Merlo: nuova gamma Turbofarmer ad alta capacità e le altre novità presentate all’Eima

Macchine 10/01/2019 -
Merlo: nuova gamma Turbofarmer ad alta capacità e le altre novità presentate all’Eima

A fare da degna cornice alle numerose novità presentate da Merlo ad Eima International 2018 è stato quest’anno uno stand imponente e completamente rivisitato nel layout, autentica grande vetrina dei frutti dei continui investimenti attuati nel polo produttivo di San Defendente in favore di un crescente livello di innovazione di prodotto e di processo.

E puntando in tal modo a comunicare ai visitatori un’immagine ancora più incisiva del rango di indiscusso leader tecnologico nell’ambito dei sollevatori telescopici vantato dal gruppo cuneese.

 

A EIMA 2018 VENTIDUE MACCHINE ESPOSTE E CINQUE NOVITÀ

Uno stand dunque che, rispecchiando la forte carica positiva espressa da Merlo a seguito dei brillanti risultati di mercato conquistati nell’ultimo biennio, ha potuto contare su ben 1.255 metri quadri di superficie e su una suddivisione in quattro aree tematiche secondo una logica di prodotto.

Quattro settori, pertanto, espressamente dedicati ai telescopici compatti e Medium Duty, ai telescopici Heavy Duty e alta capacità e ai lavori forestali e sgombero neve, affiancati dalla sezione destinata ad ospitare, troneggianti su una pedana laccata e illuminata a led, le nuove proposte lanciate dalla società piemontese sul palco dell’ultima edizione della manifestazione bolognese.

Ventidue macchine in esposizione, nel complesso, e soprattutto cinque novità di assoluto spicco, capitanate dal nuovo prestazionale e affidabile Turbofarmer 65.9, che, oltre ad ampliare la famiglia Turbofarmer, si configura, grazie alla sua inedita concezione costruttiva mirata a migliorare ulteriormente le doti di produttività e sicurezza dei sollevatori di casa Merlo, come primo esemplare destinato ad aprire la strada ad una nuova generazione di telescopici ad alta capacità rivolti in particolare al comparto agro-energetico.

 

UNA NUOVA GENERAZIONE DI TELESCOPICI PER IL COMPARTO AGRO-ENERGETICO

Comparto, quest’ultimo, che per l’alimentazione degli impianti a biogas (e, più in genere, delle centrali a biomassa) richiede macchine idonee agli impieghi più onerosi, in grado di garantire portata elevata e struttura adatta a movimentare con massima stabilità operativa e in piena sicurezza carichi pesanti.

Macchine, inoltre, capaci di operare a 360 gradi, impiegando per ogni applicazione una attrezzatura estremamente specifica (e spesso strutturalmente molto impegnativa).

 

TURBOFARMER TF 65.9 ALTA CAPACITÀ

La nuova risposta firmata Merlo a tutte queste esigenze si chiama, appunto, TF 65.9 Alta Capacità, contraddistinto da una versatilità d’uso che non ne penalizza affatto gli imprescindibili requisiti di capacità di carico e altezza massima raggiungibile – 65 i quintali di portata e nell’ordine dei 9 metri le altezze massime – e da performance di tutto rispetto coniugate ad elevate maneggevolezza e visibilità.

 

NUOVI ASSALI E NUOVO DESIGN SU SVILUPPO MODULARE CON BRACCIO RINFORZATO

Dotato, in vista dell’affidabilità e di una ottimale stabilità anche durante i massimi sforzi in termini di forza di scavo e di tiro, di nuovi assali ad alte prestazioni e di telaio a spiccata resistenza, il nuovo telescopico TF 65.9 mutua il concetto progettuale modulare dei telescopici di ultima generazione di casa Merlo, ma si segnala per il suo braccio rinforzato con cinematismo specifico per esaltare la forza di strappo.

