Trattori ancora in retromarcia sui mercati europei nel 2016

Mercati 15/03/2017 -
Trattori ancora in retromarcia sui mercati europei nel 2016

Sui campi del Vecchio Continente il trattore sembra ormai essersi ingolfato e la ripresa, da più parti annunciata ed auspicata, continua ad essere uno scenario possibile ma non effettivo. Si sono chiuse così, con un netto prevalere del segno meno, le vendite di trattori nell’Unione europea nel 2016, facendo registrare stando ai dati diffusi dal Cema, il Comitato che riunisce le associazioni dei costruttori di trenta Paesi europei, un calo del 6,7 per cento rispetto al 2015 (vedi link).

 

GERMANIA: UNA PERDITA CHE SFIORA L’11 PER CENTO

Per il terzo anno consecutivo, dopo la débâcle del 2013 che l’aveva relegata alle spalle della Francia, la Germania mantiene il comando della classifica delle immatricolazioni.

In base alle cifre fornite dalla Vdma (Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau e.V), la principale l’associazione dei costruttori tedeschi nel campo dell’industria meccanica, le immatricolazioni di trattori nel 2016 sono risultate pari a 28.746 unità (21.137 unità escludendo dalla somma il segmento sotto i 50 cavalli), contro le 32.220 unità del 2015, facendo segnare una contrazione del 10,8 per cento che equivale ad un ritorno ai trend degli anni 2009 e 2010.

Nella segmentazione del mercato per fasce di potenza sono state le fasce da 200 a 250 cavalli e da 251 a 300 cavalli subire le flessioni più accentuate (-33,5% e -29,5% rispettivamente). Decrementi superiori al 20 per cento anche per i segmenti di potenza da 181 a 190 cavalli (-27,8%) e da 171 a 180 cavalli (-22,1%). È risultato invece in crescita (+11,5%) il segmento da 111 a 120 cavalli passato da 807 a 900 unità.

 

IL CERVO ANCORA IN TESTA ALLA CLASSIFICA


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Per quanto riguarda il posizionamento dei marchi, John Deere, seppure in perdita, ha avuto ancora una volta la meglio su Fendt collocando 5.222 trattori (18,2% del mercato) contro i 4.602 del brand premium di casa Agco (17,0%).

Si mantiene sul terzo gradino del podio Deutz-Fahr (con 2.743 unità pari ad un market share del 9,5%) seguita da Case IH/Steyr (2.391 unità pari all’8,3% del mercato, contro il 7,7% del 2015) protagonista di un netto sorpasso su Claas, che, pur “giocando in casa”, ha perso 634 unità dovendosi accontentare del 5° posto con una quota del 7,1 per cento.

Performance negativa anche per New Holland al 7° posto (scesa dal 7,3% al 6,9%), che si è vista superare da Kubota, salita da 1.923 a 2.021 unità equivalenti ad una quota di mercato del 7,0%).

Da segnalare nella seconda parte della classifica, dopo i primi dieci, il buon andamento di Same-Lamborghini-Hürlimann (salita da 454 a 613 unità) e di Zetor (da 84 a 144 unità). Perdono invece terreno Holder, Lindner e Landini-McCormick.

 

FRANCIA, SI TORNA A SOFFRIRE

Dopo un avvio di anno in positivo, sulla scia degli effetti della legge Macron,   contenente nuove misure per favorire la crescita economica – tra cui la possibilità per le aziende di ricorrere a un maggior ammortamento (fino al 40 per cento) del valore degli investimenti in macchinari produttivi –, la fine delle agevolazioni fiscali, la tendenza ribassista dei prezzi del latte e i cattivi raccolti del 2016 hanno ribaltato il trend di mercato.

Stando ai dati scaricabili dal sito di Sedima (Syndicat national des entreprises des services et distribution du matériel agricole), i trattori standard immatricolati nel 2016 sono stati 22.711, a fronte dei 24.947 dell’anno precedente, con un calo dell’8,96 per cento.

