Per un anno non ci saranno licenziamenti alla Nardi, l’azienda di Selci Lama (Perugia) specializzata nella produzione di attrezzature per la lavorazione del terreno e la semina che, dopo il passaggio di proprietà avvenuto nel dicembre 2017, è interessata da un drastico processo di ristrutturazione.
Lo scorso 9 aprile è stato firmato al ministero del Lavoro l’accordo che prolunga di un altro anno esatto, dal 15 aprile prossimo al 14 aprile 2020, la cassa integrazione straordinaria (Cigs) all’azienda altotiberina.
«Grazie all’impegno sindacale e alla determinazione dei dipendenti sono scongiurati tutti i licenziamenti – affermano in una nota Fim, Fiom e Uilm di Perugia – e l’azienda revoca le procedure di riduzione di personale avviate a dicembre 2018». «Il prossimo obiettivo – proseguono i sindacati – è l’ottenimento dell’omologa del concordato, per la quale è prevista un’udienza in luglio».
ALLA RICERCA DI NUOVE COMMESSE
«Intanto, l’azienda sta terminando nei tempi previsti l’importante commessa per l’Eritrea e sta intensificando l’azione a livello nazionale ed internazionale per acquisire nuove commesse tali da stabilizzare i volumi produttivi e garantire i livelli occupazionali attuali», concludono Fim, Fiom e Uilm.
L’INTERVENTO DEL SINDACO DI SAN GIUSTINO
«Un forte segnale di attenzione dimostrato nei confronti di un’azienda che ha fatto la storia economica dell’intero territorio e non soltanto del nostro Comune», ha commentato con soddisfazione il sindaco di San Giustino (il comune nel cui territorio ricade la frazione di Selci Lama), Paolo Fratini (al centro nella foto sopra, scattata a Agriumbria 2019).
«Il mantenimento del personale è un altro aspetto chiave da evidenziare – ha proseguito Fratini – perché significa che i livelli occupazionali non sono stati toccati e che nell’arco di un anno la Nardi potrà andare alla ricerca di nuove commesse in ambito sia nazionale che internazionale e quindi ampliare il proprio mercato per poter proseguire la sua attività in condizioni migliori».
Lo stand della Nardi a Agriumbria 2019.
Lo scorso settembre Fratini, insieme al sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, aveva scritto una lettera al vicepremier e ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, per chiedere la proroga di altri 12 mesi della Cigs per l’azienda
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