Revisione trattori: una storia senza fine?

News 05/04/2018 -
Revisione trattori: una storia senza fine?

Una storia tutta italiana. Come spesso succede, un conto è la teoria (il provvedimento legislativo generale), un altro la pratica (il regolamento attuativo). Di fatto, la “legge” c’è, è in vigore, ma non si può applicare.

 

INTERESSATI BEN 4 MILIONI DI VEICOLI

 

Un “deja vu”, non si scopre nulla di nuovo… Con la differenza che in questo caso la partita è molto importante, perché interessa (a regime) ben 4 milioni di veicoli.

Soprattutto, si parte “ad handicap”, cioè con quelli di maggior anzianità (e si presume quindi anche quelli più… bisognosi di interventi radicali per riportarli in efficienza).

Il quadro è (al momento) a tinte piuttosto fosche, anche per le resistenze di alcune associazioni di categoria, che dal loro personale punto di vista temono l’entrata in vigore di questo provvedimento come un passaggio deleterio, e probabilmente esiziale, per i trattori particolarmente “datati” di molti piccoli agricoltori. E, bisogna dirlo, il loro timore è probabilmente fondato.

 

CHI FA CHE COSA?

La situazione è attualmente piuttosto confusa anche dal punto di vista degli organi preposti al rispetto operativo delle norme: è notizia di queste settimane il moltiplicarsi di sanzioni (tra l’altro di entità non proprio trascurabile) comminate ad agricoltori che circolavano con trattori passibili di revisione, che però non possono assolutamente ottemperare all’obbligo perché non esiste al momento un regolamento applicativo, e men che meno una rete operativa di strutture preposte ad effettuarla.

Facile pertanto prevedere una raffica di ricorsi contro le suddette contravvenzioni, ricorsi con tutta probabilità vinti, stante questa situazione di inadempienza della pubblica amministrazione.

Le strutture preposte ai controlli (almeno quelle non strettamente istituzionali) saranno tra l’altro da sottoporre presumibilmente in modo preventivo ad opportuna procedura di accreditamento, compresi gli impianti e le strumentazioni impiegati, in cui dovranno operare tecnici adeguatamente abilitati, dopo necessarie verifiche di idoneità (magari, in sede di prima applicazione, anche solo su base meramente documentale), oppure dopo il superamento di corsi organizzati ad hoc…

 

ASPETTI TECNICI E ORGANIZZATIVI

A complicare ancor di più la situazione, vanno considerati anche ulteriori aspetti inerenti l’attivazione del servizio, soprattutto dal punto di vista organizzativo e tecnico.

Anche considerando la revisione dei soli trattori (per non parlare, in prospettiva, delle grandi operatrici agricole semoventi, come ad es. mietitrebbiatrici, falciatrinciacaricatrici, scavabietole, scavapatate, raccoglipomodori, vendemmiatrici…) è necessario tenere presente che si tratta di una procedura significativamente più complessa rispetto a quella di tutti gli altri veicoli, poiché oltre alle note verifiche sull’efficienza della macchina e la sicurezza nella circolazione su strada, è necessario considerare anche una serie di ulteriori accertamenti circa la cosiddetta “sicurezza sul lavoro”, finalizzati in sostanza a salvaguardare la salute dell’operatore nelle lavorazioni di campo.

Solo per fare qualche esempio: per la circolazione su strada bisogna accertare l’efficienza degli impianti di frenatura, di sterzo, di segnalazione visiva, acustica e di illuminazione, ecc.

Viceversa, per la sicurezza sul lavoro sarà necessario accertare la presenza e l’efficienza di una struttura di protezione in caso di ribaltamento (con l’indispensabile integrazione della cintura di sicurezza), l’efficienza delle protezioni delle parti in movimento, di quelle sottoposte a temperatura o pressione elevate, della presenza di dispositivi per un accesso e una discesa sicura dal posto di guida, ecc.

È stato stabilito infatti che le relative procedure siano espletate da due entità diverse: le verifiche inerenti la cosiddetta parte “veicolo” delle macchine agricole saranno eseguite dagli organi periferici del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, ovvero gli Uffici Provinciali della Motorizzazione Civile e le officine già autorizzate per le revisione delle altre categorie di veicoli, mentre quelle della sicurezza su campo dovranno essere espletate dall’Inail, tramite i propri ispettori, oppure tramite organizzazioni terze in base a loro espressa richiesta, e anche in questo caso dopo debita autorizzazione, da ottenersi con tutta probabilità sulla base di comprovate competenze documentabili.

Pertanto, risulta del tutto evidente la necessità di una stretta collaborazione e di un fattivo coordinamento tra le due organizzazioni coinvolte nell’operazione, al fine di rendere il più possibile snella (soprattutto da un punto di vista temporale) l’esecuzione della revisione, che tra l’altro sarà periodica, cioè da ripetersi con una determinata cadenza negli anni.

Non è infatti pensabile, per una realistica efficienza operativa, che il soggetto interessato, ovvero l’agricoltore, per ogni trattore che possiede (e non solo quello…) si rechi in tempi e luoghi diversi prima per la verifica stradale e poi per quella di sicurezza sul lavoro.

 

E I COSTI? 

