Macchine agricole: vendite col segno più per i top player nel 2017

News 08/03/2018 -
Macchine agricole: vendite col segno più per i top player nel 2017

Dopo tre anni di sofferenze, più o meno accentuate, sono finalmente tornati in positivo i bilanci dei big della meccanizzazione agricola mondiale.

 

UN ANNO DI SUCCESSI PER DEERE & COMPANY

Il primo costruttore a chiudere brillantemente il 2017 è stato Deere & Company, top player del settore in esame per consistenza del giro d’affari, che dal 1° novembre 2016 al 30 ottobre 2017 (questa la durata del fiscal year del Cervo) ha realizzato un fatturato totale di 29,738 miliardi di dollari, in crescita del 12 per cento rispetto al 2016 (vedi link).

L’utile netto è stato invece di 2,159 miliardi di dollari, corrispondenti a 6,68 dollari per azione, rispetto ai 1,524 miliardi (4,81 dollari per azione) del 2016.

La crescita del colosso americano dovrebbe proseguire nell’anno fiscale 2018 e, a dire il vero, i risultati ottenuti nel primo trimestre 2018 (chiusosi il 28 gennaio) che ha fatto registrare, da un lato, vendite e ricavi netti pari a 6,91 miliardi di dollari, contro i 5,63 miliardi di dollari del 1Q 2017 ma anche, dall’altro, una perdita di 535,1 milioni di dollari (1,66 dollari per azione), calcolata tenendo conto di un onere di 965 milioni di dollari da ascrivere alla riforma fiscale di Trump, non sembra aver preoccupato più di tanto il Cervo.

 

ALZATE LE PREVISIONI SULLA CRESCITA PER IL 2018

Tant’è vero che Deere & Co. ha alzato le stime sulle previsioni per l’anno fiscale 2018 e ha annunciato di aspettarsi una crescita delle vendite nette di circa il 29 per cento, contro la precedente stima di un aumento intorno al 22 per cento.

Stando sempre alle previsioni formulate con la prima trimestrale dell’anno, nel 2018 le vendite della multinazionale statunitense nel settore Agricoltura e Giardinaggio dovrebbero aumentare complessivamente di circa il 15 per cento, con trend ovviamente differenziati per area geografica.

In particolare negli Stati Uniti e in Canada è previsto un aumento delle vendite intorno al 10 per cento, da ricondurre in larga parte al positivo trend delle macchine di alta potenza e grandi dimensioni, mentre nei Paesi membri dell’Ue a 28 la crescita dovrebbe essere più contenuta – pari a circa il 5 per cento – per effetto della ripresa dei comparti zootecnico e lattiero-caseario.

In Sud America il mercato viene stimato stazionario o in crescita fino al 5 per cento grazie soprattutto alle buone performance dell’Argentina. Una sostanziale stabilità è prevista anche nell’area asiatica dove la crescita delle vendite in India dovrebbe controbilanciare le incertezze del mercato cinese.

 

RICAVI IN AUMENTO DEL 10 PER CENTO PER CNH INDUSTRIAL

E passiamo a Cnh Industrial che ha chiuso il 2017 con ricavi consolidati pari a 27,36 miliardi di dollari, in aumento del 10 per cento rispetto ai conti del 2016. L’utile operativo delle attività industriali si è attestato a 1,51 miliardi di dollari (in crescita del 18 per cento rispetto all’esercizio precedente), con un margine operativo del 5,8 per cento che fa segnare un incremento di 0,3 punti percentuali rispetto al 2016.

 

CALA L’INDEBITAMENTO

L’utile netto è cresciuto di 562 milioni di dollari in funzione del passaggio da un rosso di 249 milioni di dollari nel 2016 all’attuale bilancio positivo di 313 milioni di euro, mentre l’utile netto adjusted ha raggiunto i 669 milioni di dollari, vale a dire 0,48 dollari per azione, in crescita del 39 per cento rispetto al 2016.

Sempre a fine 2017 l’indebitamento netto industriale ammontava a 0,9 miliardi di dollari, con una riduzione del 45 per cento rispetto al 31 dicembre 2016.

 

TREND SOSTANZIALMENTE POSITIVO PER LE MACCHINE AGRICOLE

Le macchine per l’agricoltura hanno registrato nel 2017 ricavi di vendita netti pari a 11,13 miliardi di dollari, in crescita del 10 per cento (+8% a cambi costanti) rispetto all’anno precedente.

In America Latina il risultato positivo viene attribuito essenzialmente ad un aumento della domanda, maggiori quote di mercato, mix favorevole dei prodotti ad alta potenza e migliori prezzi netti.

