Brasile: brusca frenata per trattori e mietitrebbie e il recupero si allontana

Brasile: brusca frenata per trattori e mietitrebbie e il recupero si allontana

Una solida struttura produttiva con buone prospettive di sviluppo che ultimamente hanno trovato un freno, oltre che nell’instabilità climatica responsabile di ritardi o addirittura di perdite di interi raccolti, nella scarsa propensione agli acquisti da parte degli agricoltori in mancanza di adeguati finanziamenti.

È questa, a grandi linee, la fotografia dell’agromeccanica brasiliana a una decina di giorni dall’apertura di Agrishow, Fiera Internazionale di Tecnologia Agricola, la più grande del genere in America Latina e una delle più grandi al mondo, in calendario dal 29 aprile al 3 maggio a Ribeirão Preto nello stato di San Paolo.

 

DOPO TRE ANNI DI CRESCITA, LE VENDITE DI MACCHINE AGRICOLE SONO SCESE NEL 2023 A 60.981 UNITÀ (-13,2%)

John Deere Brasile

Dopo tre anni di crescita costante, con un picco di oltre 70.00 unità vendute nel 2022, tra trattori gommati e mietitrebbie, nel 2023 lo scenario ha subito un radicale cambiamento. Stando ai dati forniti da Anfavea, l’Associazione Nazionale Costruttori di Autoveicoli, lo scorso anno le vendite si sono fermate a 60.981 unità, denunciando un calo del 13,2% che viene attribuito alla “cautela” degli agricoltori negli acquisti, al clima avverso e ai problemi di finanziamento dei clienti considerando che fino ad agosto 2023 il Selic – il tasso base di interesse dell’economia brasiliana – era al 13,75% e in chiusura d’anno era sceso all’11,75%.

In particolare il presidente dell’Associazione, Márcio de Lima Leite (nella foto sopra), ha affermato che il calo è strettamente legato ai finanziamenti, il cui peso, a suo avviso, influenza in modo determinante il 60% delle decisioni dei consumatori in merito all’acquisto di una macchina agricola, con valutazioni relative alle tariffe e ai tempi di pagamento, oltre che al rilascio del credito.

A sua volta il vicepresidente di Anfavea, Alexandre Bernardes, ha posto l’accento sull’andamento climatico sfavorevole e sul calo dei prezzi delle materie prime agricole classificandoli tra i fattori che hanno contribuito al calo delle vendite.

Entrando nei dettagli, utilizzando i dati  provenienti dalle indagini effettuate dalla Federazione nazionale della distribuzione di veicoli automobilistici (Fenabrave), che pubblica le vendite mensili di macchine agricole, nel 2023 le vendite di trattori gommati sono diminuite del 12,4%, scendendo dalle 61.441mila unità del 2022 a quota 53.793  unità, mentre per mietitrebbie per la flessione è stata del 18,5%:  7.188mila unità nel 2023 a fronte delle 8.821 dell’anno precedente.


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IL BICCHIERE RESTA MEZZO PIENO?

Case IH Brasile

 Un andamento negativo che non sembra però aver dato spazio al pessimismo, almeno nelle dichiarazioni rilasciate dai vertici delle organizzazioni di settore nei primi mesi del 2024. Nonostante Anfavea preveda per il 2024, ancora influenzato dalle questioni climatiche, dai prezzi delle materie prime e dalle condizioni del credito, un ulteriore calo delle vendite che dovrebbero fermarsi a 54.300 unità (-11%), il suo presidente ha preferito evidenziare i punti di forza del comparto.

«Sebbene i numeri di questi segmenti (il riferimento è alle macchine agricole e a quelle stradali comprendenti, tra gli altri, trattori cingolati, terne, pale gommate, escavatori, minipale e sollevatori telescopici, ndr) siano caratterizzati da una certa volatilità dovuta al fatto che si tratta di strumenti di lavoro, dipendenti da una serie di fattori economici, creditizi e anche climatici, la cosa più importante è che dal 2019 i nostri associati con riferimento ai due segmenti stanno investendo una media di 1,5 miliardi di Real brasiliani all’anno in capacità produttiva e ricerca e sviluppo», ha affermato Márcio de Lima Leite sottolineando il fatto che oggi il Brasile rappresenta il il quarto produttore al mondo per le macchine agricole e il sesto per le macchine per le costruzioni con un export indirizzato verso più di 120 Paesi.