A questo risultato negativo va però sommato quello positivo degli specializzati: 4.078 unità vendute nel 2016, a fronte delle 3.699 dell’anno precedente, con un incremento del 10,25 per cento, in linea con l’alta vocazione vitivinicola della Francia – le vendite dei trattori specializzati (da vigneto e frutteto) che salgono da 3.384 a 3.666 unità, con un aumento dell’8,33 per cento.

 

JOHN DEERE AL COMANDO

In base alle indicazioni fornite da Terre-net Média in cima alla classifica dei costruttori figura John Deere con il 17,6 per cento del mercato, in calo rispetto al 2015 (-1,3%). Alle sue spalle New Holland (16,5%) che ha guadagnato invece terreno rispetto all’anno precedente (+0,5%).

Si mantiene saldamente al terzo posto, Claas, con il 12,3 per cento del mercato (-0,2%), mentre recupera una posizione Fendt, al quarto posto con l’11,6 per cento (+1,1%), a spese di Massey Ferguson che, deve accontentarsi del quinto posto con una quota di mercato del 9,8% (-1,2%). Seguono Case IH (8%) e Kubota (7,4%), la prima in calo a causa soprattutto dei ritardi nelle consegne dei nuovi modelli, la seconda in aumento grazie anche alla nuova fabbrica costruita sul suolo francese.

 

REGNO UNITO, CALO CONTENUTO

Dopo il netto ridimensionamento subito lo scorso anno, il mercato trattoristico del Regno Unito continua a perdere pezzi. Stando alle cifre fornite da The Agricultural Engineers Association (Aea), i trattori sopra i 50 cavalli immatricolati nel 2016 sono stati 10.602, a fronte dei 10.842 del 2015 (-2,2%).

La classifica per brand, che viene divulgata da Aea con un anno di ritardo ed è pertanto relativa al 2015 (sono inclusi anche i trattori compatti, con potenza inferiore o uguale a 50 cavalli), vede in testa John Deere con il 30,2 per cento del mercato, (+0,7%) seguita da New Holland/Steyr, che si attesta al 18,7 per cento (-0,9), e Massey Ferguson (comprensiva di Challenger), detentrice del 12,1 per cento (-0,1%). Merita una segnalazione la consistente crescita di Kubota che sale dal 4,7 al 6,7 per cento del mercato.

 

IRLANDA, MERCATO STABILE

Dopo due anni in perdita, sembra aver ritrovato una stabilità il mercato irlandese dove, secondo quanto riferisce Gary Ryan, Chief Executive at Farm Tractor and Machinery Trade Association Ltd (Ftmta), sono stati immatricolati 1.876 trattori, a fronte dei 1.878 del 2015, di cui l’87 per cento si collocano nelle fasce di potenza oltre i 101 cavalli.

Per quanto riguarda le performance dei singoli marchi, come nel caso del Regno Unito, sono stati divulgati a inizio 2017 i dati relativi al 2015 che ha visto John Deere e New Holland pressoché appaiati in vetta alla classifica con una quota di mercato del 20 per cento rispettivamente. Alle loro spalle Massey Ferguson (17%), Case IH (9%) e Claas (7,5%).

 

SPAGNA, ANCORA UN ANNO POSITIVO

Brillante chiusura d’anno (+8,19) per la Spagna che, in crescita per il quarto anno consecutivo, raggiunge quota 11.449 trattori immatricolati (fonte: Mapama, Registros Provinciales de Maquinaria Agrícola), contro i 10.587 del 2015.

A livello di marchi John Deere conserva saldamente la leadership con il 23,5 per cento del mercato (2.688 macchine), seguita da New Holland che detiene una quota di mercato del 18,1 per cento con 2.068 trattori venduti. Sul terzo gradino del podio Kubota con 898 macchine vendute ed una quota del 7,8 per cento.

Seguono Case IH (7,1% di market share) e Massey Ferguson (5,2%).

 

PORTOGALLO IN NETTA CRESCITA

Dopo un 2015 all’insegna della stabilità, sembra aver messo il turbo il mercato trattoristico del Portogallo, con 5.277 trattori nuovi immatricolati nel 2016, in aumento di ben 629 unità (+13,5%) rispetto all’anno precedente.

