Massey Ferguson festeggia i 75 anni della MH-20, mietitrebbia pioniera

Eventi 28/03/2013 -
Massey Ferguson festeggia i 75 anni della MH-20, mietitrebbia pioniera

Sono iniziati ufficialmente al Sima di Parigi e dureranno un anno i festeggiamenti per il 75° compleanno della MH-20 Massey-Harris, la mietitrebbia semovente che, introdotta nel 1938, è stata pioniera di una vera e propria rivoluzione nel settore agricolo, distinguendo per la prima volta i trattori dalle macchine per la mietitura trainate ed offrendo agli agricoltori in possesso di grandi estensioni di terreno la possibilità di ottenere enormi aumenti della produttività e delle prestazioni.

«Massey Ferguson –  ha commentato Campbell Scott, responsabile dello sviluppo del marchio – è incredibilmente orgogliosa di avere realizzato moltissimi progetti innovativi che sono diventati standard sui macchinari agricoli, come ad esempio l’attacco a tre punti, il comando elettronico del sollevatore e la tecnologia per motori Scr. Siamo anche estremamente orgogliosi del fatto che i nostri predecessori presso Massey-Harris siano stati i primi a introdurre le mietitrebbie semoventi». «Mentre festeggiamo questo importante traguardo e il suo 75o anniversario – ha aggiunto –, siamo impazienti di raccogliere i frutti degli investimenti nelle tecnologie per le macchine da raccolta che abbiamo effettuato negli ultimi tre anni e desideriamo assicurare il successo continuo degli agricoltori vecchi e nuovi che si affidano al nostro marchio»

La prima vera rivale delle mietitrebbie trainate

La MH-20 non solo ha rivoluzionato il concetto di “mietitrebbia”, ma è stata la prima vera rivale delle mietitrebbia trainate, già popolari in molti Paesi. Sebbene nel passato fossero già stati effettuati dei tentativi per sviluppare mietitrebbie semoventi, questi si erano rivelati infruttuosi. La nuova mietitrebbia Massey-Harris invece trovò immediatamente un’ottima accoglienza: funzionava bene, era popolare tra i principali coltivatori di cereali e rappresentava la prima generazione di macchine per il raccolto in grado di sostituire i modelli trainati in tutte le aziende agricole tranne che in quelle più piccole.

Alla base del suo successo la competenza di Tom Carroll, leader del progetto che portò alla realizzazione della MH-20. Tom era un australiano trasferitosi in Argentina che fu ingaggiato da Massey-Harris per la sua vasta conoscenza  delle macchine da raccolta. Assieme al suo team, iniziò a lavorare alla mietitrebbia presso il centro di progettazione dell’azienda in Canada nel 1936, e nel giro di due anni otto prototipi pre-produzione furono inviati in Argentina per le prove sul campo. Il feedback sulle prestazioni fu talmente positivo che la produzione venne autorizzata immediatamente; i primi modelli di queste mietitrebbie innovative furono consegnati ai clienti nei primi mesi del 1939.

La nuova macchina per il raccolto progettata da Carroll aveva un’elevata produttività ed era adatta ai coltivatori in possesso di grandi estensioni di terreno. Era dotata di una testata di 4,9 m (16 piedi), molto larga per gli standard degli anni Trenta. Sebbene la MH-20 fosse pesante e costosa, si diffuse subito tra i clienti che desideravano ottenere i vantaggi di una macchina per la raccolta semovente. La struttura della MH-20 era simile a quella delle moderne mietitrebbie, con la testata nella parte anteriore, dove poteva essere utilizzata senza il rischio di danneggiare i raccolti, come invece accadeva con le ruote delle mietitrebbia trainate. La posizione di guida era collocata sopra la parte centrale della testata, per garantire una visibilità eccellente dell’azione di taglio, e il volante nella parte posteriore forniva una buona manovrabilità rispetto alle mietitrebbia trainate da trattore.

La MH-20 era realizzata su un telaio a travi d’acciaio ed era azionata da un motore a benzina che, con altri componenti di trasmissione, era utilizzato anche sui trattori Massey-Harris. Il serbatoio della benzina per il motore si trovava sotto il sedile di guida.

Dalla MH-20 alla MH-21, più piccola ed economica

Spinta dalle ottime prestazioni della nuova mietitrebbia sulle grandi estensioni e dalle richieste di esportazione provenienti da Paesi quali l’America e l’Argentina, Massey-Harris iniziò subito a lavorare al progetto successivo. Lo scopo era quello di sviluppare una nuova macchina per il raccolto più piccola, più leggera e più economica, una mietitrebbia che avrebbe potuto essere venduta ad una miriade di piccoli agricoltori. Le vendite della più grande MH-20 raggiunsero l’incredibile numero di 925 unità in due anni, ma quando la nuova mietitrebbia MH-21 fu lanciata sul mercato nel 1941, grazie alla sua testata di 3,7 metri, la domanda crebbe rapidamente e la produzione nel 1949 superò i 10.000 esemplari all’anno.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Massey-Harris e la MH-21 furono a capo della cosiddetta “Harvesting Brigade”. L’azienda ottenne infatti il permesso di costruire una flotta di mietitrebbie che venivano utilizzate prima negli stati meridionali e poi seguivano la stagione del raccolto verso nord, lavorando nell’arco dell’anno su oltre un milione di acri. Grazie alle mietitrebbie MH-20 e MH-21, Massey-Harris provocò una rivoluzione nella raccolta dei cereali di portata talmente grande che anche gli altri produttori furono costretti a seguire. Il ruolo di Tom Carroll in questa formidabile storia non fu dimenticato, tanto che nel 1958 ricevette la medaglia d’oro dalla American Society of Agricultural Engineers, come riconoscimento per il contributo da lui offerto nello sviluppo della mietitrebbia.

Fonte: Massey Ferguson

 

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