Macchine per il giardinaggio: mercato in tenuta nel 2016, in crescita nel 2017

Mercati 11/05/2017 -
Macchine per il giardinaggio: mercato in tenuta nel 2016, in crescita nel 2017

Quello del gardening è un mercato influenzato non soltanto dall’andamento socio-economico, ma anche, e forse soprattutto, da quello climatico, capace di determinare la propensione all’acquisto, sia dei professionisti sia degli hobbisti.

Non solo. Le nuove tendenze urbanistiche e architettoniche, tese a valorizzare maggiormente il ruolo del verde, possono determinare nuove opportunità per le imprese che operano in questo settore. Questo, in sintesi, quanto emerso durante la conferenza stampa di Comagarden, l’Associazione costruttori macchine per il giardinaggio aderente a FederUnacoma tenutasi a Milano lo scorso 21 aprile. Fatta questa doverosa premessa, è interessante analizzare i dati del comparto.

Il mercato italiano delle macchine e delle attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde ha chiuso il 2016 con un livello di vendite di poco inferiore a quello del 2015: a fine anno si contano in totale 1 milione 228 mila unità vendute (comprendendo ogni genere di mezzo, da quelli motorizzati fino agli accessori manuali), con una flessione dello 0,5 per cento rispetto all’anno precedente.

 

SULLA STRADA DEL RECUPERO, DOPO IL CROLLO

Nonostante infatti il susseguirsi di stagioni caratterizzate da scarsa piovosità, scarsa nevosità e temperature alte, secondo i dati dell’Associazione, il 2016 ha perso solo lo 0,5 per cento rispetto al 2015, chiudendo con 1 milione e 228mila di unità vendute.

Un dato che va letto in due direzioni: se, da un lato, si tratta di numeri che caratterizzano uno scenario di ripresa – il 2014 e il 2015 hanno registrato incrementi rispettivamente del 7,6 per cento e dell’1 per cento, dunque una perdita contenuta non risulta dannosa rispetto al trend positivo – dall’altro va detto che si tratta di cifre ancora ben lontane dall’ante crisi quando, il riferimento è al 2008, il consuntivo ammontava a un milione e 440mila unità vendute. D’altra parte, si tratta di prodotti rinunciabili, e la crisi ne ha senz’altro limitato gli acquisti.

 

IN CALO RASAERBA, TRATTORINI E RIDE-ON NEL 2016

Tornando al 2016, ed entrando nel dettaglio delle singole tipologie, sono stati venduti 280mila rasaerba (-2,4 per cento rispetto all’anno precedente), con un calo di quelli elettrici (-9,6 per cento) e con una crescita invece per quelli a motore a scoppio (+2 per cento), che oggi rappresentano il 61 per cento del totale.

Le motoseghe mostrano una sostanziale stabilità – 345mila unità vendute (-0,4 per cento) –, ma anche in questo caso si evidenziano sostanziali differenze a seconda del propulsore: le motoseghe a scoppio, che coprono l’86 per cento del mercato, sono cresciute dell’1,2 per cento, mentre le elettroseghe hanno subito una contrazione pari al 14 per cento.

Un calo si registra anche nei trattorini e ride-on, che sono diminuiti complessivamente del 5 per cento.

 

VENDITE IN AUMENTO PER DECESPUGLIATORI E SOFFIATORI /ASPIRATORI

Proseguendo con i decespugliatori, si conferma un mercato molto simile a quello del 2015: 256.350 le unità vendute, il che significa l’1,8 per cento in più rispetto all’anno precedente.

Diminuiscono invece del 7,3 per cento i trimmer – 55.250 unità a fronte delle 59.500 del 2015 – e risultano in crescita i soffiatori e gli aspiratori di foglie: più 5,5 per cento, pari a 89.600 unità vendute nel 2016.

 

RIDOTTA DOMANDA DI MACCHINARIO PER LE MANUTENZIONI

«Il calo di vendite per tipologie di macchine come i rasaerba, i ride-on e i trimmer – ha spiegato il presidente di Comagarden Franco Novello – è da mettere in relazione con l’andamento della stagione meteorologica, caratterizzata da temperature elevate ma da una scarsa piovosità che ha comportato una riduzione dell’attività vegetativa delle piante e quindi un calo della domanda di macchinario per le manutenzioni».

«Sempre in rapporto all’andamento meteorologico può essere letto il dato sulle macchine e le attrezzature per la neve – ha aggiunto Novello – che segnano un passivo significativo (-34%) in conseguenza di una stagione che ha visto una sensibile attenuazione dei fenomeni».