Ancora nulla di preciso si sa in merito. Per fortuna, l’orientamento attuale è quello di ipotizzare tariffe “comparabili” con quelle in vigore per le altre categorie di veicoli, tenendo comunque conto in questo specifico caso della maggior complessità dell’operazione.

 

MA, IN FIN DEI CONTI, CHE PROVE SARANNO PREVISTE? 

Molto si è parlato in questi ultimi mesi circa l’ormai intricatissima vicenda dell’entrata in vigore della revisione delle macchine agricole. Si sono succedute dichiarazioni, scoop (più o meno veritieri), smentite, voci… La situazione è quella che conosciamo.

Però… Però, curiosamente, è stato finora ampiamente trascurato un aspetto che invece appare fondamentale, ovvero in che cosa consisterà la revisione delle macchine agricole (e in primis dei trattori).

Sembrerebbe logico, invece, che tali aspetti meramente tecnici siano da considerare come estremamente importanti: per poter “passare” la revisione, è del tutto evidente che la macchina debba essere in grado di mostrare la sua efficienza in ognuno degli accertamenti a cui è sottoposta.

Se non sono noti i dettagli delle verifiche e delle prove (e i relativi requisiti minimi da rispettare), come è possibile essere ragionevolmente sicuri che la revisione avrà successo?!?

Ecco quindi, di seguito, una serie di probabili punti sui quali saranno concentrate le osservazioni. A questi, dovrà quasi certamente essere aggiunta anche la verifica delle emissioni gassose inquinanti.

Tale accertamento non sarà però effettuato sulla base dell’orientamento ormai in vigore da 20 anni, ovvero in relazione alla conformità a ben definiti limiti quantitativi inerenti determinati composti nocivi all’ambiente (particolato, ossidi di azoto, idrocarburi incombusti, monossido di carbonio), quanto piuttosto alla procedura in vigore per i motori endotermici installati sui veicoli al momento della loro prima immissione sul mercato.

In pratica, verrà effettuata una misurazione dell’opacità dei fumi di scarico, tenendo conto dei valori in vigore al periodo di costruzione del propulsore che equipaggia la macchina in esame.

 

Parte, organo, funzione, dispositivo Controlli e/o verifiche funzionali
1. Dispositivo di protezione in caso di capovolgimento assenza di cricche e deformazioni permanenti; corretto serraggio dei collegamenti filettati; integrità di parti strutturali non metalliche con verifica della profondità degli eventuali punti di corrosione
2. Protezioni di presa
di potenza posteriore e anteriore
integrità funzionale e strutturale; saldo fissaggio al trattore
3. Protezioni delle cinghie, della ventola
di raffreddamento e
di altre parti in movimento
integrità funzionale; assenza di rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore
4. Protezioni di parti calde integrità funzionale; assenza di rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore
5. Ganci ed occhioni integrità funzionale; assenza di usura, rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore
6. Sollevatore
e attacco a 3 punti
integrità funzionale con un carico predeterminato; assenza di usura, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore; corretta lubrificazione parti soggette ad attrito; funzionalità comandi
7. Zavorre verifica della stabilità longitudinale (almeno il 20 % del peso sull’asse sterzante)
8. Organi di propulsione (pneumatici o cingoli) compatibilità caratteristiche dimensionali e di velocità; stato d’usura; assenza danneggiamenti strutturali su fianchi e/o battistrada e cerchi; corretta pressione di gonfiamento; adeguato serraggio degli elementi di fissaggio delle ruote
9. Freni integrità funzionale e accertamento di predefiniti requisiti minimi di efficienza
10. Silenziatore integrità funzionale; assenza di rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore
11. Gradini, scalette, maniglie e corrimano integrità funzionale; assenza di rotture, deformazioni permanenti o fenomeni corrosivi; saldo fissaggio alla struttura del trattore
12. Comandi e loro simboli integrità funzionale; assenza di usura; funzionalità indicatori di funzionamento
13. Parabrezza ed altri vetri integrità funzionale; mantenimento caratteristiche tecniche originali
14. Sedile del
conducente e sistema
di ritenzione
presenza, integrità funzionale; mantenimento caratteristiche tecniche originali
15. Eventuale sedile
del passeggero e sistema di ritenzione
presenza, integrità funzionale; mantenimento caratteristiche tecniche originali
16. Dispositivo retrovisore presenza, integrità funzionale; mantenimento caratteristiche tecniche originali; corretto ancoraggio e posizionamento sul trattore
17. Tergicristallo presenza, integrità funzionale; assenza di usura delle parti soggette
18. Dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva integrità funzionale, anche degli elementi illuminanti; assenza di ossidazione diffusa; regolazione e posizionamento corretti
19. Dispositivo di sterzo assenza di giochi delle parti meccaniche; tubazioni integre e senza trafilamenti di olio
20. Segnalatore
acustico
presenza, integrità funzionale; livello sonoro sufficiente
21. Batteria solido fissaggio; corretto collegamento elettrico; assenza di corrosione dell’alloggiamento
22. Cofani e parafanghi solido fissaggio; assenza di corrosione delle parti strutturali
23. Serbatoio di carburante liquido integrità funzionale; solido fissaggio; assenza di corrosione; dotazione di tappo con garanzia di ritenzione

 

© Domenico Pessina

Fonte immagini: Fotolia, Meccagri.
 

 

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