Per quanto riguarda invece la regione Asia-Pacifico, i ricavi di vendita netti sono aumentati principalmente per effetto di volumi favorevoli in Australia, Russia e nel sud-est asiatico., mentre ad un aumento della domanda, un mix prodotto favorevole e migliori prezzi netti viene ricondotta la crescita dei ricavi di vendita nell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa).

Il trend negativo dell’area Nafta (Nord America), dove i ricavi di vendita netti sono diminuiti, trova una giustificazione nella riduzione delle scorte nella rete di vendita, principalmente per i trattori ad alta potenza e per le linee di prodotto della fienagione e foraggio.

La domanda nell’area Nafta è stata generalmente stabile, con il settore della coltura a file in crescita, compensato da volumi inferiori nel settore degli allevamenti.

Per l’anno 2017 l’utile operativo è stato pari a 949 milioni di dollari, in aumento del 16 per cento rispetto agli 818 milioni di dollari del 2016, principalmente per effetto di volume e mix prodotto favorevoli in tutte le aree geografiche ad eccezione dell’area Nafta.

 

BRILLANTI PROSPETTIVE PER  L’ANNO IN CORSO

Per il 2018 Cnh Industrial prevede che la domanda mondiale di macchine per l’agricoltura migliori nel suo complesso, con un trend da stazionario a in aumento del 5 per cento in media nelle differenti aree geografiche. Anche i redditi delle aziende agricole dovrebbero rimanere stabili, pertanto nessun cambiamento significativo è atteso nella superficie coltivata.

Sulla base di queste valutazioni il management della multinazionale anglo-olandese ha così fissato gli obiettivi per l’anno 2018: ricavi di vendita netti delle attività industriali tra 27 e 28 miliardi di dollari, un risultato diluito per azione adjusted tra 0,63 e 0,67 dollari e indebitamento netto industriale a fine 2018 tra 0,8 e 1,0 miliardi di dollari.

 

CRESCITA A DUE CIFRE PER LA CORPORATION AMERICANA AGCO

Veniamo ora alla corporation americana Agco che nel 2017 ha realizzato vendite nette per circa 8,3 miliardi di dollari, in crescita del 12,1 per cento (10,5 per cento escludendo l’effetto cambio favorevole) rispetto al 2016 (7,4 miliardi di dollari).

L’utile netto è stato di 189,3 milioni di dollari, pari a 2,32 dollari per azioni, contro i 160,2 milioni di dollari e 1,96 dollari per azione del 2016.

 

LE PERFORMANCE PER AREA GEOGRAFICA

Le vendite di trattori sono cresciute del 13 per cento in termini numerici in Sud America e del 4 per cento in Europa Occidentale mentre sono rimaste stabili (escludendo i trattori compatti) in Nord America.

Le vendite di mietitrebbie, a loro volta, sono aumentate del 13 per cento in Sud America e del 10 per cento in Nord America diminuendo però del 6 per cento in Europa Occidentale.

Con riferimento invece al fatturato, in Nord America, dove le flessioni a carico delle attrezzature per la fienagione, delle irroratrici e dei silos per lo stoccaggio dei cereali sono state in larga parte compensate dall’aumento delle vendite dei trattori grazie al lancio sul mercato di nuovi prodotti, sono stati realizzati 1,876 miliardi di dollari (+3,6 per cento rispetto al 2016), in Sud America 1,063 miliardi di dollari (+15,9 per cento, grazie soprattutto al significativo incremento ottenuto in Argentina e alla modesta progressione del Brasile), nell’area Eme (Europa-Medio Oriente) 4,614 miliardi di dollari (+12,8 per cento, con una larga parte della crescita concentrata in mercati chiave come il Regno Unito, la Germania e l’Italia), e in quella Asia/Pacifico/Africa 752 milioni di dollari (+26,3 per cento, da attribuire per lo più all’incremento delle vendite in Cina e in Australia).

 

UNA VISIONE POSITIVA NEL BREVE E LUNGO TERMINE

«Nel 2017, per il quarto anno consecutivo – ha fatto presente Martin Richenhagen, presidente di Agco –, i raccolti hanno raggiunto globalmente livelli record determinando un eccesso di produzione rispetto alla domanda, con conseguenti prezzi bassi dei prodotti agricoli e redditi relativamente bassi degli agricoltori. Dopo tre anni di forte calo assistiamo invece ad una ripresa della domanda di macchine agricole».

«A livello globale – ha concluso Richenhagen – la nostra visione a lungo termine rimane positiva poiché l’aumento della domanda di “commodities” sostenuto dalla crescita della popolazione mondiale, dal crescente consumo di proteine nei mercati emergenti e dall’utilizzo dei biocarburanti dovrebbe condurre ad un innalzamento dei redditi agricoli e ad un miglioramento delle condizioni di salute del nostro settore».

