Regno Unito: nel 2023 il trattore nuovo tiene il passo, l’usato corre

Mercati 08/02/2024 -
Regno Unito: nel 2023 il trattore nuovo tiene il passo, l’usato corre

Erano in molti a chiedersi se il mercato trattori del Regno Unito, uno dei pochi in ambito europeo risultato in attivo al giro di boa di metà anno, avrebbe mantenuto il segno positivo per l’intero 2023 o avrebbe finito col risentire anch’esso della crisi generalizzata delle vendite. La riposta è arrivata puntuale da AEA (The Agricultural Engineers Association), l’associazione nazionale che rappresenta i produttori e gli importatori di macchine agricole, secondo la quale nel 2023 sono stati immatricolati nel Paese 11.816 nuovi trattori sopra i 50 cavalli. Ciò significa che, sebbene il 2023 sia stato un anno più difficile per le finanze agricole, le immatricolazioni di trattori hanno retto.

Regno Unito - Immatricolazioni trattori sopra i 50 CV

«Si tratta del 2% in più rispetto all’anno precedente e leggermente al di sopra della media degli ultimi anni – ha commentato Stephen Howarth, economista agricolo di AEA –. Con l’eccezione del 2020, anno colpito dalla pandemia, il mercato dei trattori nel Regno Unito è stato notevolmente stabile negli ultimi anni, con immatricolazioni annuali comprese tra 11.580 e 12.040 in sei degli ultimi sette anni».


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INVERSIONE DEL TREND POSITIVO NELLA SECONDA METÀ DELL’ANNO

Regno Unito - Immatricolazioni trattori sopra i 50 CV

Andando ad analizzare più da vicino l’andamento delle immatricolazioni nel corso del 2023, nei primi mesi dell’anno, si legge nel Report di AEA, i costruttori erano ancora alle prese con il pesante arretrato di ordini accumulato nei due anni precedenti a causa delle diffuse interruzioni della catena di fornitura, da attribuire alla pandemia di Covid-19 e all’invasione russa dell’Ucraina.

Regno Unito - Immatricolazioni trattori sopra i 50 CV

La prima parte del 2023 è stata pertanto caratterizzata da un discreto dinamismo – particolarmente accentuato nei mesi di gennaio (+28,8% rispetto a gennaio 2022), marzo (+12,5%), aprile (+11,1%)  e giugno (+20,3%) – che ha portato a chiudere il semestre  con un +5,6%. Il trend ha iniziato però a invertirsi nella seconda metà dell’anno, quando la maggior parte degli ordini ritardati erano stati evasi e la contrazione della domanda riconducibile alla diminuita redditività degli agricoltori cominciava a mostrare i suoi effetti. Il picco negativo è stato raggiunto nel mese di novembre con 414 macchine immatricolate, in calo di oltre un terzo rispetto alla media stagionale e di oltre il 40% rispetto allo stesso mese del 2022.

 

INIZIO DEL 2024 IN ROSSO MA IL MERCATO È FATTO ORMAI DI CADUTE E RISALITE

Dopo la ripresa registrata a dicembre 2023, il 2024 si è aperto in negativo con soli 475 trattori immatricolate, che rappresentano il 26,2% in meno rispetto a gennaio 2023 e uno dei valori più bassi mostrati dal mercato negli ultimi anni nel mese di apertura. AEA avverte però da che un po’ di anni a questa parte il trend delle immatricolazioni si mostra piuttosto discontinuo, caratterizzato da cadute e risalite, e quindi  è troppo presto per formulare previsioni sull’andamento dell’anno basandosi risultati di gennaio.

 

OLTRE I 2 MILIONI DI CV LA POTENZA TOTALE DEI TRATTORI IMMATRICOLATI NEL 2023

Regno Unito - Immatricolazioni trattori sopra i 50 CV

La potenza totale dei trattori agricoli immatricolati nel 2023 ha superato i 2 milioni di CV per la prima volta dal 2012, quando venivano vendute quasi il 20% in più di macchine.

Regno Unito - Immatricolazioni trattori sopra i 50 CV

Analizzando le singole fasce di potenza, la crescita delle immatricolazioni ha riguardato principalmente le macchine sopra i 160 CV con il 15% in più, a fronte di un calo del 13% a carico del segmento tra 101 e 160 CV. C’è stata anche una certa crescita per le macchine tra 51 e 100 CV, ma AEA fa presente in proposito sia che alcune di queste potrebbero essere state per usi non agricoli sia che il numero di macchine in quella fascia è relativamente piccolo al giorno d’oggi.