In vetta alla classifica dei brand si conferma New Holland con il 17,4 per cento del mercato, seguita da Kubota, che è passata da 615 a 772 macchine vendute (+25,5%). Alle loro spalle, John Deere, che perde terreno, con un market share dell’8,9 per cento, ed è tallonata da Deutz-Fahr, in crescita del 17,2 per cento.

Da segnalare l’ottimo posizionamento di marchi altrove poco diffusi come Daedong/Kioti (+17,7%), Ls (+22,2%), Iseki (+17,6%), Solis (+126,7%) e Tym (+15,5%).

 

AUSTRIA IN ULTERIORE FLESSIONE

Trend negativo per il mercato austriaco che scende da 4.805 a 4.573 unità. A queste vanno aggiunti però 288 trattori specializzati: comparto che risulta invece in leggera crescita, a fronte delle 264 unità del 2015.

In base alla statistiche elaborate da Club Landtechnik Austria, nel segmento dei “Trattori standard” Steyr conferma la sua leadership con 959 trattori venduti che equivalgono al 21,0% per cento del mercato domestico. Si dividono il secondo posto a pari merito, con 612 unità ed una quota di mercato del 13,4 per cento, l’austriaca Lindner e New Holland, seguite da John Deere (in discesa da 543 a 490 macchine equivalenti al 10,7%) e Fendt, al quinto posto con il 9,6 per cento (438 macchine).

Il premium brand di casa Agco guida la classifica dei trattori da vigneto e frutteto, con 67 macchine corrispondenti a poco meno di un quarto del mercato (23,3%), seguito da New Holland (56 macchine) e Landini (34 macchine), entrambe in crescita.

 

BELGIO, MERCATO IN RIPRESA

In leggera ripresa il mercato belga, che nel 2015 aveva perso più di 400 macchine. Le immatricolazioni di trattori agricoli nuovi sono salite da 2.207 a 2,374 unità (+7,6%).

Invariato il podio formato da New Holland, John Deere e Deutz-Fahr, tutte e tre in calo in termini di quota di mercato. Scala la classifica Fendt, con oltre il 50 per cento in più, ma si comportano bene anche Valtra, Steyr, McCormick e Lamborghini.

 

PAESI BASSI, VENDITE IN LEGGERA DIMINUZIONE

Sembrerebbe essersi parzialmente arrestata l’emorragia del mercato trattoristico olandese, dove a fornire le cifre relative alle nuove immatricolazioni è Fedecom. Nel 2016 le nuove unità immatricolate sono state 2.711, contro le 2.753 dell’anno precedente.

La classifica per brand, che viene divulgata da Fedecom con un anno di ritardo (come nel caso di Regno Unito e Irlanda) ed è quindi relativa al 2015, vede in testa New Holland con 587 macchine, contro le 635 del 2014. Sul secondo gradino del podio John Deere (549 macchine), anch’essa in calo. Il terzo posto continua ad essere appannaggio di Fendt con 377 trattori venduti (erano 438 nel 2014)

Guadagnano invece terreno Deutz-Fahr, Claas, Massey Ferguson e Valtra.

 

SVIZZERA IN RECUPERO

Per quanto riguarda la Svizzera, nel 2016 sono stati immatricolati 2.480 nuovi trattori che indicano una nuova caduta del mercato – dopo la ripresa del 2015 – trattandosi di 346 unità in meno (-12,2%) rispetto all’anno precedente (fonte: Schweizerische Landmaschinen-Verband-SLV).

Le prime tre posizioni della classifica per brand sono occupate nell’ordine da Fendt, con il 15,6 per cento del mercato, New Holland (12,2%) e Deutz-Fahr (10,1%), che ha superato John Deere, relegata al quarto posto (9,0%).

 

SVEZIA E NORVEGIA COL SEGNO PIÙ

Nella Penisola Scandinava Svezia e Norvegia condividono un aumento delle immatricolazioni di trattori, ma con percentuali molto diverse.

