri che non si consultano tra loro
  4. Facilitare l’adeguamento semplificando le procedure amministrative.
  5. Diversificare gli organismi di certificazione per ridurre i ritardi.
  6. Avere uno sportello unico per l’esportazione
  7. Ridurre gli obblighi per le soglie di 11, 50 e 250 dipendenti.
  8. Evitare di promulgare leggi non urgenti e non applicabili o non applicate per mancanza di risorse statali.
  9. Per quanto riguarda gli ICPE (una tra le più importanti regolamentazioni del codice dell’ambiente), preferire la Dichiarazione all’Autorizzazione.
  10. Armonizzare le normative sugli imballaggi riutilizzabili.

Questo insieme di proposte potrebbe dare slancio al settore dell’agromeccanica, divenendo un caso interessante da seguire per valutare applicazioni simili a seconda della Nazione.

 

© Francesco Ponti

www.meccagri.it

L'azienda del mese
Sotto i riflettori
Meccagri.it - Social media
Seguici su Facebook Seguici su Instagram Seguici su Youtube Seguici su Twitter