Kuhn: un Sima all’insegna dell’elettronica

Eventi 12/03/2013 -
Kuhn: un Sima all’insegna dell’elettronica

L’elettronica è a tutti gli effetti la chiave di un’agricoltura intelligente, la soluzione che permette di migliorare le prestazioni delle singole macchine semplificandone il funzionamento, migliorando comfort e qualità del lavoro e riducendo nello stesso tempo i costi. Si spiega così come mai il gruppo Kuhn abbia individuato proprio nell’elettronica – un’elettronica “amica”, di semplice intuizione e facilmente accessibile (user friendly) anche da parte di chi non ha una preparazione tecnica di alto livello – uno dei cardini dello sviluppo delle sue macchine di nuova generazione ed abbia inserito in questa strategia la realizzazione a Monswiller, a pochi chilometri dalla sede di Saverne in Alsazia (Francia), di un centro di competenza dedicato appunto all’elettronica.

 

Motori elettrici per una concimazione di precisione

 

Elettronica che ha rappresentato una sorta di “fil rouge” nella nostra visita allo stand del gruppo al Sima (una presenza senza dubbio all’altezza dell’incisivo slogan “be strong, be Kuhn” con una superficie espositiva di 2.440 metri quadri ed il lancio di ben 25 novità) offrendoci la possibilità di concentrare l’attenzione  su alcuni prodotti particolarmente significativi. A cominciare dalla versione elettrica del sistema EMC (Electronic Massflow Control). Questa tecnologia, già annunciata all’Eima di Bologna dove la versione meccanica del sistema è stata premiata come Novità Tecnica, applicata agli spandiconcime a doppio disco, permette di regolare automaticamente la portata di concime di ciascuna valvola di dosaggio, sia a sinistra sia a destra, durante lo spargimento in modo da ovviare ad un eventuale difetto di scorrimento su una delle due valvole di dosaggio.

«Si tratta di una sorta di provocazione  – ci ha spiegato Paolo Cera, responsabile marketing e comunicazione di Kuhn Italia – per indicare su quale strada evolverà  lo sviluppo tecnico delle macchine agricole del futuro». La macchina finita, vale a dire lo spandiconcime Axis E-EMC-W, disponibile alla fine di quest’anno, sarà munito di due motori elettrici a 400 volt (in funzione dell’intensità di corrente misurata su ciascun motore l’EMC regolerà il dosaggio su ciascuna valvola) ed è stato concepito per essere compatibile con trattori equipaggiati con generatori in grado di fornire potenze elettriche fino a 50 kW o più. Miglior rendimento, minori consumi di carburante, grandissima rapidità di funzionamento e nessun connettore idraulico sono, a detta della casa costruttrice, i principali vantaggi legati al suo impiego.

 

Irroratrice “high tech” in dimensioni contenute

 

Spostandoci nel campo dell’irrorazione merita una segnalazione la nuova irroratrice trainata Metris, con serbatoio dal 3.200 litri e barre in alluminio da 18 a 36 metri. In questa versione, che si affianca a quella con capacità di 4.100 litri, la Metris diventa accessibile a nuovi utilizzatori con un target specifico che sul mercato italiano viene identificato nelle aziende orticole specializzate, in particolare quelle del bacino del pomodoro da industria.

Dimensioni più contenute, dunque, per una macchina dotata di attrezzature “high tech” quali la circolazione continua, l’esclusione delle sezioni mediante Gps, e l’E-set di risciacquo completo e automatizzato della macchina dal posto di guida del trattore.

Costituisce una “new entry” anche l’irroratrice frontale PF, con serbatoio della capacità di 1.000 o 1.500 litri, che può essere totalmente autonoma oppure può essere utilizzata come apparecchio addizionale ad una Altis 2002 portando la capacità dei serbatoi fino a 3.500 litri (era questo l’abbinamento proposto al Sima).

Da evidenziare l’indipendenza dei due serbatoi che possono contenere prodotti differenti, consentendo all’operatore di svolgere in catena due diversi trattamenti senza dover tornare in azienda per riempire di nuovo la macchina. Destinata alle grandi aziende e disponibile in quantità limitata a partire da settembre 2013, l’irroratrice frontale PF accoppiata all’Altis 2002 offre dunque un’alternativa economica e pratica alle irroratrici trainate o semoventi.

 

Sicurezza e polivalenza nella preparazione del suolo

 

In primo piano nel settore della lavorazione del terreno la nuova gamma di aratri portati Master 3 la cui evoluzione è stata finalizzata ad assicurare una maggiore robustezza, per il lavoro in abbinamento a trattori di elevata potenza, grazie ad una trave rinforzata e ad una nuova biella forgiata. Provvede inoltre a garantire una maggiore sicurezza l’incremento della resistenza alla punta,  portata a 4 tonnellate (prima erano 3,2) sulle sicurezze a bullone di trazione T nei modelli Master 153 e 183.

Da segnalare il terminale KTS 201 che permette di settare automaticamente la profondità di aratura in funzione delle condizioni del terreno.

Il selettore KTH 105 offre un range di funzioni (fino a 5) selezionabili agevolmente con una sola mano direttamente dalla cabina di guida.

La polivalenza è la carta vincente del Discolander XM, nuovo erpice a disco autoportante a X con ripiegamento verticale, abbinabile alla serie di seminatrici SH per colture da sovescio.

Tra i plus dell’attrezzo, che dovrebbe trovare buona accoglienza sul mercato italiano, le staffe con molla a balestra in grado, a differenza di quelle fisse, di rendere indipendenti le bobine garantendo stabilità e quindi uniformità di lavorazione anche sui terreni sassosi nonché protezione dei supporti e della macchina in caso d’urto.

L’elettronica gioca un ruolo importante anche nel controllo di semina KLS 128 per seminatrici in linea pneumatiche, il cui funzionamento si basa sulla presenza di sensori in grado di “leggere” il flusso di seme sulle file. In caso d’incidente la scatola in cabina avvisa con un allarme acustico e visualizza la fila malfunzionante, anche se questa è soggetta solo ad un parziale impedimento del passaggio dei semi.

Di particolare interesse, infine, il mini-cantiere realizzato da Kuhn per illustrare la lavorazione a fasce (strip till)  effettuata dallo Striger su tre tipologie di colture (mais, girasole e colza), seminate con seme ibrido ed interfila a 60 centimetri, e consentire al pubblico del Sima una valutazione visiva.

Resta escluso da questa carrellata il comparto della fienagione, dal momento che, come ci è stato riferito dal team di Kuhn Italia,  per avere delle nuove macchine con caratteristiche idonee al mercato italiano, bisognerà attendere l’Agritechnica.

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