Taglio del 97% agli erbicidi con la sarchiatrice a guida satellitare

Attrezzature 11/06/2014 -
Taglio del 97% agli erbicidi con la sarchiatrice a guida satellitare

Nel corso del convegno “Malerbe? Un taglio alla chimica”, organizzato da Condifesa Treviso e Veneto Agricoltura al Campus Agripolis di Legnaro (Padova) lo scorso 10 giugno, è stato presentato il primo prototipo di sarchiatrice a guida satellitare capace di ridurre drasticamente (fino al 97%) l’utilizzo degli erbicidi nella coltura dei seminativi.

 

CONDIFESA TREVISO CAPOFILA DELLA SPERIMENTAZIONE

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Il  Condifesa Treviso è capofila della sperimentazione che ha portato alla realizzazione di questa macchina innovativa che potrebbe rivoluzionare le pratiche di diserbo nella coltivazione dei seminativi, con possibili applicazioni anche nell’agricoltura biologica.

Nasce dall’esperienza sul campo e da un attento lavoro di monitoraggio, l’idea del tecnico Oddino Bin di realizzare e sperimentare un prototipo di sarchiatrice a 8 file (nella foto sopra il dettaglio dei vomerini) capace di lavorare il terreno abbattendo drasticamente l’utilizzo della chimica nella gestione delle malerbe.

 

UNA FITTA RETE DI COLLABORAZIONI

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Non si tratta di un progetto in solitaria, ma di un grande risultato raggiunto grazie ad una rete di collaborazioni che ha visto impegnati, oltre al Condifesa Treviso guidato dal presidente Valerio Nadal, Veneto Agricoltura con Lorenzo Furlan dirigente del Settore Ricerca Agraria, il Cnr con Maurizio Sattin, il prof. Luigi Sartori associato Tesaf dell’Università di Padova, le aziende Maschio Gaspardo, John Deere, Sergio Bassan, Barbaran Servizi, Dema di Mason Sergio & C. per la preparazione del prototipo e le società agricole  Stalla Sociale di Monastier e Case Levi di Zenson di Piave opinion leader nel settore, che hanno messo a disposizione 20 ettari  di superficie coltivata a mais per la sperimentazione.

 

IL SISTEMA DI GUIDA SATELLITARE

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La chiave di volta del progetto è racchiusa nelle infinite possibilità che la tecnologia può oggi offrire all’agricoltura, infatti la sperimentazione è partita dall’agricoltura di precisione, allestendo la sarchiatrice con un sistema di guida satellitare Gps/Rtk (vedi foto sopra) con cui si è lavorato il terreno fin dalla semina, avvenuta il 20 e il 30 marzo scorsi, mappando l’intera superficie.

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Quindi gli interventi di sarchiatura e diserbo localizzato sono stati effettuati nei giorni 13 e 14 maggio dove era stata rilevata una forte presenza di malerbe in particolare a foglia larga e graminacee.

Al contrario della tecnica tradizionale, non sono stati utilizzati 6 chili di erbicida (4 chili in pre-emergenza e 2 chili in post-emergenza) ma solo 200 grammi abbattendo così del 97% l’utilizzo di prodotti chimici sul campo (nella foto dopra il dettaglio della fascia di lavorazione).

 

PIÙ DI 4 ETTARI ALL’ORA

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La sarchiatrice ha potuto lavorare oltre 4 ettari all’ora ad una velocità di 8 chilometri orari diserbando una fascia di 7-8 centimetri dalla pianta, solo tra pianta e pianta è stato irrorato l’erbicida grazie ad un nuovo sistema di ugelli incrociati (vedi foto sopra) che colpiscono la pianta lateralmente con un minore utilizzo di prodotto.

Nell’ipotesi di applicazione di questo sistema sull’agricoltura biologica, grazie alla lavorazione meccanica di precisione ottenuta con l’impiego delle più moderne tecnologie, è possibile immaginare la diffusione della pratica biologica anche su grandi estensioni di terreno, accettando  il possibile  sviluppo di infestanti su una superficie del 10% sul totale di quella coltivata.

 

Fonte: Ufficio Stampa Condifesa Treviso a cura di Zeta Group srl

 

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