 

TRASMISSIONE DI TIPO EPD CON CAMBIO MCVTRONIC

Mosso da propulsore Fpt Industrial serie Nef a quattro cilindri da 4,5 litri di cubatura e da 170 cavalli di potenza, con sistema di alimentazione common rail ad alta pressione e turbocompressore con intercooler, emissionato Stage 3B, il nuovo TF 65.9, come è nella tradizione Merlo, è equipaggiato di trasmissione idrostatica a due velocità di tipo EPD (Eco Power Drive) – che svincola il regime motore dal pedale dell’acceleratore consentendo una riduzione dei consumi pari al 18 per cento –  con cambio MCVTronic.

 

IDRAULICA POTENZIATA E SVILUPPATA SU DESIGN MERLO

Tra le caratteristiche innovative del nuovo nato in casa Merlo si evidenziano invece il sistema di sicurezza evoluto e adattativo MCDC (che controlla in continuo la stabilità della macchina) e una potenziata idraulica con l’esclusivo blocco distributore idraulico (sviluppato su design Merlo) deputato a consentire l’integrazione di più funzioni in termini di operatività e di sicurezza.

 

NUOVA CABINA RINFORZATA E DOTATA DI SOSPENSIONE IDROPNEUMATICA

Senza dimenticare, naturalmente, la nuova ampia ed ergonomica cabina CS rinforzata e dotata di esclusiva sospensione idropneumatica, in grado di assicurare la massima visibilità sull’area di lavoro, con allestimento Premium che prevede il livello di finitura superiore. Ulteriore plus, l’avanzata cabina, di questo nuovo telescopico ad alta capacità, ideale, come visto, per il settore del biogas, ma anche per impianti di essiccazione e stoccaggio, nonché, tra l’altro, per impieghi in silvicoltura.

 

NUOVA GAMMA PANORAMIC HIGH CAPACITY, CON PORTATE FINO A 12.000 CHILI

 E, sempre in tema di macchine di classe heavy-duty, il nuovo Turbofarmer 65.9 ha affiancato ad Eima 2018 i due nuovi modelli di telescopici High Capacity della relativa gamma Panoramic, dedicata da Merlo ad una agricoltura di tipo industriale, sinonimo di elevate prestazioni ed estrema precisione e fluidità dei movimenti.

Si tratta dei Panoramic P72.10 e P120.10HM, caratterizzati da altezze massime di sollevamento di 10 metri e portate massime pari, rispettivamente, a 7.200 e a 12.000 chilogrammi, appositamente progettati per movimentazioni pesanti in cava, nelle miniere e nei grandi cantieri e per tutte le operazioni più difficoltose in genere.

 

INEDITA INTERFACCIA UTENTE CON INTUITIVO JOYSTICK

Contraddistinti da alto livello di prestazioni e dimensioni particolarmente compatte che amplificano la visibilità tipica della gamma, i due nuovi Panoramic ad alta capacità dispongono di nuove motorizzazioni Deutz Tier 4 Final eroganti 101 cavalli (sul modello P72.10) e 170 cavalli (P120.10HM), oltre che di assali completamente rinnovati, di progredite tecnologie tese ad incrementarne la sicurezza e di nuova cabina ad elevata abitabilità, che ospita una inedita interfaccia utente con nuovo efficiente e intuitivo joystick.

MULTIFARMER MEDIUM DUTY 34.9: UN AUTENTICO TUTTOFARE

Altra novità di punta in mostra presso lo stand bolognese di Merlo, poi, il polivalente telescopico Multifarmer Medium Duty MF 34.9, connotato da una portata di 34 quintali ed uno sbraccio di circa 9 metri e provvisto di un motore da 136 cavalli disponibile con cambio CVTronic o a due rapporti, declinabile in numerose differenti versioni.

Un nuovo modello compatto nelle dimensioni e in grado di offrire una rimarchevole versatilità di impiego – sa infatti abbinare le prestazioni di un sollevatore telescopico a quelle di un trattore agricolo – che lo rende un autentico factotum, capace di far fronte alle operazioni di routine all’interno dell’azienda agricola come pure a molte lavorazioni svolte in campo aperto.

