I record dell’Eima antidoto alla crisi

Eventi 24/11/2012 -
I record dell’Eima antidoto alla crisi

Si era molto parlato di record storico già prima che Eima International 2012 aprisse i battenti. E in effetti la 40esima edizione della grande rassegna internazionale bolognese della meccanizzazione agricola e del gardening organizzata da FederUnacoma si è congedata con un bottino di cifre da primato assoluto: non solo i numeri relativi a superfici (140 mila metri quadrati netti e 270 mila lordi) ed espositori (1.750 provenienti da 40 Paesi), ma anche quelli registrati in termini di pubblico – con 196.192 visitatori in arrivo da tutto il mondo nei 5 giorni, dal 7 all’11 novembre, della manifestazione – e in particolare di operatori esteri (32.133), in crescita del 22% rispetto all’edizione 2010, ad ennesima conferma della validità della scelta della formula biennale per l’appuntamento fieristico di Bologna.

 

IL TRATTORE CORRE ALL’ESTERO, ITALIA AL PALO

Numeri ragguardevoli, certo, ma incastonati nella difficile congiuntura economica che si ripercuote sul mercato delle macchine agricole in un’Europa a doppio volto e, soprattutto, nel nostro Paese. In base ai dati forniti da FederUnacoma, nei primi nove mesi di quest’anno le vendite di trattrici sono infatti aumentate del 5% in Germania e del 14% in Francia, mentre hanno segnato un calo in Spagna (-8,6%), in Portogallo (-19,5% nel primo semestre) e in Grecia (-64% sempre nel primo semestre).

Momento buio, come detto, in Italia, con immatricolazioni in caduta libera: il passivo per le trattrici a ottobre era nell’ordine del 16,6% in ragione di 17.138 unità vendute (un andamento che fa prevedere un consuntivo 2012 non superiore alla quota di 20 mila macchine), del 5,3% per le mietitrebbie (375 unità), del 24 ,4% per le trattrici con pianale di carico/trasporters (1.011) e del 9,8% per i rimorchi (9.144).

A fare da contraltare alla crisi del mercato interno c’è ancora, per fortuna, la crescita dell’export che, dopo i buoni risultati del 2011 (+14% in valore complessivo), continua a gratificare l’industria italiana della meccanizzazione agricola e fa registrare durante i primi sette mesi del 2012 (dati Istat sul commercio estero) un incremento dell’11,9%  per le trattrici e dell’8,5% per le altre tipologie di macchine rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In totale il volume d’affari realizzato dal gennaio al luglio appena trascorsi è pari a 2.734 miliardi di euro, in aumento complessivamente del 9,7%.

 

SERVE UN PIANO DI SOSTEGNO AGLI ACQUISTI

Se è vero che, grazie alla tenuta delle esportazioni, la situazione italiana non è tutta ombre, resta fuor di dubbio la necessità di rilancio della domanda di macchine agricole sul mercato nazionale. Oltre al ripristino di uno specifico sistema di credito agrario, la strada da percorrere può essere quella di un piano pluriennale di sostegno per l’acquisto di macchinari per l’agricoltura, ha affermato nella giornata inaugurale dell’Eima il ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Mario Catania, ricordando quanto lo svecchiamento del nostro parco macchine, fatto di trattori dall’età media di 20-25 anni, rappresenti un tema reale e stringente. «Pur in presenza di un quadro congiunturale ancora problematico per il Paese, che non permette di realizzare da subito un forte piano di sostegno – ha aggiunto – è possibile distribuire l’impegno economico su più anni».

Un incentivo alla domanda interna di macchine agricole potrebbe derivare dai Psr (Piani di sviluppo rurale), al centro dell’attenzione durante la kermesse bolognese che a questo argomento ha dedicato numerosi incontri e approfondimenti.

Il punto nodale resta un migliore impiego delle risorse previste dalla misura 121 dei Psr che comprende gli interventi per la meccanizzazione agricola e che non sempre rivela un utilizzo efficace degli stanziamenti da parte delle Regioni, tanto che alcune di queste denotano una percentuale di spesa inferiore al 10% rispetto al potenziale.

