Macchine agricole e Coronavirus: appello dei costruttori al Governo per riprendere a produrre

News 01/04/2020 -
Macchine agricole e Coronavirus: appello dei costruttori al Governo per riprendere a produrre

Le forniture di macchine, attrezzature e ricambi agricoli sono fondamentali per la tenuta della filiera agroalimentare. Ed è per questo motivo che FederUnacoma chiede al Governo di modificare il decreto governativo che blocca la produzione di trattori, aratri, mezzi per i trattamenti alle colture, per l’irrigazione e l’alimentazione zootecnica.

 

L’INCOMPRENSIBILE ELIMINAZIONE DELLA MECCANICA AGRICOLA È UNA SCELTA SOLO ITALIANA

«Il fatto che la meccanica agricola sia stata eliminata dall’allegato delle produzioni essenziali dal DM del 25 marzo, come parte integrante della filiera agroalimentare è incomprensibile anche a fronte del fatto che in tutti gli altri Paesi i provvedimenti per l’emergenza Covid 19 autorizzano la produzione di macchinario agricolo proprio in quanto componente necessaria della filiera», si legge nella lettera che il presidente FederUnacoma Alessandro Malavolti (nella foto sopra) ha trasmesso in data 31 marzo al presidente del Consiglio Giuseppe Conte (l’appello integrale del presidente FederUnacoma per lo sblocco della produzione di macchine agricole è riportato nel video qui sopra)

 

URGE MODIFICARE LE ATTUALI DISPOSIZIONI

Da qui richiesta fatta dalla Federazione italiana dei costruttori che il Decreto possa essere immediatamente corretto, e che sia consentito alle industrie del comparto di riprendere la produzione, sia pure con una cospicua riduzione dei volumi e sempre nell’osservanza rigorosa delle misure di prevenzione e sicurezza per i lavoratori.

 

SENZA MACCHINARI E PEZZI DI RICAMBIO SI METTONO IN CRISI LE IMPRESE AGRICOLE

«Le imprese agricole richiedono macchinari in funzione delle rotazioni colturali e delle necessità stagionali acquistando attrezzature per la lavorazione del terreno, mezzi per i trattamenti alle colture, per l’irrigazione, per la fienagione, l’ortofrutta, la preparazione dei mangimi zootecnici e la mungitura – spiega Malavolti nella missiva –. Senza questi mezzi non è possibile effettuare le semine, proteggere le coltivazioni dalle malattie, dai parassiti e dalla siccità, allevare gli animali e produrre quindi gli alimenti che si trovano al supermercato.

Analogamente, la componentistica deve fornire pezzi di ricambio per riparare ai guasti meccanici e consentire alle imprese agricole di non fermare un’attività che è fondamentale per la sicurezza alimentare, senza considerare quanto necessaria sia la meccanizzazione nella produzione di bio-energia anch’essa strategica per l’economia del Paese».

 

IL RISCHIO DI ACQUISTI ALL’ESTERO

«Le aziende agricole hanno espresso con chiarezza la necessità di avere forniture meccaniche – conclude il presidente di FederUnacoma – e sarebbe paradossale, oltre cha dannoso per l’economia del Paese, che dovessero acquistarle da costruttori esteri, espressamente autorizzati a produrle dai propri Governi».

 

LE ORGANIZZAZIONI PROFESSIONALI AGRICOLE AL FIANCO DEI COSTRUTTORI

Una richiesta quella della Federazione italiana dei costruttori che ha trovato il supporto delle organizzazioni professionali agricole nazionali ed europee –Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copa Cogeca – attraverso l’invio di lettere ufficiali alle autorità politiche.

 

 
Fonte testo: FederUnacoma
Fonte immagini: Antonio Carraro e Meccagri (apertura).

 

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