McCormick: scende in campo la nuova gamma X7, motorizzata Tier 4 Final

Macchine , Trattori 20/09/2018 -
McCormick: scende in campo la nuova gamma X7, motorizzata Tier 4 Final

Emblematica fin dal suo debutto, oltre sei anni fa, dell’avvenuta svolta in casa McCormick proiettata verso macchine sempre più tecnologicamente evolute e al contempo funzionali per l’operatore – oltre che connotate da accattivante design e livelli di comfort degni del settore automotive – la prestante ed eclettica serie X7 ha indubbiamente segnato per il brand di Argo Tractors uno step cruciale in vista di nuovi traguardi di stile, tecnologia e produttività.

 

UN CONCENTRATO DELLE TECNOLOGIE PIÙ EVOLUTE IN CAMPO TRATTORISTICO

Non a caso i progettisti di McCormick hanno scelto per questa potente gamma trattoristica il meglio in termini di componenti e dotazioni, così da soddisfare appieno le attese del target formato dalla clientela più esigente, attenta alle prestazioni e all’affidabilità di una macchina senza trascurarne livello di equipaggiamenti e prestigio.

Traguardi che si sono oggi fatti ancora più alti con l’arrivo della nuova generazione della famiglia X7 – ora finalmente entrata nella fase di produzione di serie – che ne offre la versione più completa e aggiornata sia sul versante motoristico sia su quello delle funzionalità e dei contenuti, come pure della cifra stilistica e del comfort, con caratteristiche rispondenti agli standard previsti dalla normativa europea nota con l’appellativo di Mother Regulation.

 

OTTO MODELLI CON PROPULSORI A 4 E A 6 CILINDRI FINO A 226 CAVALLI

Concepita per affrontare al meglio molteplici impieghi in campo aperto e nell’ambito della manutenzione aziendale, oltre che per il traino di rimorchi su strada, la versatile gamma X7 è stata ampliata ed è adesso composta da otto modelli, in grado di mettere a disposizione potenze massime che, con l’ausilio del sistema Power Plus, dai 150 cavalli possono raggiungere i 226 cavalli quando le macchine sono impegnate alla presa di forza o trasportano su strada.

I tre modelli X7.4 (X7.440, X7.450, X7.460) sono dotati di propulsore a quattro cilindri da 4,5 litri di cubatura con struttura portante, il che determina un passo dei tre trattori contenuto (2.600 millimetri), a tutto vantaggio della loro manovrabilità.

I cinque X7.6 – ai precedenti quattro, X7.650, X7.660, X7.670 e X7.680, si è infatti aggiunto il nuovo modello di punta X7.690 (nella foto sopra) da 226 cavalli di potenza boost – montano invece un sei cilindri da 6,7 litri portato da un robusto telaio in ghisa, provvisto di supporti ammortizzati in gomma, che contribuisce attivamente ad isolare la cabina da vibrazioni e rumore.

 

TECNOLOGIA BETA POWER FUEL EFFICIENCY TARGATA FPT

Per tutti la scelta è caduta sugli elastici, brillanti e parsimoniosi motori Betapower Fuel Efficiency prodotti da Fpt, con 16 e 24 valvole, turbocompressore e iniezione common rail ad alta pressione, resi conformi alla normativa Stage IV/Tier 4 Final in materia di emissioni, senza alterare le prestazioni del binomio motore-trattore, grazie al sistema Selective Catalytic Reduction-Scr di post-trattamento dei gas di scarico con soluzione a base di urea abbinato ad un catalizzatore Doc (senza ricorso, dunque, a sistemi Egr e filtri Dpf).

Una combinazione di prerogative che garantisce maggiore potenza e consumi inferiori con una riserva di coppia nell’ordine del 40 per cento, equivalente a notevole flessibilità di impiego ed alta efficienza in qualsiasi condizione operativa.

 

DUE VERSIONI DISPONIBILI PER LA TRASMISSIONE: P6-DRIVE E VT-DRIVE

Oltre alle rinnovate motorizzazioni e alla sfiorata soglia dei 230 cavalli, l’ulteriore sostanziosa novità introdotta da McCormick sui suoi nuovi X7.4 e X7.6 interessa la sfera della trasmissione, proposta in duplice versione.