Per il 2018 è prevista una domanda di macchine per l’agricoltura sostanzialmente in linea con quella del 2017. Agco si attende vendite nette pari all’incirca a 9,1 miliardi di dollari, grazie a maggior volumi di vendite, migliori prezzi, acquisizioni ed effetto favorevole nei cambi di valuta, e un Eps di 3,50 dollari.

 

KUBOTA HA RIPRESO LA  CORSA

Dopo lo stop del 2016 Kubota ha ripreso la sua corsa e nel 2017 ha realizzato un fatturato complessivo di 1.751,5, miliardi di yen (poco più di 16,5 miliardi di dollari, dal momento che un miliardo di yen equivale all’incirca a 9,4 milioni di dollari) in crescita del 9,7 per cento rispetto al 2016 favorita da una domanda sostenuta in tutti i grandi mercati.

 

MACCHINE AGRICOLE E INDUSTRIALI IN AUMENTO DI QUASI IL 13 PER CENTO

Le vendite relative al settore macchine agricole e industriali (comprese le attrezzature agricole) hanno raggiunto quota 1.437 miliardi di yen (+12,9 per cento rispetto al 2016), pari a circa l’82 per cento del fatturato consolidato totale.

Le vendite di macchine agricole e industriali sul mercato giapponese hanno fatto registrare un incremento del 4,6 per cento attestandosi a quota 294,5 miliardi di yen grazie soprattutto alla una ripresa del mercato dei trattori, dopo uno stop causato dall’introduzione di nuove, più restrittive, norme antinquinamento.

Sono aumentate anche (+ 15,3 per cento) le vendite nei mercati oltreoceano che hanno raggiunto quota 1.142 miliardi di yen.

In Nord America sono risultate in crescita sia le vendite di trattori compatti (mercato in significativa espansione) sia quelle di macchine per l’edilizia e di motori. Anche in Europa sono aumentate le vendite di macchinari per le costruzioni e di motori di pari passo con l’espandersi dell’edilizia ad uso abitativo e per la realizzazione di infrastrutture. Un andamento altrettanto brillante ha caratterizzato le attrezzature agricole.

In Asia, escluso il Giappone, le vendite di attrezzature agricole hanno avuto un trend decisamente positivo nella prima metà dell’anno, per poi subire un forte rallentamento dovuto alle abbondanti piogge nel secondo semestre. In Cina c’è stato un significativo aumento delle vendite di trapiantatrici da riso, di macchine per le costruzioni e di motori, mentre hanno subito un forte rallentamento le vendite di mietitrebbie per effetto della riduzione dei sussidi governativi.

 

PREVISTO UN ULTERIORE BALZO IN AVANTI

Per il 2018 Kubota prevede ricavi per 1.820,0 miliardi di yen (+68,5 miliardi di yen) ed un utile netto di 213,0 miliardi di yen (+12,5 miliardi di yen).

 

CLAAS INCREMENTA I PROFITTI

Anche Claas è riuscita nel 2017 a trarre vantaggio dalla favorevole congiuntura di mercato incrementando i suoi profitti. Per l’esattezza, il fatturato del gruppo di Harsewinkel è salito da 3,63 a 3,76 miliardi di euro mentre l’utile netto è più che triplicato passando dai 37,6 miliardi di eueo del 2016 ai 115,4 miliardi del 2017.

«Siamo stati in grado di assicurarci la crescita in un mercato delle macchine agricole sostanzialmente stabile e di migliorare al tempo stesso la nostra redditività – ha dichiarato Hermann Lohbeck, portavoce del Consiglio di amministrazione di Claas –. Un forte impulso è arrivato dall’Europa orientale, dove i buoni raccolti hanno portato ad una  richiesta significativamente più alta di tecnologia agricola».

Si contrappongono alle ottime performance del gruppo di Harsewinkel nell’Europa dell’Est e in Sud America il crollo delle vendite subito in Francia a causa seguito dell’abolizione di una speciale agevolazione fiscale riservata agli agricoltori e i cali registrati nei grandi mercati di Cina e Stati Uniti.

 

CONSISTENTI INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO

Gli investimenti in Ricerca & Sviluppo (217 milioni di euro) – settore dove trova impiego attualmente più dell’11 per cento dell’intera forza lavoro impiegatizia di Claas – si sono mantenuti allo stesso livello dell’anno precedente e hanno riguardato non solo nuovi prodotti ma anche la digitalizzazione con il completamento del nuovo centro di sviluppo elettronico di Dissen, nella Bassa Sassonia.

Per il 2018 Claas si aspetta un lieve miglioramento dei mercati mondiali delle macchine agricole, sostenuto dal rafforzamento dei prezzi del latte e da un anticipato recupero del mercato in Francia, che dovrebbe tradursi in un andamento positivo delle vendite e in profitti stabili.

 

© Barbara Mengozzi

Fonte immagine di apertura: Fotolia.