Fiat la piccola, la “bicicletta dei campi”

Fiat la piccola, la “bicicletta dei campi”

Fiat Trattori, a seguito di lunghe ed approfondite attività di impostazione, progettazione e sperimentazione, lanciò nel marzo del 1957, in occasione della Fiera di Verona, il trattore agricolo Fiat 18 la piccola. Era l’indovinata risposta all’agricoltura della fine degli anni cinquanta, dove il 90% delle aziende italiane aveva una superficie non superiore a 20 ettari. Il prezzo di vendita, 870.000 lire in configurazione minima (il Sameto, L’Oto e la Landinetta costavano all’incirca 200.ooo-300.000 lire in più) e quello di esercizio erano allineati all’economia delle piccole aziende.

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Era un macchina che ben si prestava “sia per i grandi lavori della piccola azienda sia per i piccoli lavori della grande azienda”, come recitava il messaggio pubblicitario. Il peso e la potenza erano sufficienti per poter essere impiegata in ogni attività, specialmente in sostituzione degli animali da lavoro. Come trattrice ausiliaria leggera aveva la massima adattabilità ai lavori più diversi ai quali non era possibile o conveniente delegare trattrici più pesanti. Il successo fu immediato e nel primo anno la piccola fu il trattore più venduto con 2.500 esemplari, contro i 2.192 venduti complessivamente da Same e i 1.832 di Landini.

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Sotto il profilo meccanico l’impostazione strutturale della piccola ricalcava quella già sperimentata con successo in altri trattori della stessa classe come il Pony di Massey Harris. Come viene  spiegato nel volume di William Dozza e Massimo Mislei “Fiat Trattori. Dal 1919 ad oggi”, il carro era costituito dalla scatola del cambio-differenziale, alla quale era unito un telaio in acciaio a sezione quadrata, che a circa metà macchina si divideva in due parti che andavano ad abbracciare il motore fissato mediante tre silent bloc. Un simpatico cofano incernierato davanti proteggeva il radiatore, il motore, la batteria e il serbatoio del combustibile terminando in modo gradevole come cornice di un completo cruscotto.

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Fiat 211Rb factotum. Versione speciale della piccola realizzata da Fiat Trattori e destinata principalmente al mercato australiano. Montava pneumatici 9X36 e fuselli prolungati per renderla atta a scavalcare più agevolmente le colture.

Al motore, un diesel a precamera con candelette e a due cilindri, da 1.135 centimetri cubi di cilindrata, raffreddato ad acqua ed erogante una potenza di 18,9 cavalli a 2.200 giri, era abbinato un cambio a sei marce avanti e due indietro, una per ogni gamma di velocità, con un’unica leva. Tra le altre specifiche tecniche due prese di forza posteriori, di cui una sincronizzata. I 170 centimetri di passo conferivano alla macchina un’ottima stabilità nonostante i suoi generosi 50 centimetri di distanza da terra.

Numerosi furono i produttori che introdussero nel loro assortimento attrezzi ed accessori da azionare con la piccola. Fiat Trattori produsse, già nel 1956, una preserie di 84 esemplari destinati a prove in campo, alcuni dei quali furono consegnati a trasformatori, quali la Ditta Fratelli Calzolari e la ditta SILMS. La prima trasformò la piccola in un trattore a quattro ruote motrici e sterzanti, la seconda in una versione frutteto antesignana della versione “istituzionale” presentata da Fiat Trattori nel giugno 1957. Tutto avvenne in un clima di fattiva collaborazione al punto che queste ed altre trasformazioni furono presentate in un apposito stand sotto l’egida della Federazione Italiana dei Consorzi Agrari.

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Fiat 215BN, ultimo modello di trattrice con alimentazione a benzina prodotto da Fiat Trattori, dal 1965 al 1967.

Dopo il lancio del modello capostipite Fiat Trattori commercializzò altre versioni della piccola: la versione frutteto, la versione vigneto e la versione da montagna (la “montanina”), con 4 ruote motrici e sterzanti. Quest’ultima erede diretta della trasformazione della ditta Fratelli Calzolari. Nei primi due anni di commercializzazione, quindi nel corso del 1957 e del 1958, furono prodotti circa 10.700 esemplari. Il 1959 fu l’anno della riorganizzazione della gamma: il nome fu cambiato in 211R e la meccanica beneficiò di alcuni aggiornamenti tecnici. La serie venne denominata 200R, nome che poi venne declinato per indicare le varie versioni: 211 Rb a benzina con motore a 4 cilindri della Fiat 1200 (nella foto di apertura),  221R per indicare la versione frutteto, 231R per indicare la versione vigneto e così via. Il 1960 fu l’anno in cui  Fiat Trattori ritenne il mercato maturo per presentare le versioni a doppia trazione, il cui spazio di mercato era stato in precedenza presidiato dalla Ditta Selene. Anche in questo caso il clima era  fortemente sinergico ed ai Consorzi Agrari era affidato il compito di applicare le trasformazioni “after sale” senza decadimento della garanzia.

Miletto

La ditta Miletto di Torino utilizzò la meccanica della piccola (motore e trasmissione) per realizzare piccoli muletti industriali.

Successivamente alle due edizioni della serie 200R, Fiat Trattori presentò nel 1965 la serie 215, restyling della precedente con pochi ma importanti aggiornamenti meccanici. A seguire arrivò la serie 250 e, infine, la 300. Quest’ultima serie ebbe anche una vita travagliata ed interessante in quanto gli esemplari prodotti, anche se frutto del medesimo progetto, si differenziano notevolmente, per la qualità del prodotto finale e per la componentistica, in funzione dello stabilimento di provenienza. Il trattore Fiat 300, nelle verdi vesti dell’Agrifull, chiuderà la storia.

La piccola e versioni derivate 

Modello   18 la piccola   18 la piccola   18 la piccola   18 la piccola
Versione   normale   frutteto   vigneto   montanina
Motore   Fiat 614.000   Fiat 614.000   Fiat 614.000   Fiat 614.000
Potenza    cavalli/giri   18,9/2.200   18,9/2.200   18,9/2.200   18,9/2.200
Cilindrata centimetri cubi
  1.135 

  1.135   
  1.135

  1.135

Cilindri, disposizione   2 in linea   2 in linea   2 in linea   2 in linea
Numero marce AV/RM   6/2   6/2   6/2   6/2
Velocità min/max km/h   1.9/20.3   1.9/20.3   1.9/20.3   1.9/20.3
Serb. carburante litri   24   24   24   24
Lunghezza max metri   2,595   2,60   2,65   2,90
Larghezza max/min metri   1,910/1,380   1,910/1,380   1,50/1,00   1,76/1,34
Altezza max metri   1,54   1,31   1,31   1,41
Passo metri   1,70   1,52   1,52   1,41
Peso kg   830   825   805   1.100
Anno produzione inizio/fine   1957-1958   1957-1958   1958   1958

 

Fonti: William Dozza e Massimo Mislei, Fiat Trattori. Dal 1919 ad oggi, Giorgio Nada Editore 2008; Barbara Mengozzi, La collezione delle piccole, in “Macchine e Motori Agricoli”, 3/2006.

Fonti immagini: Gli esemplari di piccola fotografati appartengono a Nicola De Biase, autore dei due volumi piccola mia, che ringrazio per la grande disponibilità a suo tempo riservatami. Per le altre immagini vedi Centro Storico Fiat.

 

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