In particolare, in Svezia le immatricolazioni di trattori nel 2016 sono salite da 3.028 a 3.520 unità (+16,2%). Domina la classifica dei costruttori Valtra con 832 unità (erano 692 nel 2015) che equivalgono al 23,6 per cento del mercato. Alle sue spalle John Deere con il 22,5 per cento (793 macchine). In terza posizione Massey Ferguson, anch’essa in crescita, con 523 macchine ed un market share del 18,3 per cento.

Autentico exploit per il brand Deutz-Fahr che mette a segno un +125,6 per cento, piazzando sul mercato 185 macchine, contro le 82 dell’anno precedente.

Si è fermata invece a un modesto +0,5 per cento la crescita delle unità immatricolate Norvegia passata da 3.071 a 3.085 macchine.

Permane al vertice della classifica, con 755 unità ed una quota di mercato del 24,5 per cento, John Deere, che nel 2015 aveva spodestato Massey Ferguson, ferma al secondo posto (632 unità immatricolate e 20,5% del mercato). Al terzo posto si è piazzata Valtra con 467 macchine ed un market share del 15,1 per cento.

Buoni risultati per Fendt e Case IH, mentre indietreggiano Claas, McCormick e Zetor.

 

FINLANDIA E DANIMARCA COL SEGNO MENO

Fallisce il recupero la Finlandia che, dopo la perdita secca del 2015 (-11,4 per cento), perde ancora qualche macchina scendendo da 1.854 a 1.807 trattori immatricolati.

Si conferma leader assoluto del mercato il brand nazionale Valtra con una quota del 47,8 per cento (in leggero calo, dal 48,9%). Le altre due postazioni del podio sono appannaggio di John Deere, con il 12,2 per cento e di New Holland, con l’11,2 per cent

Decisamente più negativo risulta il trend di mercato della vicina Danimarca dove nel 2016 sono stati immatricolati 1.529, 242 in meno rispetto al 2015 (-13,7%). Si tratta del peggior risultato dal 2010.

Inviariato il podio dove sul gradino più alto del podio troviamo New Holland con una quota di mercato del 22,3 per cento. Al secondo posto John Deere (19,8%), al terzo Case IH (15,8%).

Quasi tutti i brand perdono terreno, fatta eccezione per Claas, Deutz-Fahr e Holder.

 

SLOVENIA SULLA VIA DELLE RIPRESA

Mostra un timido accenno di ripresa, dopo la flessione del 2015, il mercato trattori della Slovenia, salito da 1.101 a 1.110 unità (+0,8%).

New Holland mantiene il comando della classifica per brand ma vede diminuire il suo market share di quasi 4 punti percentuali (dal 18,2 al 14,5 per cento). Alle sue spalle John Deere con l’8,7 per cento, anch’essa in perdita.

Entusiasmante la crescita di Same (+28,8%) che conquista il terzo posto a spese di Deutz-Fahr, scesa al quarto posto e seguita da Antonio Carraro.

 

REPUBBLICA CECA, CHIUSURA D’ANNO IN NEGATIVO

Chiude invece in negativo, scendendo da 2.904 a 2.619 macchine immatricolate, il mercato trattoristico della Repubblica Ceca.

Mantiene la leadership, con 496 trattori ed una quota di quasi il 19 per cento, Zetor che gioca in casa, seguito da John Deere (358 macchine) e New Holland (264 macchine).

 

 

LITUANIA: IL TRATTORE HA MESSO IL TURBO

Dopo il forte calo del 2015, il mercato trattori della Lituania sembra aver innestato il turbo.

Stando al quadro delineato da Manoukis.lt le immatricolazioni sono passate da 903 a 1.615 facendo registrare un incremento del 78,8 per cento e provocando uno sconvolgimento della classifica per brand, con John Deere che è andata ad insediarsi al primo posto con il 19,4 per cento del mercato scalzando Case IH costretta ad accontentarsi del piazzamento d’onore (14,6% di marke share). Zetor/ZTS, a sua volta, con il 9,7 per cento del mercato, ha superato New Holland, ferma al 7,9 per cento (deteneva il 13,2%).