 

PRESA DI FORZA MECCANICA POSTERIORE E ATTACCO A TRE PUNTI DI CATEGORIA 2, CON 3.000 CHILI DI PORTATA

Frutto anch’esso del nuovo concept modulare adottato dal gruppo cuneese, e dotato di livellamento integrato, il nuovo MF 34.9 è equipaggiato di presa di forza meccanica posteriore a gestione elettronica (erogante fino a 120 cavalli di potenza) che, associata all’attacco a tre punti di categoria 2 con capacità di sollevamento di 3.000 chilogrammi, consente l’azionamento di molteplici attrezzature.

E, grazie all’esclusiva cabina sospesa CS ad ampia visibilità, anche con il nuovo Multifarmer è possibile operare nelle condizioni più diversificate mantenendo invariati gli alti standard di comfort, ergonomia e sicurezza.

 

TRATTORE PORTA-ATTREZZI MM160MC-CS, NEW ENTRY NELLA GAMMA TREEMME

Ma le novità portate da Merlo sulla ribalta di Eima 2018 non parlano soltanto di telescopici. Vedi quelle relative alla gamma TreEmme, versatile famiglia di trattori porta-attrezzi, formata da macchine concepite per lavori nell’ambito delle municipalità, per la manutenzione stradale, lo sfalcio dei cigli, lo sgombero della neve e per interventi forestali, nonché per impieghi speciali, come gli allestimenti strada-rotaia.

A Bologna era presente il nuovo MM160MC, con motore da 160 cavalli e cambio CVTronic, equipaggiato con braccio decespugliatore laterale, ideale per le applicazioni di manutenzione stradale, e con vomero da neve frontale: due configurazioni che permettono di utilizzare questo trattore forestale TreEmme durante l’intero arco dell’anno, risultando di fatto soluzione ottimale per le aziende municipali.

Da segnalare sul nuovo modello, oltre alla cabina sospesa, il sollevatore frontale di categoria 2 al quale si abbina una presa di forza anteriore, come pure la piastra per caricatore frontale e l’aggancio braccio ventrale.

 

MODELLO MM250X, PER IMPIEGHI PIÙ GRAVOSI

Secondo nuovo modello TreEmme esposto ad Eima, poi, l’MM250X, studiato per utilizzi più gravosi e allestimenti che richiedono una maggiore potenza motore ed una idraulica elevata, quali lame, turbine da neve, trince forestali a comando idraulico o verricelli ad alta portata.

 

NUOVI TRASPORTATORI CINGOLATI MULTI-ATTREZZO DELLA SERIE CINGO

New entry firmate Merlo anche nell’ambito dei trasportatori cingolati multi-attrezzo della serie Cingo, sempre più performante, versatile e completa con le sue tre famiglie di prodotto (transporter, multifunzione e portattrezzi) e portate che variano dai 400 fino ai 1.200 chilogrammi.

Due le novità presentate in fiera, appartenenti alla gamma multifunzione: i nuovi Cingo M8.3EVO e CingoM12.3EVO, dotati di telaio modulare e di nuovi motoriduttori con freno di stazionamento incorporato.

 

POLIVALENZA E VERSATILITÀ

Azionati da motore diesel da 17 cavalli e muniti di idonea cingolatura, i nuovi Cingo consentono di lavorare in qualsiasi condizione, in particolare in zone collinari e montagnose dove le loro dimensioni compatte, il baricentro basso e la notevole capacità di traslazione garantiscono efficacia e sicurezza operativa.

Il loro sistema idrostatico, inoltre, permette di gestire la velocità da quella minima di pochi metri all’ora a quella massima di 5,2 chilometri orari, controllando lo sterzo con facilità ed estrema precisione, a tutto vantaggio dell’accuratezza delle lavorazioni e della sicurezza di guida.

 

© Barbara Mengozzi