Kuhn: a fianco dell’allevatore per “fare la differenza”

Eventi 23/06/2015 -
Kuhn: a fianco dell’allevatore per “fare la differenza”

Un’offerta a trecentosessanta gradi modellata sulle nuove esigenze di un mercato che sta cambiando, che si sta evolvendo, e che tiene conto delle nuove sfide.

 

LA TAPPA ITALIANA DELL’EFFICIENT FEEDING TOUR

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Con questo approccio Kuhn ha affrontato l’Efficient Feeding Tour, il tour europeo organizzato in collaborazione con l’unità di produzione Kuhn Audureau e relativo alla presentazione delle soluzioni per l’alimentazione animale del brand francese.

Partito ad aprile nel Regno Unito, il Tour si è concluso lo scorso 10 giugno con la tappa italiana, dopo essersi fermato in Austria, Polonia, Danimarca, Olanda e Belgio.
Tutti paesi in cui l’allevamento caratterizza l’agricoltura locale, proprio come la location scelta per l’appuntamento italiano, ubicata in piena “patria del latte” e rispondente ai criteri tipici dell’allevamento lombardo: la Cascina Casoni conta circa 600 ettari, con 800 vacche da latte e si trova a Cavenago d’Adda, nel Lodigiano.

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All’evento hanno preso parte numerosi allevatori, nonostante la giornata fosse di quelle in cui non è facile rinunciare al lavoro in azienda. Ad aprire gli interventi Giuseppe Elias, proprietario dell’azienda ospitante, che ha esordito con parole senz’altro condivisibili: «Lo scenario odierno è quello della chiusura delle quote latte, che porterà inevitabilmente ad un’ulteriore concentrazione aziendale. Per quanto ci riguarda, ci siamo preparati a questo momento facendo un grosso lavoro di gestione e miglioramento dell’efficienza. Credo che questo sia l’unico modo per vincere la grande sfida del futuro. Gli investimenti tecnologici sono la chiave».

 

LEADER MONDIALE NEI CARRI MISCELATORI

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Come non essere d’accordo? Anche la nutrizione e l’alimentazione animale, infatti, si stanno evolvendo e necessitano di maggiore efficienza e di nuove tecnologie, dovendo fare i conti con i costi di produzione e con l’annosa questione del prezzo del latte.

La macchina, chiaramente, gioca un ruolo fondamentale. Cosa chiedere ad un “buon” carro unifeed? Ottima miscelazione, taglio omogeneo, minimizzazione dei tempi di preparazione, manutenzione ridotta, alta durata ed affidabilità aumentano inequivocabilmente l’efficienza della mandria.

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Caratteristiche che Kuhn, produttore numero uno al mondo nel settore dei carri miscelatori con oltre 2 mila unità all’anno e più di 30 designers e ingegneri impegnati quotidianamente nello sviluppo delle soluzioni per l’allevamento, conosce benissimo.

 

PRONTI PER LE NUOVE SFIDE

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Lo stop delle quote, l’andamento del prezzo del latte, l’efficienza della produzione aziendale, sono però solo alcuni aspetti che caratterizzano lo scenario attuale. A questi occorre sommare anche l’ambiziosa sfida di sfamare il mondo.

Paolo Cera (nella foto sopra), responsabile marketing di Kuhn Italia, ha spiegato: «Il mercato sta cambiando, sono parecchie le sfide da affrontare. La popolazione mondiale sta crescendo, e occorrerà sfamarla. Un altro tema particolarmente attuale nel 2015 è ovviamente quello della conclusione delle quote latte. Siamo dunque in una fase di mercato che vorrei definire pazzo. Di fronte a questa situazione, l’azienda agricola ha bisogno di strumenti e di mezzi che siano affidabili. Manutenzione, garanzia, innovazione tecnologica, sono elementi indispensabili per le macchine dei nostri tempi, e le macchine Kuhn rispondono a queste esigenze».

Pronti per fare fronte alle nuove sfide, quindi. Questo, in sintesi, il messaggio di Kuhn.

