Mitas ha ampliato con cinque nuove misure nei marchi Mitas e Continental, di cui Mitas è licenziataria, la gamma CHO (Cyclic Harvesting Operation), radiali per le grandi macchine da raccolta, che risulta ora così formata:
900/70R32 CHO 182A8/179B – nuova
680/85R32 CHO 178A8/175B – nuova
800/70R38 CHO 178D/181A8 – nuova
900/60R32 CHO 176A8/173B – nuova
900/60R38 CHO 178D/181A8 – nuova
800/70R32 CHO 175A8/172B – già prodotta
All’Agritechnica, dove il primo pneumatico della gamma CHO ha fatto il suo debutto nell’edizione 2011, presso lo stand Mitas (padiglione 9, stand B 06) saranno esposte quest’anno le dimensioni 900/60R32 CHO 176A8/173B e 800/70R32 CHO 175A8/172B.
«L’estensione della gamma CHO è la prova che questo nuovo pneumatico è stato molto apprezzato dai costruttori – sostiene Andrew Mabin, direttore marketing e vendite di Mitas –. Adesso Mitas vanta quindi 6 dimensioni nella gamma CHO disponibili sul mercato mondiale, nei marchi Mitas e Continental».
I radiali CHO, costruiti su misura per le mietitrebbie di nuova generazione, garantiscono un’elevata capacità di carico anche a fronte di un minima pressione di gonfiaggio durante le operazioni cicliche di trebbiatura, e, al contempo, esercitano una ridotta pressione al suolo (minor compattamento) grazie all’impronta a terra più larga, con una stabilità di guida e un buon comfort negli spostamenti stradali. Da segnalare inoltre l’utilizzo di cerchi standard e, a differenza degli pneumatici “a bassa pressione” più larghi, la conformità ai requisiti imposti dal codice strada poiché, con i CHO montati su mietitrebbie, la larghezza massima del passo del veicolo si mantiene entro i 3,50 metri.
«Abbiamo realizzato uno pneumatico in grado di trasportare un carico maggiore con una pressione di gonfiaggio inferiore», ha commentato Hans-Ulrich Klose, capo del reparto di sviluppo prodotto di Mitas. In particolare, a detta del costruttore gli 800/70 R 32 CHO permettono di mantenere inalterata la capacità di carico anche a fronte di una riduzione del 31% della pressione di gonfiaggio, che si traduce in un aumento del 24% della superficie di contatto.
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