Francia: il trattore corre nella prima parte del 2023, rallenta nella seconda

Mercati 22/02/2024 -
Francia: il trattore corre nella prima parte del 2023, rallenta nella seconda

Dopo un 2022 segnato da una flessione pressoché insignificante (-0,3%), il mercato francese dei trattori analizzato nel suo complesso ha ripreso la sua corsa chiudendo il 2023 con una brillante performance che si inserisce in un contesto decisamente positivo, soprattutto nel primo semestre dell’anno, per l’intero settore dell’agromeccanica transalpina, proiettato verso il traguardo dei 9 miliardi e passa di euro in valore (erano 5,5 miliardi nel 2015), secondo le previsioni formulate da Agrievolution lo scorso novembre ad Agritechnica, e con vendite record dei materiali nuovi a quota 8,3 miliardi di euro.

 

UN INCREMENTO COMPLESSIVO DEL 2,1 PER CENTO

Immatricolazioni trattori agricoli in Francia - Anni 2019-2023

Tornando ai trattori, stando ai dati forniti agli inizi di gennaio da Axema, il sindacato francese dei costruttori di macchine agricole (fonte: DIVA/APS-SIV) e considerando tutte le categorie (compresi i caricatori telescopici), lo scorso anno sono stati immatricolati per la prima volta 41.554 nuovi trattori agricoli, cifra che segna un aumento del 2,1 per cento rispetto al 2022 e risulta superiore del 4,5 per cento alla media degli ultimi quattro anni. Si tratta inoltre del terzo totale più alto dal 2010, dopo il 2013 (47.656 prime immatricolazioni quell’anno) e il 2012 (42.883).


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I TRATTORI STANDARD CRESCONO DI OLTRE 1.000 UNITÀ E CONTINUA AD AUMENTARE LA POTENZA MEDIA

Immatricolazioni trattori agricoli standard in Francia - Anni 2019-2023

Entrando nel dettaglio e analizzando gli andamenti delle immatricolazioni per categoria, i trattori standard, in crescita per il terzo anno consecutivo, si sono attestati a 26.200 unità che rappresentano un incremento del 4,2 per cento rispetto al 2022, anno che a sua volta aveva fatto registrare un aumento del 2,5 per cento.

È proseguito il trend in atto di crescita della potenza media che ha raggiunto i 163,5 cavalli, a fronte dei 161 cavalli del 2022. In particolare le immatricolazioni nella fascia di potenza da 200 a 299 cavalli sono passate da 4.800 a 5.214 unità e quelle nella fascia da 300 cavalli e oltre hanno raggiunto le 977 unità (erano 831 nel 2022), con un aumento del 17,6 per cento.

 

CROLLANO GLI SPECIALIZZATI, FERMI AL LIVELLO PIÙ BASSO DAL 2013

Immatricolazioni trattori vigneto e frutteto in Francia - Anni 2019-2023

Hanno subito invece un forte calo, per il secondo anno consecutivo, gli specializzati (da vigneto e frutteto), scesi da 3.693 a 3.303 unità (-10,6%) che rappresenta il valore più basso degli ultimi dieci anni. È aumentata invece, seppure leggermente la potenza media, salita da 88,2 a 89 cavalli.

 

JOHN DEERE MANTIENE LA LEADERSHIP, NEW HOLLAND SI RIPRENDE LA SECONDA POZIONE E FENDT COMPLETA IL TERZETTO DI TESTA

Immatricolazioni trattori standard e vigneto e frutteto in Francia - Anni 2019-2023 - Quote per marchio

Sempre avvalendoci dei dati forniti da Axema e tenendo conto ai fini della compilazione del Palmarès sia dei trattori standard sia di quelli vigneto-frutteto per complessive 29.503 unità, John Deere conserva nel 2023 il primo posto nella Top Ten dei costruttori con 6.668 trattori immatricolati e il 22,6 per cento del mercato, in leggerissimo aumento rispetto al 2022 (+0,3%).

Alle sue spalle New Holland con 4.480 trattori immatricolati è riuscita a sorpassare Fendt e a guadagnare la seconda posizione, con il 15,2 per cento di market share (era il 13,6% nel 2022).