 

POLONIA, MERCATO ANCORA IN REGRESSIONE

Dopo aver subito una flessione del 13,2 per cento nel 2015, il mercato polacco incassa ulteriori perdite. I dati forniti da Polski Związek Przemysłu Motoryzacyjnego indicano una flessione delle immatricolazioni di trattori da 12.313 a 8.768 unità, equivalente a un pesante -28,8 per cento.

Nella classifica costruttori New Holland, pur avendo “perso” oltre 700 macchine, conferma la propria leadership con un market share del 14,72 per cento seguita da John Deere (12,60% di quota di mercato), anch’essa in netto calo (-41,0%). Distaccata di una sola macchina Zetor con il 12,59 per cento del mercato aveva il 13,47%).

Da segnalare la sorprendente performance del brand “domestico” Ursus che mette a segno un +128,0 per cento (903 macchine e 10,30% di quota) balzando al quarto posto.

 

UNGHERIA, SEMPRE PEGGIO

In netta perdita, per il secondo anno consecutivo (il 2015 si era chiuso con un 17,8%), il mercato trattoristico dell’Ungheria dove le immatricolazioni si sono fermate a 2.724 unità contro le 3.849 del 2015 (-29,2%).

È rimasta invariata la classifica delle case costruttrici, con MTZ/Belarus in vetta (scesa però da 30,9 al 23,5% di market share), John Deere al secondo posto (in crescita di oltre tre punti percentuali) e New Holland al terzo.

 

BULGARIA IN PESANTE CALO

Dopo l’exploit del 2015, subisce una vistosa débâcle il mercato bulgaro che scende da 1.832 a 1.22 macchine, con una perdita del 33,3 per cento.

Il Cervo, seppure un netto calo in termini di unità, ha mantenuto la leadership con il 20,5 per cento del mercato, davanti a New Holland (11,3%) e a Kubota, che invece guadagna quasi 4 punti percentuali arrivando a quota 10,6% per cento.

 

Fonti

Austria: Club Landtechnik Austria; Landwirt (www.landwirt.com)

Belgio: Statistics Belgium – ImmatriculationS de tracteurs agricoles (statbel.fgov.be); AgroTécnica Febrero 2017

Bulgaria: agro.bg

Danimarca: Maskinbladet (www.maskinbladet.dk); TraktorTech (www.traktortech.de)

Francia: Syndicat national des entreprises des services et distribution du matériel agricole (www.sedima.fr); Terre-net (www.terre-net.fr)

Finlandia: Tilastokeskus-Moottoriajneuvojen ensirekisteröinnit (www.stat.fi); Koneviesti (www.koneviesti.fi); Maaseudun Tulevaisuus (www.maaseuduntulevaisuus.fi);

Germania: Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau e.V (VDMA)

Irlanda: Farm Tractor and Machinery Trade Association  (FTMTA)

Lituania: Manoukis (www.manoukis.lt); www.vic.lt

Norvegia: Bedre gardsdrift (gardsdrift.no); Traktor (www.traktor.no)

Paesi Bassi: Fedecom (www.fedecom.nl)

Polonia: Polski Związek Przemysłu Motoryzacyjnego (www.pzpm.org.pl)

Portogallo: Abolsamia (www.abolsamia.pt)

Regno Unito: The Agricultural Engineers Association (AEA)

Repubblica Ceca: SDA-CIA, Svaz dovozců automobilů (portal.sda-cia.cz)

Slovenia: www.rtvslo.si; Kmetovalec (www.km-z.si)

Spagna: Ministerio de Agricultura Alimentación y Medio Ambiente- Inscripción de Maquinaria Agrícola (www.mapama.gob.es); AgroTécnica Enero 2017

Svezia: Stregi Företagsutveckling; Lantbruksnytt (www.lantbruksnytt.com)

Svizzera: Schweizerische Landmaschinen-Verband (SLV)

Ungheria: AgroTécnica Febrero 2017

Si ringraziano i colleghi giornalisti che ci hanno fornito la loro collaborazione per la raccolta dei dati.

Fonte immagine di apertura: Fotolia
 

 

© Barbara Mengozzi

 

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