Accanto alla VT-Drive, trasmissione a variazione continua a quattro stadi (disponibile, sugli X7.6, fino al modello X7.670 da 195 cavalli) – abbinamento fra un gruppo idrostatico e un cambio automatico a quattro gamme, con innesti controllati da due frizioni, che consente di operare su quattro diversi range di velocità con accoppiamento meccanico diretto e parte idrostatica bloccata, così da abbattere completamente gli assorbimenti energetici di quest’ultima nelle velocità operative maggiormente utilizzate, mantenendo in tal modo gli stessi consumi delle versioni powershift – viene oggi infatti offerta, sull’intera gamma, quella powershift P6-Drive.

 

SEI MARCE POWERSHIFT SOTTO CARICO CON CAMBIO GAMMA ROBOTIZZATO

E quest’ultima è stata per l’occasione interamente rivisitata, rivelandosi sempre più capace di associare ai classici vantaggi dei gruppi powershift i benefici offerti, soprattutto in termini di fluidità di funzionamento, dalle trasmissioni a variazione continua.

Così, calibrata su misura per una serie di trattori progettata da McCormick all’insegna della potenza e della versatilità, la rinnovata trasmissione ad inversore elettroidraulico P6-Drive prevede adesso sei marce powershift sotto carico e cinque gamme elettroidrauliche robotizzate, per un totale di 30 rapporti in entrambi i sensi, completamente controllate da una centralina elettronica dedicata.

La leva inversore a volante.

 

Il cambio è gestito elettronicamente tramite pulsanti sul nuovo joystick multifunzione e dispone, in tutte le gamme, della funzione Autoshift, che sceglie automaticamente la marcia più adatta in base al carico, alla velocità e al regime del motore, con regolazione della modularità Eco/Power per un utilizzo più o meno aggressivo (in modo da operare con la marcia ottimale per ogni applicazione, riducendo i consumi).

 

SISTEMA SMART APS E FUNZIONE STOP&ACTION

La sofisticata tecnologia di bordo – che rende i nuovi X.7 ancora più “smart” e allineati alle esigenze operative di un’agricoltura di precisione – include inoltre funzioni aggiuntive, come il sistema Smart APS (Smart Autopowershift), che consente alla trasmissione di adattare in automatico la gamma e la marcia più consone al parametro del numero dei giri del motore impostato dall’operatore.

Disponibile anche la funzione Stop&Action, che innesta il de-clutch tramite la semplice pressione del pedale del freno, permettendo così alla trasmissione P6-Drive di offrire una fluidità di marcia molto vicina, come detto, a quella garantita da una trasmissione cvt.

Sempre allo scopo di migliorare la fluidità di marcia su strada, poi, è stato previsto anche il pedale freno motore che, andando ad agire sullo scarico, incrementa la performance in frenata.

 

ELEVATE PRESTAZIONI ABBINATE AD UN’OTTIMA MANEGGEVOLEZZA

Da sottolineare, inoltre, il fatto che le prestazioni garantite da questi trattori si conciliano molto bene con la loro ottima maneggevolezza, il che non vale soltanto per i più agili X.7 a quattro cilindri, ma anche per gli X7.6, dalle masse e dalle misure importanti (vedi i circa 5,3 metri di lunghezza e i quasi 2,5 di larghezza minima) che, coniugate al passo unificato per tutti i cinque modelli di 2.820 millimetri, ne aumentano notevolmente aderenza sulle quattro ruote e forza di traino.

 

ASSALE ANTERIORE IN VERSIONE RIGIDA O CON SOSPENSIONI INDIPENDENTI A CONTROLLO ELETTRONICO

Tuttavia le spiccate doti di manovrabilità sono fuori discussione, grazie all’elevata luce libera da terra e ad un angolo di sterzata di 55 gradi, reso possibile, oltre che da un ridotto raggio di svolta (5.400 millimetri per X7.6 e 4.800 millimetri per X7.4), dall’assale anteriore proposto in versione rigida oppure con sospensioni indipendenti a controllo elettronico, integralmente bloccabile e con automatismo per il bloccaggio dei differenziali e della doppia trazione.