Scende dunque sul gradino più basso del podio Fendt, con 3.976 unità immatricolate e il 13,5 per cento del mercato, in diminuzione di mezzo punto percentuale rispetto al 2022. Alle sue spalle troviamo Claas, con una quota di mercato invariata del 10,2 per cento. Stabile al quinto posto, seppure in leggera regressione, Massey Ferguson con il 9,4 per cento (era il 10,1% nel 2022).

Alle sue spalle Case IH, al sesto posto, salita dal 7,6  al 7,8 per cento, e Valtra, al settimo posto, scesa dal 6,7 al 6,6 per cento.

Guadagna invece quote di mercato Deutz-Fahr (da 4,5% a 5,0%), che strappa l’ottavo posto a Kubota, scesa dal 4,9 al 4,3 per cento di market share, Chiude la Top Ten McCormick, con l’1,3 per cento (-0,4%).

 

PODIO INVARIATO PER I TRATTORI STANDARD MENTRE NEGLI SPECIALIZZATI DEUTZ-FAR CONQUISTA IL TERZO POSTO

Separando invece i due podi, ai primi posti nelle vendite di trattori standard figurano John Deere (25,1%), New Holland (15,0%) e Fendt (12,8%), mentre nell’ambito degli specializzati il brand più popolare è Fendt (19,0%), seguito da New Holland (17,0%). Conquista la terza posizione con un balzo di 2,5 punti percentuali Deutz-Fahr (8,4%) che scalza Kubota.

 

ANCORA UN ANNO MOLTO POSITIVO PER I TELESCOPICI, NUOVAMENTE OLTRE LE 5.00O UNITÀ

Immatricolazioni sollevatori telescopici in Francia - Anni 2019-2023

I caricatori telescopici hanno confermato le brillanti performance del 2022 arrivando  a superare la soglia delle 5.000 unità (5.161 per l’esattezza) che rappresenta un incremento del 3,7 per cento rispetto all’anno precedente): un traguardo che dal 2010 era stato raggiunto solo due volte, nel 2019, e appunto, nel 2023.

Relativamente alla segmentazione, le migliori prestazioni appartengono alla categoria dei caricatori telescopici con portata superiore a 4 tonnellate e altezza di sollevamento oltre i 7 metri.

Nella classifica per marchi la leadership è ancora una volta appannaggio di Manitou con il 31,0 per cento di quota di mercato, seguita da JCB (25,9%) e da Merlo (12,8%).

 

LA CATEGORIA “SPAZI VERDI” SUPERA LE 6.000 UNITÀ PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO

In crescita nel 2023 anche le immatricolazioni dei trattori per gli spazi verdi passati da 6.048  a 6.154 unità (+1,8%). La segmentazione per classi di potenza è cambiata poco negli ultimi anni e la potenza media si è attestata a 25 cavalli, rispetto ai 27 cavalli del 2022. Come nell’anno precedente, i trattori da 20 a 29 cavalli – modelli entry-level destinati alla clientela privata – costituiscono il cuore del mercato con 3.882 unità equivalenti al 63 per cento delle immatricolazioni complessive.

Nella Top Ten per brand i primi tre player rappresentano il 64,3 per cento delle immatricolazioni. Kubota ha riconquistato il primo posto su Solis, mentre Iseki ha consolidato il terzo posto. I maggiori incrementi della quota di mercato nel 2023 vanno a Kubota (+5,4%), Farmtrac (+2,1%) e LS Tractor (+0,8%).

 

FLETTONO ANCORA GLI “ALTRI TRATTORI”

Per finire, la categoria “Altri trattori” – della quale  fanno parte scavallatori per vigneto e per mais, trattori cingolati, articolati, forestali, porta-attrezzi e pale gommate – ha subito rispetto al 2022 un’ulteriore flessione scendendo da 851 a 736 unità (-13,5%), solo 3 unità in più del 2021 che ha fatto segnare il valore più basso degli ultimi cinque anni.

