Maschio Gaspardo: fienagione protagonista in Romania

Attrezzature 20/07/2017 -
Maschio Gaspardo: fienagione protagonista in Romania

Affrontare al meglio le grandi sfide del 2017, assieme alla propria rete di concessionari sempre più solida e stimolata dalla consapevolezza di poter contare su una gamma di prodotto davvero esauriente, frutto di una nutrita e intelligente serie di partnership, accordi e acquisizioni intraprese nel tempo.

 

UN UNICO BRAND PER UNA GAMMA AMPIA E DIVERSIFICATA

Una gamma, sinonimo in tutti i continenti di qualità, affidabilità, innovazione e tecnologia d’avanguardia, che adesso si è deciso di proporre sotto l’unico brand, Maschio Gaspardo, supportato dalla sua immagine saldamente affermata a livello mondiale.

 

HAYMAKING FIELD DAY 2017

Questo e molto altro è emerso durante la terza edizione dell’Haymaking Field Day, di scena in Romania lo scorso giugno presso lo stabilimento del gruppo padovano insediato in quel di Chișineu-Criș (nella foto sopra), nelle campagne circostanti la cittadina di Arad, dove sono state presentate e mostrate all’opera le novità di punta dell’offerta Maschio Gaspardo.

 

UN GRUPPO CON PIÙ DI 50 ANNI DI STORIA

E agli occhi dei presenti a questo grande evento internazionale, dealer e rappresentanti della stampa specializzata di tutta Europa, è ancora una volta risultato evidente lo straordinario valore di una storia d’impresa come quella vissuta dalla holding di Campodarsego: iniziata nel 1964 con la costruzione di frese nella stalla adiacente l’abitazione dei fondatori dell’azienda, i fratelli Egidio e Giorgio Maschio (soprannominata appunto la “casetta delle frese”), e culminata attraverso varie tappe evolutive in una multinazionale leader nel settore delle attrezzature per l’agricoltura, forte, oltre che di un assortimento ormai completo di prodotti – si va dalla lavorazione del terreno alla semina, dalla fienagione all’irrorazione e dalla fertilizzazione fino alla manutenzione del verde – di numeri assolutamente ragguardevoli.

 

OTTO SITI PRODUTTIVI

I siti produttivi italiani.

A partire dagli otto modernissimi siti produttivi sui quali può oggi far conto il gruppo: cinque italiani e tre dislocati rispettivamente in Romania, Cina e India (una triade da 150mila metri quadri di superficie totale, di cui 48mila coperti, che impiega 640 addetti).

I tre siti produttivi ubicati all’estero.

 

UNA RETE DISTRIBUTIVA CHE COPRE 100 PAESI

E si prosegue con 1.800 dipendenti ed una rete distributiva capillare presente in un centinaio di Paesi del mondo e attualmente costituita da 120 importatori, 2.500 concessionari e 12 filiali commerciali (oltre a quella in Italia, in ordine di apertura, le filiali in Francia, Germania, Spagna, Romania, Turchia, Russia, Stati Uniti, Cina, Polonia, Ucraina e India).

 

OLTRE L’80 PER CENTO DEL FATTURATO GENERATO SUI MERCATI ESTERI

Fatturato del Gruppo ripartito tra Italia e mercati esteri.

Una realtà fortemente internazionale, insomma, come attesta un fatturato (equivalente a 287 milioni di euro nel 2016) realizzato in Italia in misura del 18 per cento e generato quindi per l’oltre l’80 per cento dai mercati esteri, europei in testa (42 per cento), seguiti da Asia ed Oceania (16 per cento), Paesi Cis (15 per cento), Nord e Sud America (7 per cento), Africa e Medio Oriente (2 per cento).

Fatturato del Gruppo ripartito percentualmente per aree geografiche.

La parte del leone spetta alle attrezzature per la lavorazione del terreno e manutenzione del verde, che concorrono per il 46 per cento alla formazione del fatturato del gruppo, mentre il settore semina e fertilizzazione contribuisce per il 32 per cento, la fienagione per il 12 per cento e la difesa delle colture garantisce il restante 10 per cento.

Nel frattempo il gruppo padovano continua a consolidare la sua levatura di costruttore full-liner proseguendo nella propria mirata, e vincente, politica di acquisizioni. Vedi in tal senso il recente definitivo ingresso nella galassia Maschio Gaspardo di un accreditato specialista del segmento degli aratri come l’azienda veneziana Moro Pietro Meccanica.

 

GETTATE LE BASI PER UNA NUOVA CRESCITA

«L’acquisizione della Moro Pietro ha significato un ulteriore step in direzione del conferimento al gruppo di una nuova più incisiva identità in vista di una nuova crescita – ha commentato Mirco Maschio (nella foto sopra), presidente del gruppo Maschio Gaspardo –. Parallelamente, abbiamo voluto focalizzarci sul settore dei ricambi e dei servizi, in linea con le nuove esigenze manifestate dal mercato, e rafforzare sempre più la nostra rete di distribuzione”.