 

ORIENTATI ALL’INNOVAZIONE

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Quello dell’allevamento è un progetto che Kuhn ha ben definito e che si inserisce in un contesto più ampio. «Vogliamo fare la differenza – ha spiegato Giovanni Donatacci (nella foto sotto), general manager di Kuhn Italia -. Con 65mila macchine vendute all’anno, siamo un Gruppo orientato all’innovazione, ma rispettoso dell’ambiente. Per noi fare la differenza significa avere il completo controllo sui processi di produzione, significa avere a disposizione impianti moderni e efficienti. Fare la differenza è il nostro impegno a offrire un servizio: dall’aratura alla concimazione, passando per la trinciatura, la manutenzione del paesaggio, la fienagione, la concimazione organica e finendo con l’allevamento, Kuhn c’è».

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«Oggi le aziende zootecniche stanno crescendo nelle dimensioni – ha proseguito Donatacci –. Parlando con alcuni di voi, ho sentito di aziende con una consistenza di 500 capi. Quando ho iniziato a fare questo lavoro – parlo di 26 anni fa – la media era di 35. Qualcosa è cambiato. Meno costruttori, meno concessionari, meno allevatori – il censimento ci ha detto che negli ultimi anni le aziende sparite sono il 35 per cento – il controllo del settore è ora nelle mani di pochi. E diminuendo il numero di attori, naturalmente, più alta è la competizione».

 

IL PROGETTO ALLEVAMENTO

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«Per formulare al meglio il nostro “progetto allevamento” – ha puntualizzato Donatacci – siamo partiti nel settembre 2014. Abbiamo messo in piedi una squadra con i migliori concessionari, e con loro abbiamo fatto un corso intensivo di formazione. A ottobre 2014 sono stati inseriti nella squadra due agronomi professionisti e a novembre 2014, durante Eima, abbiamo presentato il primo carro miscelatore semovente. Il progetto è proseguito nel 2015: a gennaio abbiamo fatto delle dimostrazioni per tutto il Nord Italia, e a seguire è partito il tour europeo. Ma non è finita. Perché dopo questo appuntamento le dimostrazioni proseguiranno anche in altre zone d’Italia».

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Ricapitolando, si tratta di un progetto supportato dall’innovazione, dalle performance commerciali, dagli investimenti in ricerca e sviluppo. Non solo. «La standardizzazione del prodotto, le garanzie, la manutenzione, i ricambi e i finanziamenti completano il tutto. In questo modo – ha concluso Donatacci – possiamo dare certezza dell’investimento, certezza della consegna, certezza del servizio, certezza della continuità». Insomma, esattamente quello che gli agricoltori desiderano.

 

UN’AMPIA GAMMA DI SOLUZIONI PER L’ALIMENTAZIONE MONDIALE

In un settore che conta a livello mondiale 1,3 miliardi di bovini, di cui il 30 per cento sono vacche da latte, si inserisce l’offerta di Kuhn, forte di un’esperienza internazionale di cui tutte le aziende possono beneficiare.

Come ha ricordato Didier Vallat (nella foto sotto), general manager di Kuhn Audureau, negli ultimi anni sono stati fatti consistenti investimenti e sono stati acquistati diversi brand, allo scopo di creare importanti sinergie strategiche e realizzare una gamma completa di prodotto.

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In particolare nel 1993 c’è stata l’acquisizione di Audureau, che ha dato inizio ad un importante percorso del gruppo di Saverne nel mondo zootecnico. Al 2001 risale il lancio del primo carro miscelatore semovente di Kuhn Group e l’anno seguente l’ingresso nel Gruppo della società statunitense Knight ha permesso di inserire in listino un’ampia gamma di macchine per l’allevamento realizzate apposta per il mercato americano.

Più di recente, nel 2013 è stato deciso l’ampliamento di Kuhn Audureau con la realizzazione di un nuovo stabilimento dedicato ai grandi macchinari per l’allevamento e nel 2014 è stata siglata una partnership con la società norvegese Tks (vedi sotto).