 

PROGETTATI PER OPERARE CON ATTREZZI DI GRANDI DIMENSIONI, A ELEVATO ASSORBIMENTO DI POTENZA

Studiati per operare con attrezzi di grandi dimensioni e ad elevato assorbimento di potenza, gli aitanti trattori di McCormick sono dotati di serie di Pto posteriore ad innesto elettroidraulico che offre quattro velocità di lavoro (540/540E/1000/1000E giri al minuto), con albero a 6 e a 21 scanalature.

E possono vantare anche una rimarchevole portata del sollevatore posteriore elettronico munito di sensori di sforzo posizionati sui tiranti inferiori, in grado di garantire con l’attacco a 3 punti di categoria 3 una capacità massima di sollevamento pari a 9.300 chilogrammi (per le lavorazioni più impegnative è disponibile anche un sensore radar).

 

PTO E SOLLEVATORE ANTERIORE A RICHIESTA

Forniti su richiesta, inoltre, la Pto anteriore e il sollevatore anteriore a comando elettronico, con capacità di 3.500 chilogrammi, entrambi ben integrati alla struttura della macchina aumentandone la versatilità.

 

DOPPIA OPZIONE A SCELTA PER L’IMPIANTO IDRAULICO

A consentire simili performance provvede un potenziato impianto idraulico di nuova concezione, presente in due diverse configurazioni a seconda dell’allestimento degli X7 con cambio P6-Drive: un circuito a centro aperto ed una portata di 88 litri al minuto per i servizi (+44 per lo sterzo) sulla versione Efficient, più basica a livello di dotazioni, mentre la versione Premium, con elevate specifiche, dispone di impianto idraulico di tipo load sensing a centro chiuso, dotato di pompa a cilindrata variabile da 123 litri al minuto interamente dedicati ai servizi (+44 litri al minuto per l’idroguida), che gestisce fino a sette distributori con comando elettroidraulico.

Disponibile su richiesta una pompa maggiorata da 160 litri al minuto (di serie per l’X7 VT-Drive).

 

ELETTRONICA POTENZIATA E APPLICAZIONI ISOBUS

Ulteriormente potenziata anche l’elettronica, introducendo sulla rinnovata gamma X7 soluzioni mutuate dai fratelli maggiori X8.

Da segnalare, in particolare, l’upgrade del software governato dal monitor touchscreen da 12 pollici Data Screen Manager (Dsm) certificato Isobus, che ora include un ampliato spettro di funzionalità: vedi, tra l’altro, i nuovi avanzati automatismi di fine campo, la retrocamera posteriore per una migliore visibilità sulle attrezzature collegate ed una ottimale gestione in modalità trasporto nonché le maggiori informazioni dal computer di bordo.

 

ALTI LIVELLI DI COMFORT ED ERGONOMIA NELLA CABINA PREMIERE CAB

Anche i livelli di comfort e di stile sono saliti in misura notevole per merito degli interventi migliorativi, non soltanto ergonomici ma anche estetici, operati da casa McCormick all’esterno e all’interno della cabina Premiere Cab, con struttura a quattro montanti e piattaforma piana, offerta a richiesta con il nuovo sistema di sospensione Semi-Active Cab, provvisto di centralina elettronica in grado di fornire un’azione automatica ed immediata degli ammortizzatori in caso di lavoro su terreni sconnessi.

Spaziosa e panoramica – grazie al parabrezza integrale – ma anche ben pressurizzata, insonorizzata (livello di rumorosità: 70 decibel) e climatizzata, questa cabina tecnologicamente evoluta è stata realizzata con materiali di tipo automobilistico.

Gli arredi di prima classe rendono ancora più accogliente l’abitacolo (munito di eleganti luci a Led e corredato di serie di radio con vivavoce e bluetooth, MP3 player e quattro altoparlanti), mentre a completare l’allestimento provvedono, tra l’altro, il volante telescopico e reclinabile con il nuovo pannello strumenti digitale integrato ed il nuovo bracciolo destro multifunzione che funge da consolle operativa raccogliendo in modo semplice ed intuitivo tutti i principali comandi della macchina.

Rinnovata anche l’ergonomia sul lato destro del posto di guida, che garantisce ora una rotazione del sedile operatore fino a 30 gradi, agevolando così manovrabilità e visibilità durante le operazioni in campo aperto, specialmente in aratura.

 

© Barbara Mengozzi

 

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