New Holland-Ford 8560, “l’astronave” degli anni 90

Come eravamo 07/09/2023 -
New Holland-Ford 8560, “l’astronave” degli anni 90

Nel 1996 il mondo della meccanizzazione cambiò per sempre: in quell’anno New Holland lanciò una serie di trattori di medio-alta potenza destinata a riscuotere un importante successo mondiale, venendo brandizzata Serie 60 Ford o Serie M Fiatagri a seconda dei Paesi.

Quella fu una delle ultime serie ad avere la doppia colorazione blu o terracotta a seconda del Marchio, segnando nel 1999 col finire del Millennio e il passaggio alla serie TM anche la fine di due storici marchi, in seguito divenuti semplicemente New Holland.

 

IL GENESIS TURBO NEL CUORE

Il New Holland-Ford 8560, gemello dell’M 160 Fiatagri, era spinto da un motore Genesis turbo 6 cilindri da 7.485 centimetri cubi di cilindrata in grado di erogare 160 cavalli di potenza massima.

Il Genesis veniva montato su tutta la gamma 60: i modelli 8160 (100 cv) e 8260 (115 cv) erano aspirati, mentre i più grandi 8360 (135 cv) e 8560 (160 cv) erano sovralimentati turbo. Questo propulsore generoso e affidabile di origine Ford fu uno degli elementi di grande successo di questi trattori, in quanto consentiva di disporre di cilindrate abbondanti su macchine di medio-alta potenza, riuscendo a svolgere anche impegni gravosi spesso riservati a modelli di potenza superiore.

 

 UN AMPIO PACCHETTO DI TRASMISSIONI

New Holland-Ford 8560

La serie 60 era disponibile con quattro diverse trasmissioni: le versioni meccaniche erano una 16+16 e una 20+16 con Ecospeed, mentre quelle idrauliche con inversore elettroidraulico posizionato dietro al volante erano la 24+12 Hi-Lo e la celebre powershift RangeCommand a 3 gamme per un totale di 18+6 marce.

Proprio la RangeCommand fu una delle più apprezzate, rappresentando negli anni 90 una soluzione tecnologica comoda e intuitiva che permetteva una maggiore fluidità nei cambi marcia. La cloche di comando, inoltre, conferiva alla cabina quell’aspetto tecnologico da astronave che rese iconici questi trattori.

 

SOLLEVAMENTO E IDRAULICA AL TOP

New Holland-Ford 8560

Con una capacità di sollevamento di 6.730 chilogrammi al posteriore e una portata idraulica di 98 litri al minuto, l’8560 era un punto di riferimento nel panorama trattoristico mondiale. Inoltre, era possibile montare anche il sollevamento anteriore, rendendo il trattore adatto per le lavorazioni in combinata nei grandi appezzamenti di terreno.

Il generoso serbatoio del gasolio poteva contenere 325 litri di carburante ed era posizionato sotto la cabina per garantire la massima visibilità. Gli intervalli di manutenzione per il cambio dell’olio erano previsti da manuale ogni 300 ore e l’accesso al vano motore era facilitato dal cofano monolitico che permetteva di visionare con maggiore facilità tutte le componenti.

 

LA CABINA DEL FUTURO

Uno dei principali elementi di innovazione che fece innamorare gli agricoltori di tutto il mondo di questa serie era la cabina: spaziosa e luminosa, con i comandi disposti sul parafango destro in maniera chiara ed ergonomica, era sicuramente uno dei vani più innovativi e apprezzati degli anni 90.

L’elettronica cominciava a prendere piede e salire sull’8560 con trasmissione RangeCommand doveva essere come salire sul Concorde dei trattori grazie ai svariati pulsanti e leve per controllare ogni funzione del trattore, al primo monitor per la gestione della trasmissione e al cruscotto moderno che proiettava l’agricoltore nel futuro.

Al centro del volante, la foglia Fiatagri dipinta di blu e la scritta New Holland, simbolo di una fusione che stava aprendo le porte al nuovo mondo della meccanizzazione agricola. Inoltre, era possibile montare anche un sedile per il secondo passeggero e il posto di guida era confortevole e avvolgente per offrire una maggiore comodità durante il lavoro.

 

UNO STILE INNOVATIVO E INTRAMONTABILE

Il colore blu dell’8560, accompagnato dai cerchi bianchi, dal carro grigio e dal nero della parte inferiore del cofano, era sicuramente un elemento che rimandava al mondo spaziale e il design del trattore non faceva che accentuare questo richiamo ai viaggi fra gli astri: un cofano dalle linee semplici e pulite, con la forma arrotondata e spiovente che andava a scontrarsi con le geometrie squadrate e aggressive del muso.

Qui era posizionata una griglia nera che ospitava i fari rettangolari che si estendevano sino ai lati del cofano seguendo la curvatura del muso. Al centro il logo con la foglia blu, incoronata dai fasci di luce dei fari. Lo scarico era posto sul montante destro per offrire la massima visibilità e sui montanti anteriori trovavano posto le luci di posizioni e due fari da lavoro.

La cabina rappresentava un’eccellenza degli anni 90 grazie all’ampia vetratura della struttura a sei montanti e a quella forma a “razzo” che caratterizzava le serie Ford. Altri quattro fari da lavoro erano posti su di essa, due anteriormente e due posteriormente, ed era disponibile anche un quinto faro sul parafango destro: questa notevole dotazione di luci permetteva all’8560 di sfidare la notte, offrendo un’illuminazione da primato nel contesto trattoristico dell’epoca.

 

1999: LA FINE DI UN MILLENNIO, LA FINE DI UN’ERA

Come scritto precedentemente, le serie 60 e M furono le ultime a ospitare la doppia denominazione New Holland-Ford e New Holland-Fiatagri: non fu una scelta facile da accettare per gli agricoltori di tutto il mondo, sia per quelli fedeli al blu Ford sia per quelli amanti del terracotta Fiatagri. A molti sembrava impossibile che il marchio Fiatagri potesse scomparire, dato che era stata la Casa italiana a comprare l’americana Ford. Eppure, col lancio della serie TM e l’arrivo del nuovo millennio, i vecchi loghi Fiatagri e Ford andarono a scomparire per fondersi sotto il brand New Holland che acquisirà il logo dalla Casa italiana e il colore dalla Casa americana.

Di fatto, le serie 60 e M servirono a preparare il terreno per questo passaggio epocale, dato che la sostanza tecnica era la medesima per le due versioni e le differenze erano puramente estetiche. L’8560 è stato, quindi, il canto del cigno della Ford, uno dei costruttori che hanno motorizzato le campagne di tutto il mondo contribuendo all’evoluzione della meccanizzazione agricola che ha portato alle macchine dei giorni nostri.

In quel numero bianco a quattro cifre scritto a grandi caratteri sui cofani blu e neri c’era la volontà di offrire un trattore nuovo, potente e tecnologico che trainasse il settore agricolo verso il nuovo millennio, unendo i volumi generosi dei motori del passato alle trasmissioni e all’elettronica di quelli del futuro. A suo modo, l’8560 fu davvero un’astronave che portò l’agricoltura verso il mondo nuovo degli anni 2000, facendo innamorare gli agricoltori di diverse generazioni.

 

© Francesco Ponti

 
Fonti immagini: New Holland, Parris Tractors LTD.
Grazie all’amico Cristian Restani per le immagini delle locandine.
 

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