In Italia il contesto non è dei più brillanti con il mercato dei carri unifeed in calo sia per i trainati (scesi da 552 a 383 macchine dal 2009 al 2014) sia, ancor più, per i semoventi (da 312 a 120 macchine nello stesso intervallo di tempo) ed i numeri realizzati dal brand francese sono ancora molto contenuti, ma quello che i vertici di Kuhn Italia hanno voluto sottolineare è il fatto che, per chi lo desidera, i prodotti ci sono.

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Una gamma importante di soluzioni per l’allevamento che l’Efficient Feeding Tour ha permesso di mostrare agli intervenuti nell’ambito di quattro differenti workshop.

 

LE IMPAGLIATRICI E LE IMPAGLIATRICI DISTRIBUTRICI

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Durante il primo workshop l’attenzione è stata posta sulla gamma Primor, e in particolare su Primor 4260 M Cut Control (nella foto sotto), l’impagliatrice distributrice multifunzionale che nel luglio 2014 ha completato la gamma offrendo una funzionalità in più: la possibilità di attivare la funzione triturazione.

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La stessa macchina consente così di impagliare a steli corti (cuccette) o lunghi (lettiera permanente), pur conservando la possibilità di distribuire gli steli lunghi (come l’erba fasciata o il fieno).

Merita attenzione il cassone di questa macchina, che con un volume di 4,2 metri cubi consente di accogliere le balle cubiche fino a 2,70 metri e 2 balle tonde da 2,00 metri di diametro.

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Due parole sono d’obbligo anche per l’azionamento Polydrive dello srotolatore (nella foto sopra), vale a dire una trasmissione a cinghia disinnestabile idraulicamente, che offre una serie di vantaggi tra cui il surplus di potenza generato dall’inerzia della turbina, la flessibilità di utilizzo, l’interruzione immediata dell’impagliatura o della distribuzione grazie al disinnesto idraulico, la silenziosità di funzionamento e la manutenzione ridotta assicurate dalla trasmissione a cinghia.

 

I CARRI MISCELATORI TRAINATI E STAZIONARI

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Focus del secondo workshop è stata la gamma  di carri trinciamiscelatori distributori Profile.
Questi carri miscelatori a 2 coclee verticali si fanno notare perché, grazie alla loro compattezza, offrono la possibilità agli allevatori che hanno a che fare con edifici dall’accesso difficile di lavorare con la razione miscelata.

 

I CARRI MISCELATORI SEMOVENTI

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Nel terzo workshop si è invece parlato di semoventi, e in particolare dei modelli SPW, gli ultimi nati della gamma dei carri unifeed semoventi Kuhn.

Concepiti sulla base di un carro miscelatore a 2 coclee verticali, sono disponibili con diversi volumi. I modelli SPW si rivolgono agli allevatori che realizzano un chilometraggio giornaliero elevato, e grazie alla potenza di 200 cavalli  possono caricare tutti i prodotti utilizzati nell’allevamento.

 

VISIONE 2020: ELETTRONICA E ROBOTIZZAZIONE

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Nel quarto ed ultimo workshop si è parlato del futuro e cioè della robotizzazione dei sistemi per allevamento.

In quest’ottica è stato ricordato l’accordo che Kuhn ha firmato con la società norvegese Tks, ossia un partenariato industriale e commerciale rivolto ad automatizzare la distribuzione della razione agli animali.

Tks, infatti, progetta, sviluppa e fabbrica il dispositivo di tramoggia mobile davanti agli stalli d’alimentazione degli animali, mentre Kuhn concepisce, sviluppa e fabbrica il dispositivo di miscelazione dei componenti della razione posto a monte della tramoggia mobile.

La tramoggia mobile Tks è alimentata da un miscelatore a posto fisso Kuhn Centramix. Il versamento delle razioni nella tramoggia avviene mediante un tappeto inclinabile.

 

© Emanuela Stìfano