 

PRIMO PRODUTTORE DI MACCHINE AGRICOLE DELLA ROMANIA

Tornando alla massiccia strategia di internazionalizzazione sulla quale ha sempre puntato Maschio Gaspardo, un passo cruciale nel processo di espansione della casa di Campodarsego è stato rappresentato proprio dall’entrata in funzione dello stabilimento rumeno di Chișineu-Criș – il primo impianto produttivo realizzato all’estero – inaugurato nel 2003 al fine di far fronte con maggiore efficienza alle specifiche esigenze agricole dei Paesi dell’Est e raggiungere facilmente questi mercati caratterizzati da grandi estensioni coltivate.

 

COSPICUI INVESTIMENTI

Un impianto al quale sono stati destinati nel tempo da Maschio Gaspardo – primo produttore di macchine agricole della Romania – consistenti investimenti per potenziarne capacità produttiva, qualità dei prodotti e livello tecnologico dei processi produttivi, con introduzione, tra l’altro, di ultramoderni robot per la saldatura e di precisi macchinari per il taglio laser della lamiera (e, in cantiere per l’anno prossimo, figura l’importante acquisto di due tunnel di verniciatura robotizzata in grado di incrementare del 50 per cento la velocità di lavoro).

 

Così oggi lo stabilimento attiguo ad Arad si estende su una superficie complessiva di 80mila metri quadri, di cui 21mila coperti, dove lavorano 360 dipendenti e vengono prodotte a ciclo chiuso (partendo cioè dalle materie grezze per arrivare al prodotto finito poi spedito in tutto il mondo) soprattutto attrezzature “passive” per la lavorazione del terreno.

Ma qui vengono realizzati anche i telai delle seminatrici Julia e MaxiMetro (nella foto sopra) e da quest’anno, grazie ad una nuova linea di produzione, la rotopressa a camera fissa Entry 120 (nella foto sotto), prodotta, in livrea verde-gialla, anche per John Deere.

 

FATTURATO IN COSTANTE CRESCITA

Linea di montaggio all’interno dello stabilimento rumeno.

Attualmente la capacità produttiva del sito rumeno di Maschio Gaspardo si attesta intorno alle 4.000 macchine annue, ma l’obiettivo, complici i nuovi piani di investimento, è quello di raggiungere quota 6.000 con tre turni di lavoro nell’intero arco dell’anno e non solo per una fase stagionale. In costante forte ascesa, poi, il fatturato, salito dai 13 milioni di euro del 2013 ai 30 dell’anno scorso, con previsioni per il 2017 che parlano di 36 milioni di euro.

Fatturato dell’impianto produttivo di Maschio Gaspardo Romania.

Per entrare nel vivo dell’evento Haymaking Field Day 2017, la manifestazione organizzata da Maschio Gaspardo ha visto nel ruolo di protagonista la fienagione, con le novità arrivate ad arricchire ulteriormente la linea dedicata a questo ambito della meccanizzazione grazie all’ingresso di nuovissime soluzioni per lo sfalcio, il condizionamento e la raccolta del foraggio.

 

FALCIATRICE/FALCIACONDIZIONATRICE DEBORA PRO

Combinata falciatrice posteriore Debora Pro 340 e falciatrice anteriore Debora Pro F 300.

Durante la giornata di prove in campo riservate alla stampa di settore, in particolare, sono entrati in azione alcuni nuovi modelli di spicco della gamma Maschio per la fienagione come la falciatrice posteriore Debora Pro, impiegata in combinata con la falciatrice anteriore Debora Pro F.

 

DUE VERSIONI DI CONDIZIONATORI

Leggera e maneggevole, la falciatrice posteriore Debora Pro rappresenta una soluzione ottimale per le aziende agricole di piccole dimensioni, alla ricerca di uno strumento pratico e con bassa esigenza di manutenzione. Disponibile sia con condizionatore a rulli (elicoidali in gomma, a doppia trazione, con scatola in bagno d’olio e sistema di sicurezza a molla, autopulenti), particolarmente adatto per il condizionamento di erba medica, trifogli e leguminose, sia con condizionatore a flagelli in plastica, ottimale per il condizionamento delle graminacee, Debora Pro offre altezza di lavoro regolabile e larghezze di taglio di 260, 300 e 340 centimetri, con 6, 7 e 8 rotori, richiedendo una potenza minima del trattore pari a 70 cavalli.

 

BARRA DI TAGLIO PERRFECT CUT, SICURA E RESISTENTE

Concepita in vista di prestazioni ottimali, la sua speciale barra di taglio PerfectCut (nella foto sopra), dotata di sistema di sostituzione rapida delle lame, assicura una lunga durata dei componenti e dispone di un efficace sistema di protezione dell’intero modulo (Safe Gear System) contro i danni provocati al disco in caso di urto con ostacoli presenti in campo.