 

BUON INIZIO D’ANNO, CON UN +2 PER CENTO STIMATO

In mancanza di dati definitivi sull’andamento del primo trimestre dell’anno, le stime Comagarden – elaborate sulla base dell’indagine condotta su un campione rappresentativo di aziende – indicano una buona dinamica del mercato nell’anno in corso.

Nel primo trimestre, infatti, si stima un incremento delle vendite pari al 2 per cento, con buone performance per decespugliatori (+17%), trimmer (+11%), soffiatori/aspiratori (+10%) e rasaerba robot (+27%), mentre un vistoso recupero si registra per le macchine spazzaneve (+80%).

In calo appaiono invece rasaerba e motoseghe, con decrementi rispettivamente dell’8 e del 5 per cento.

 

MARCATO SUCCESSO DEI MEZZI A BATTERIA

Il dato che va maggiormente sottolineato, però, è quello relativo ai mezzi alimentati a batteria che, seppur restano marginali in termini percentuali – i rasaerba coprono una quota pari all’1 per cento, mentre per le motoseghe si parla di un mercato dell’1,7 per cento – dice molto in termini di tendenze: è chiaro che i Millennials, per abitudine, sono più propensi all’utilizzo di oggetti ricaricabili.

Ed ecco che si spiega la crescita complessiva, pari al 47 per cento, di questa tipologia di attrezzo: +22,6 per cento per i rasaerba (il che significa 3.600 unità vendute) e +38 per cento per le motoseghe.

Una tendenza che EGMF, l’associazione dei costruttori europei, ha rilevato anche a livello europeo: +31 per cento rispetto all’anno precedente.

 

INNOVAZIONE DECISIVA PER L’INDUSTRIA DI SETTORE

«Il dato relativo a nuove tipologie di mezzi quali le attrezzature a batteria oppure i rasaerba robot – ha commentato il presidente di Comagarden – è interessante in termini di marketing, perché segnala in modo molto evidente come la praticità e la facilità d’uso del mezzo, oltre che il contenuto innovativo, vengano percepiti dal mercato come elementi importanti, capaci di incidere nelle decisioni d’acquisto pure in presenza di una congiuntura non particolarmente favorevole».

«L’innovazione è del resto uno degli elementi chiave per l’industria di settore – ha ribadito Novello – che è chiamata a progettare tecnologie e a sviluppare prodotti, anche in termini di design e di ergonomia e con l’impiego di nuovi materiali, sia per le utenze professionali sia per quelle private ed hobbistiche, che hanno evidentemente esigenze diverse ma che richiedono in eguale misura un elevato standard qualitativo».

La tendenza verso la batteria, si diceva, è confermata anche a livello europeo: analizzando infatti il mercato riferendosi al tipo di propulsione, a fronte del +31 per cento di cui si diceva per gli attrezzi a batteria, si evidenzia una contrazione per gli attrezzi elettrici e a scoppio – che oggi rappresentano comunque l’80 per cento del mercato –: rispettivamente -3,4 per cento e -2,9 per cento.

 

NETTA PREVALENZA DEI CANALI DISTRIBUTIVI TRADIZIONALI

Nulla sembra invece cambiare, per lo meno in Italia, in tema di canali distributivi: a farla da padrone sono ancora i canali tradizionali – negozi specializzati, ferramenta, garden center – che coprono l’80 per cento del mercato.

Segue, con una quota del 17 per cento la grande distribuzione che, come ha puntualizzato Novello, tende a massificare su prodotti a basso prezzo, mentre risulta di solo il 3 per cento il ricorso all’e-commerce. Ma questo dato è destinato a crescere.

 

TREND POSITIVO A LIVELLO EUROPEO

Vale la pena soffermarsi ancora un attimo sullo scenario europeo, che evidenzia un 2016 contrassegnato da segnali senz’altro positivi.

Secondo EGMF, il 2016 si è chiuso con oltre 17milioni di attrezzature vendute, con un incremento pari al 2 per cento rispetto a un già buono 2015.

Analizzando per tipologia, i robot hanno mostrato una crescita cospicua, mentre gli attrezzi a mano registrano un incremento più contenuto, pari al 4 per cento. Male le macchine gommate, che hanno subito, rispetto all’anno precedente, una contrazione del 4 per cento.

 

CAMBIANO LE DINAMICHE MONDIALI

I veri mutamenti, però, sono altrove. Come ha evidenziato il presidente di Comagarden, occorre porre attenzione alle dinamiche mondiali: se, infatti, fino a pochi anni fa erano i Paesi occidentali ad assorbire la gran parte della produzione (oltre l’80 per tra Stati Uniti ed Europa occidentale), oggi l’Europa orientale e i Paesi arabi esprimono una domanda crescente di mezzi per la manutenzione delle aree verdi.