 

LA POTENZA MEDIA BATTE IL RECORD PRECEDENTE STABILITO NEL 2020

Con una crescita principalmente nella parte alta delle fasce di potenza, non sorprende che la potenza media dei trattori agricoli immatricolati nel 2023 sia aumentata. Ha raggiunto i 173,9 CV, oltre 5 CV in più rispetto al 2022 battendo il record precedente stabilito nel 2020. Ciò significa che la potenza media è praticamente tornata al trend storico, dopo essere scesa al di sotto di tale valore negli ultimi due anni, in parte a causa delle interruzioni della catena di approvvigionamento.

A livello regionale, è stata registrata una crescita delle immatricolazioni nella maggior parte delle regioni inglesi, fatta eccezione per l’Irlanda del Nord per il Nord-Est dell’Inghilterra dove sono state immatricolate molte meno macchine rispetto al 2022. Anche nell’Anglia orientale, nel Galles meridionale e nel Nord-Ovest le immatricolazioni hanno mostrato una leggera flessione. La crescita più rapida si è verificata nelle Midlands  e nel Sud-Ovest.

 

JOHN DEERE AI VERTICI DEL MERCATO BRITANNICO

La classifica per brand, che viene divulgata da AEA con un anno di ritardo ed è pertanto relativa al 2022 (sono inclusi anche i trattori sotto i 50 cavalli), conferma la leadership di John Deere, in crescita rispetto al 2021 con 3.960 unità immatricolate e una quota di mercato del 30,4 per cento (era del 25,3%).

Occupa il secondo gradino del podio New Holland, che ha subito una battuta d’arresto scendendo da 2.682 a 2.122 unità e detiene ora  il 16,3% del mercato, contro il 19,1% del 2021, mentre il terzo è appannaggio di Massey Ferguson, anch’essa in calo con 1.379 unità vendute (erano 1.530 nel 2021) corrispondenti a una quota di mercato del 10,6 per cento.

La quarta e quinta posizione sono appannaggio rispettivamente di Case IH con 1.268 unità e una quota di mercato del 9,7%, e di Kubota, con 956 trattori immatricolati (7,3%) davanti a Fendt (845 unità  e 6,5%). A seguire Valtra (5,2%), Claas (3,6%), JCB (2,1%) e Same Deutz-Fahr (1,4%).

 

L’USATO MANTIENE LA SUA CORSA

Affianca la tenuta delle immatricolazioni di trattori nuovi il trend decisamente sostenuto che ormai da diversi anni contraddistingue il mercato dell’usato. Una conferma in tal senso ci viene offerta da Cheffins, una delle principali case d’asta britanniche, che ha dichiarato di aver venduto complessivamente nel corso del 2023 macchine e attrezzature usate per un valore di oltre 71 milioni di sterline (23 milioni di sterline in più rispetto al 2022) nel corso di 51 aste, tra cui aste in loco, aste mensili Cambridge e vendite vintage.

«Nonostante le catene di approvvigionamento siano tornate alla normalità negli ultimi due anni, i prezzi dei nuovi macchinari continuano a essere elevati, il che aggiunge cautela al mercato, soprattutto in una fase in cui molti coltivatori di seminativi hanno faticato a portare a casa i  raccolti invernali – ha fatto presente Oliver Godfrey, direttore e responsabile della Divisione Macchinari di Cheffins, motivando la crescita delle vendite di macchinario di seconda mano –. Anche il mercato delle esportazione ha riacquistato pieno vigore negli ultimi 12 mesi, con macchine spedite in tutto il mondo sia dalle nostre vendite mensili di macchinari ospitate a Sutton sia dalle vendite in loco in tutto il paese».

 

ACQUIRENTI ALLA RICERCA DELLA QUALITÀ

Per quanto riguarda la tipologia di domanda, «c’è ancora un’enorme richiesta di macchine di seconda mano con un basso numero di ore di utilizzo, provviste di specifiche elevate e ben mantenute, che provengono direttamente dall’azienda agricola ­ – ha precisato Godfrey –.  Gli acquirenti sono disposti a pagare un sovrapprezzo per questi articoli poiché rappresentano un buon investimento e un notevole risparmio rispetto a una macchina nuova».

«Il 2024 è iniziato allo stesso ritmo che abbiamo visto nel 2023 – conclude Godfrey –, con prezzi elevati pagati per macchinari di seconda mano di buona qualità».

 

© Barbara Mengozzi

 
Fonte tabelle: AEA
Fonte immagini: Cheffins, Russells Facebook .
 

 

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