Macchine agricole: cresce la produzione e calano le vendite, export decisivo

Mercati 23/06/2014 -
Macchine agricole: cresce la produzione e calano le vendite, export decisivo

Cresce in Italia la produzione di macchine agricole, che nel 2013 supera la quota di 7,7 miliardi di euro, avvicinandosi ai livelli massimi (8,2 miliardi) raggiunti nel 2008, prima della crisi economica internazionale.

 

+3,3 PER CENTO RISPETTO AL 2012

FEDERUNACOMA_Settori

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In termini percentuali, la produzione di trattrici, macchine operatrici e attrezzature, nonché componentistica e ricambi per il settore registrano un incremento di 3,3 punti rispetto al 2012, mentre in calo risulta la produzione di macchine per il movimento terra, che con un fatturato di 2,4 miliardi segna un passivo del 5,5% rispetto all’anno precedente. In termini complessivi, il comparto della meccanizzazione per l’agricoltura e il movimento terra sfiora quota 10,2 miliardi di euro, con un incremento dell’1% sul totale 2012.

 

EXPORT IN CRESCITA COSTANTE

FEDERUNACOMA_Export

La crescita del fatturato – secondo i dati diffusi lo scorso 19 giugno dalla federazione dei costruttori FederUnacoma, nel corso dell’Assemblea annuale tenutasi a Varignana (BO) – è da attribuire al buon andamento delle esportazioni, che segnano nel 2013 un incremento complessivo in valore del 5,8%, a conferma di un trend che negli ultimi quattro anni ha visto una progressione costante: +9,4% nel 2010, +12 nel 2011, +7,2% nel 2012).

Anche nel primo trimestre dell’anno in corso le esportazioni risultano in crescita, con un incremento in valore del 6,2% per le trattrici e del 3,1 per le altre macchine agricole.

 

RESTA STAGNANTE IL MERCATO NAZIONALE

FEDERUNACOMA_Immatricolazioni

Una voce passiva resta invece quella relativa al mercato nazionale, che non dà segni di ripresa e che – dopo un calo complessivo per le trattrici pari al 30% negli ultimi sei anni – chiude il 2013 con un ulteriore calo dell’1,7% per le trattrici (corrispondente a 19.017 macchine, il livello più basso in tutta la storia della meccanizzazione dal dopoguerra ad oggi), un calo del 16,7% per le trattrici con pianale di carico (motoagricole), e del 5,7% per i rimorchi.

Nessun miglioramento nei primi mesi del 2014: nel periodo gennaio-maggio, secondo i dati elaborati da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti, risultano in calo del 4,6% le trattrici, del 41,8% le mietitrebbiatrici, del 4,1% le trattrici con pianale di carico, mentre in linea con il risultato, anch’esso negativo, dei primi cinque mesi 2013 risulta il comparto dei rimorchi, che segna +0,5%.

 

UNO SCENARIO A DUE FACCE

Uno scenario dunque a due facce – positive le esportazioni, negativo il mercato interno – che i costruttori italiani hanno cercato di analizzare, nel corso della loro assemblea, con il contributo di Giuseppe Blasi, capo Dipartimento Politiche europee e internazionali del Mipaaf, e del presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, in videoconferenza da Bruxelles.

 

CONFERMATO IL RUOLO DELLE FIERE

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Grande attenzione anche per il ruolo delle fiere e degli eventi promozionali, con particolare riferimento ad Eima International, la grande rassegna della meccanizzazione agricola che terrà a Bologna dal 12 al 16 novembre prossimo la sua 41esima edizione (che ha già raggiunto i 150 mila metri quadrati netti di superficie impegnata e le 1.800 industrie espositrici); e all’Expo di Milano del 2015, dove la Federazione sarà presente con uno spazio qualificato sottolineando il ruolo che ha la meccanizzazione nelle filiere produttive agroindustriali.

«Gli eventi espositivi rappresentano un fenomeno molto interessante da analizzare – ha detto il presidente di FederUnacoma Massimo Goldoni – perché, proprio in questi anni caratterizzati dall’esplosione delle reti, dell’economia online e della virtualità, in cui si temeva potessero avviarsi ad un progressivo declino, registrano invece una crescita costante in termini dimensionali e di fatturato».

«La presenza fisica delle industrie e il contatto diretto con gli operatori – ha aggiunto Goldoni – restano evidentemente elementi insostituibili del marketing, e per questo le fiere non perdono la loro importanza, soprattutto in Europa dove la presenza di una forte industria manifatturiera alimenta il business fieristico, e dove l’Eima di Bologna si confermerà un grande polo d’attrazione».

 

Fonte: FederUnacoma