Non solo: entro il 2020, si stima che i più alti tassi di crescita saranno da imputare a India e Argentina.

 

LE NUOVE SFIDE

Dunque si sta assistendo a un ampliamento progressivo del mercato che, secondo Novello, dipende per una buona parte da alcuni mutamenti culturali: cresce un po’ ovunque il bisogno di migliorare la qualità della vita, di valorizzare le attività turistiche, ricreative e sportive, di porre al centro dell’architettura e dell’urbanistica il verde: non più un elemento accessorio, ma vero e proprio elemento strutturale.

Tali scenari fanno dunque presupporre una crescita sensibile del mercato dei macchinari e delle attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde; crescita che, verosimilmente, si tradurrà in un aumento progressivo delle opportunità di sviluppo alle industrie costruttrici, sia per quelle che hanno una consolidata tradizione nella fabbricazione di questi mezzi – vedi Italia e Vecchia Europa – sia per quelle che svolgono la propria attività nei cosiddetti Paesi emergenti.

Su queste ultime, occorre porre particolare attenzione: la capacità di produrre prodotti a batteria – vedi Cina – e il marketing aggressivo prevalentemente centrato sul prezzo, possono rappresentare un pericolo per le imprese italiane.

 

LE INIZIATIVE DI COMAGARDEN

A tal proposito, Comagarden sta mettendo a punto diverse iniziative, che vanno dalla promozione sistematica dei prodotti italiani presso gli operatori economici dei Paesi esteri – leggasi fiere, in particolare EimaGreen e Agrilevante – a specifiche azione di contrasto nei confronti della contraffazione, nella difesa della proprietà intellettuale (brevetti) e dell’immissione sul mercato, da parte di Paesi emergenti, di macchinari sprovvisti dei necessari requisiti di qualità e sicurezza.

 

 

Andamento del mercato italiano per le principali tipologie di macchine da giardinaggio 2014, 2015 e 2016, in numero

2014 2015 2016 Var.% 2016 su 2015
Rasaerba 301.135 286.660 279.868 -2,4%
Batteria 2.856 2.956 3.623 22,6%
 C.I. spinta 45.625 41.366 42.408 2,5%
 C.I. semoventi 129.647 126.959 129.544 2,5%
Motoseghe 327.567 346.558 345.011 -0,4%
Batteria 3.158 4.319 5.952 37,8%
Elettroseghe 45.382 48.155 41.343 -14,1%
Motore scoppio 279.027 294.084 297.716 1,2%
Decespugliatori 250.698  251.851 256.345 1,8%
Trimmer 60.574 59.501 55.245 -7,2
Soffiatori/Aspiratori 78.300 84.959 89.593 5,5%
Biotrituratori 7.770 7.820 7.663 -2,0%
Motozappatrici 30.194 31.342 31.895 -3,0%
Tagliasiepi 89.673  91.366 91.362 0,0%
Spazzaneve 6.624  6.085 4.024 -33,9%
Arieggiatori/Scarificatori 5.858  6.560 7.235 10,35
Potatrici ad asta 4.161 4.967 5.177 4,2%
Trattorini Consumer 23.445 22.371 19.903 -11,0%
Zero Turn Consumer 829 748 843 12,7%
Zero Turn MMV 1.188  1.138 866 -23,9%
Ride-on Consumer 8.026 8.096 8.782 8,5%
Ride-on MMV 3.143  3.154 3.299 4,6%
Atomizzatori 4.785 4.943 5.151 4,2%
Rasaerba Robot 13.076 15.168 16.722 10,2%
TOTALE MORGAN  1.217.045  1.233.286 1.277.484 -0,5%

 

Variazione percentuale 1° trimestre 2017 rispetto al 1° trimestre 2016, in unità

VAR. % 2017/2016
Rasaerba  -8,1%
Motoseghe  -5,2%
Decespugliatori  16,6%
Trimmer  11,0%
Soffiatori/Aspiratori  10%
Biotrituratori  8,7%
Motozappatrici  18,7
Tagliasiepi  5,4%
Spazzaneve  80,1%
Arieggiatori/Scarificatori  0,6%
Potatrici ad asta  4,9%
 Trattorini  2,0%
 Zero Tur Cunsumer  83,1%
Zero Turn MMV  36,2%
Ride-On Consumer  41,6%
Ride-on MMV  32,0%
Atomizzatori/Irroratori  9,4%
Rasaerba Robot 27,1%
TOTALE MORGAN 2,0%
Stime Ufficio Studi e Statistiche Comagarden
 
Fonte tabelle: Comagarden
 

© Emanuela Stìfano