Da segnalare poi, oltre alla sicurezza idraulica, la robusta struttura della scatola del cambio e della catena di trasmissione, nonché il sistema a presa diretta ingranaggio-ingranaggio, in grado di garantire elevata funzionalità e affidabilità in ogni condizione di lavoro, associate a ridotta usura nel tempo.

 

RIDOTTA MANUTENZIONE

Proposta anche in versione H, contraddistinta da sospensione centrale a molla (che consente massima libertà di movimento alla testata falciante, permettendo di seguire il profilo del terreno con grande precisione), la nuova falciatrice Debora Pro si mette in luce, come detto, anche per la sua semplice manutenzione, agevolata dal dispositivo di smontaggio rapido delle lame di taglio, pratico e veloce, che riesce a ridurre i tempi per gli interventi e le riparazioni, consentendo di riprendere rapidamente le operazioni di sfalcio.

 

GIROANDANATORE GOLIA PRO 2C 840

Giroandanatore Golia Pro 2C 840.

E dopo lo sfalcio è sceso in campo, per preparare il prodotto in attesa del passaggio delle rotopresse, l’imponente giroandanatore Golia Pro 2C 840, progettato da Maschio Gaspardo con l’intento di ridurre i tempi di raccolta per le grandi aziende e a tal fine dotato di una larghezza di lavoro regolabile da 7,6 a 8,4 metri.

L’altezza di lavoro viene regolata meccanicamente, mentre la regolazione idraulica dell’andana è di serie sulla versione 840 vista all’opera lo scorso giugno in Romania.

Caratterizzato da testata e ruote sterzanti, l’andanatore doppio Golia Pro è equipaggiato con due rotori a ripiegamento idraulico – per una larghezza di trasporto di 2,95 metri – e tre coppie di ruote per rotore che permettono di seguire in modo puntuale il profilo del terreno, con il risultato di una operatività ottimale. Da segnalare anche i bracci pieghevoli e smontabili per il trasporto.

 

COMBINATA ROTOPRESSA-FASCIATORE  MONDIALE 120 COMBI

Combinata rotopressa a camera fissa e fasciatore Mondiale 120 Combi.

In grande evidenza anche sui campi di Arad, dopo la presentazione in anteprima ad Eima 2016, l’innovativa ed efficiente combinazione di rotopressa a camera fissa e fasciatore Mondiale 120 Combi, nuova proposta di assoluto rilievo del gruppo padovano in materia di fienagione.

 

CONSERVAZIONE OTTIMALE DEL PRODOTTO

Particolarmente indicata per l’utilizzo con prodotti verdi (loietto e medica), Mondiale 120 Combi associa dunque efficacemente l’operato di una rotopressa a 19 rulli, dotata di pick up (nella foto sopra) da 200 centimetri di larghezza – che dispone di 13 coltelli (HTC) oppure di 25 coltelli (HTU) ed è in grado di realizzare balle dal diametro di 1.200 millimetri con legatura a rete ed una richiesta di potenza pari a 100-150 cavalli – e di un fasciatore di derivazione Elho che avvolge la balla in un film plastico, proteggendola dal contatto con l’aria e gli agenti esterni (e bloccando in tal modo qualsiasi fermentazione aerobica a tutto vantaggio di una conservazione ottimale del prodotto anche in caso di presenza di elevato grado di umidità).

 

PRESSATURA E FASCIATURA IN UN SOLO PASSAGGIO

Il punto di forza della combinata sta nel fatto che il prodotto viene dimensionato, imballato e fasciato in una sola operazione – il che evita come detto ogni contaminazione della balla dovuta a condizioni atmosferiche avverse o al terreno – funzionando in modalità rotopressa o pressa fasciatrice ininterrottamente, senza periodi di fermo, riducendo sensibilmente i tempi di lavoro. Oltre a far guadagnare un risparmio di tempo, sottolinea la casa costruttrice, ottenere un lavoro completo con un singolo passaggio in campo significa limitare il calpestamento del terreno e il consumo di carburante.

 

CAMERA FISSA A RULLI

Grazie al generoso pick up e al sistema di alimentazione alternativo, poi, Mondiale 120 Combi consente una raccolta delicata, con qualsiasi tipologia di prodotto e grado di umidità, e la camera fissa a rulli garantisce una pressatura mai aggressiva, senza eccessivi maltrattamenti (sinonimo di riduzione delle normali perdite di prodotto).

All’insegna del massimo comfort di impiego, infine, la gestione delle operazioni avviene direttamente dalla cabina del trattore attraverso il monitor (nella foto sopra) a colori realizzato dall’azienda tedesca Wachendorff, dal quale è possibile controllare e comandare sia le funzioni della rotopressa (pick up, pressione, legatura, scarico della balla) sia quelle del fasciatore (numero di giri, velocità di rotazione, scarico).

 

© Barbara Mengozzi

 

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