 

PREVISTA PER IL 2024 UNA CONTRAZIONE DEL MERCATO, GIÀ DELINEATASI NELLA SECONDA METÀ DEL 2023

Abbiamo fatto riferimento in apertura di questo articolo alle stime formulate da Agroevolution nel corso dell’ultima edizione di Agritechnica in merito al mercato francese dell’agromeccanica, in fase di crescita nel 2023 grazie soprattutto al significativo contributo del segmento delle attrezzature (+23% nei primi sei mesi rispetto allo stesso periodo del 2022). In quell’occasione l’organizzazione mondiale dei costruttori non aveva tuttavia mancato di evidenziare come gli ottimi risultati ottenuti fossero da attribuire, più che ad un’espansione della domanda, all’evasione degli ordini rimasti in arretrato nel 2022 ipotizzando per il 2024 un rallentamento dell’intero settore.

Un’inversione di tendenza delle vendite, dunque, peraltro già prevista sia dalla stessa Axema lo scorso giugno in occasione della presentazione del suo “Rapport économique 2023” sia dal Sedima (Syndicat National des Entreprises de Service et Distribution du Machinisme Agricole, d’Espaces Verts, et des Métiers spécialisés), il sindacato che raggruppa i distributori di materiali agricoli. Più in dettaglio, durante la conferenza stampa dello scorso dicembre, i vertici di Sedima, chiamati a fornire previsioni sull’andamento nei primi sei mesi del 2024 in base all’indagine effettuata presso gli associati, hanno dichiarato che dal 51 per cento dei distributori intervistati era previsto un calo degli ordini per i materiali nuovi e che solo il 13 per cento si aspettava una crescita.

Confermano il trend al ribasso i dati delle immatricolazioni dei nuovi trattori relativi a gennaio 2024 che evidenziano un calo complessivo del 13 per cento (-12,1% per i trattori standard, fermi a 925 unità, e del 12,2% per i telescopici, attestatisi a 318 unità).

 

PAYSANS: DALLE PROTESTE ALLA TRATTATIVA PER OTTENERE UNA MAGGIORE REDDITIVITÀ?

Tra i responsabili del calo della domanda, figura, come d’altra parte nel resto d’Europa, accanto all’exploit dei prezzi del materiale agricolo dovuto ai forti rincari delle materie prime e non solo, il malcontento che regna tra gli agricoltori e che ha dato origine a proteste diffuse con migliaia di trattori che hanno paralizzato strade e autostrade francesi. Una mobilitazione di massa che sembrava essersi placata all’inizio di febbraio quando il neo primo ministro Gabriel Attal, dopo aver consultato le principali organizzazioni agricole, ha presentato un nuovo pacchetto di misure, per una copertura totale di 400 milioni di euro, finalizzate ad aiutare l’agricoltura francese a uscire da un periodo buio.

Tra queste figurano un pacchetto di 150 milioni di euro di sostegno fiscale e sociale per gli allevatori, il rafforzamento dell’applicazione delle cosiddette leggi Egalim per l’equilibrio delle relazioni commerciali tra produttori e grande distribuzione, la sospensione del piano Ecophyto, il rafforzamento dell’etichettatura dei prodotti per promuovere meglio il Made in France e il divieto immediato di importazione di frutta e verdura trattate con tiaclopride (insetticida messo al bando in Europa), senza contare il parziale rimborso della tassa sul gasolio dei trattori, che rappresenta un’anticipazione di tesoreria pari a 200 milioni di euro.

 

L’APERTURA DELLA FRANCIA ALL’«ECCEZIONE AGRICOLA»

Ma c’è di più: Attal ha fatto un’apertura che in pochi si aspettavano, dicendosi disposto a valutare una «eccezione agricola». «La nostra agricoltura – ha dichiarato il nuovo primo ministro davanti all’Assemblea Nazionale – è la nostra forza e anche il nostro orgoglio. Quindi lo dico qui, in modo solenne: c’è e ci deve essere un’eccezione agricola francese».

Proprio in questi giorni però i paysans francesi sono tornati a protestare in vista della Fiera dell’agricoltura di Parigi che, come è tradizione, sarà inaugurata sabato 24 febbraio dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron. Una ripresa della rivolta motivata dal fatto che molti agricoltori associano a questo evento alla data di scadenza per il governo per soddisfare le loro richieste. Non ci resta che attendere cosa accadrà.

 

© Barbara Mengozzi

 
Fonti immagini: Adobe Stock e Établissements Allezy Facebook.