Nell’ambito dello scarso utilizzo dei fondi complessivamente assegnati all’Italia per i Piani di sviluppo rurale nel settennio 2007-2013 – al 30 settembre scorso solo il 44,7% risultava impegnato dalle Regioni – particolarmente critica risulta infatti la situazione dei finanziamenti richiesti per l’acquisto di nuovi mezzi meccanici. «La Federazione dei costruttori ha già in cantiere un pacchetto di proposte da rivolgere al Mipaaf e alle Regioni per agevolare l’assegnazione dei fondi e per stimolare le imprese agricole ad utilizzarle per la meccanizzazione, che costituisce lo strumento fondamentale per la competitività delle imprese stesse», ha sottolineato Massimo Goldoni, presidente di FederUnacoma.

 

ALTA SPECIALIZZAZIONE IN MOSTRA

Bilancio molto positivo anche per le quattro rassegne specializzate allestite all’interno del quartiere fieristico bolognese, a partire da Eima Componenti, il salone riservato alla componentistica che ha debuttato nel 2008 e rappresenta uno degli elementi di maggiore originalità della grande manifestazione dedicata alla meccanizzazione agricola, e da Eima Mia, luogo deputato alle tecnologie per l’agricoltura multifunzionale.

E poi, a segnare il ritorno del settore giardinaggio e cura del verde (parte integrante dell’Eima fino al 2006 come Eima Garden e successivamente protagonista della rassegna a sé Expo Green), è andato in scena il  nuovo Eima Green, rivolto agli addetti ai lavori ma ricco di spunti interessanti anche per hobbisti e appassionati. Proprio le macchine per il garden sono state oggetto dell’incontro dal titolo “Emergenza contraffazione: dati e strategie”, dal momento che il comparto della meccanizzazione per il giardinaggio risulta uno di quelli maggiormente afflitto da questo problema e dalla concorrenza sleale, soprattutto da parte di alcuni Paesi asiatici che realizzano prodotti a basso costo.

E ancora una volta bioenergie in primo piano grazie al salone Eima Energy, che ha visto la presenza di una sessantina di aziende a copertura dell’intera rosa di tipologie merceologiche, dalle gru idrauliche alle cippatrici fino ai rimorchi forestali e agli impianti di cogenerazione a biogas e a biomassa.

Ad integrare la sezione espositiva e dimostrativa, inoltre, un ampio calendario di seminari tecnici e iniziative di divulgazione per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili: in particolare evidenza lo studio sulle biomasse condotto dall’Enama (l’Ente nazionale per la meccanizzazione agricola), dal quale emerge che la quantità di energia ricavabile dai soli residui di lavorazioni agricole ammonta in Italia a circa 15 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, lo stesso quantitativo che possono trasportare duecento grandi navi. Impiegando le biomasse nazionali, in altri termini, ci potrebbero essere duecento mega-petroliere in meno in transito sui nostri mari.

 

LARGO ALLA MULTIMEDIALITÀ

 

Quest’anno come non mai, infine, Eima International, oltre ad essere grande vetrina promozionale e commerciale delle migliori tecnologie per il settore primario, ha voluto rappresentare un importante momento di comunicazione, con almeno un centinaio di appuntamenti, tra convegni, conferenze e workshop in parte curati direttamente da Unacoma/Unacoma Service e in parte da organizzazioni del mondo agricolo e della filiera agro-meccanica, volti ad affrontare i più diversi temi di tecnica ed economia.

Con il valore aggiunto della multimedialità, perché dove non è stato possibile arrivare al pubblico in maniera diretta sono intervenuti i siti Internet (quello principale di Eima e gli altri dedicati ai saloni tematici, e tutti hanno avuto all’attivo un consistente numero di contatti). Per la prima volta, in più, il portale di Eima International ha offerto una Web Tv in grado di trasmettere incontri e dibattiti in diretta, sostenendo una programmazione di cinque ore giornaliere (con repliche) e registrando migliaia di accessi da parte di spettatori on-line.

 

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