 

NEL 2024 PREVISTA DA ABIMAQ, «IN UNO SCENARIO OTTIMISTICO», UNA DIMINUZIONE DELLE VENDITE DEL 10%

Dello stesso tenore il giudizio espresso da Pedro Estêvão Bastos (nella foto sopra), presidente della Camera settoriale delle macchine e degli attrezzi agricoli (CSMIA) di Abimaq, l’Associazione brasiliana dell’industria dei macchinari e delle attrezzature. «In uno scenario ottimistico – ha affermato – prevediamo un calo delle vendite del 10%. Il numero è condizionato però da diversi fattori. In primis dal secondo raccolto di mais che, se il clima è favorevole, può portare buoni risultati. Va poi considerata la previsione di un Piano di raccolta 2024/25 (si tratta di un insieme di misure varate dal Governo volte a rafforzare la produzione nelle campagne, ndr) con tassi di interesse più bassi ma qualora si verifichi un fallimento del secondo raccolto di mais o un Piano di raccolta non solido, questo numero peggiorerà».

D’altro canto Bastos ha fatto presente che già l’anno scorso, pur mantenendosi il mercato a livelli elevati, i ricavi del segmento agricolo di Abimaq erano diminuiti del 23,2%. «Si sa già che il primo semestre sarà brutto – ha aggiunto – ma la scommessa è che la seconda metà dell’anno sarà migliore, con le perdite di soia già assorbite (il riferimento è ad un’eventuale compensazione delle forti perdite registrate nei raccolti di soia negli stati del Centro-Ovest, colpiti dalla siccità,  con le buone performance del Brasile meridionale, ndr), con il secondo raccolto di mais già stoccato e con un nuovo Piano di raccolta».

 

UN GRANDE POTENZIALE IN TERMINI DI MECCANIZZAZIONE AGRICOLA MA IL TASSO DI RINNOVO DEL PARCO MACCHINE RESTA BASSO

Fendt Brasile

Come evidenziato da Ana Helena Andrade (nella foto sotto), vicepresidente di Anfavea, il Paese ha un enorme potenziale in termini di meccanizzazione, grazie alla presenza di 5,1 milioni di aziende agricole, di cui il 14,5% provvista di trattori e il 2,4% di mietitrebbie che con nuovi acquisti potranno aumentare significativamente la loro produttività. «E non abbiamo bisogno di arrivare direttamente a tutti con una vendita – ha aggiunto – perché esiste la possibilità di  noleggiare un trattore o di averne uno con la costituzione di cooperative».

Sta di fatto che, per quanto riguarda i trattori, dal 1960 al 2016 sono state vendute 1,7 milioni di unità, di cui il 73% in funzione nel 2016. Da tener presente inoltre che poco più della metà della flotta di 1,2 milioni di trattori operanti nel Paese, circa il 51%, ha superato i quindici anni di attività.

Un altro segmento con un potenziale da esplorare è quello dell’agricoltura familiare, rappresentata da 3,9 milioni di piccole aziende, di cui il 18% dotato di qualche tipo di meccanizzazione. L’obiettivo dichiarato è quello di portare il livello di meccanizzazione di queste strutture al 70% entro il 2033.

 

L’AGENDA PRIORITARIA DI ANFAVEA PER IL RILANCIO DEL MERCATO

Valtra Brasile

Per rilanciare le vendite di macchine agricole e stradali, Anfavea ha stilato un Agenda che prevede otto punti prioritari: l’avanzamento del Nuovo PAC (Programma di Accelerazione della Crescita) – un programma di investimenti coordinato dal Governo federale, in collaborazione con il settore privato, gli Stati, i Comuni e i movimenti sociali, con l’obiettivo di accelerare la crescita economica e l’inclusione sociale, per il quale sono previsti investimenti per 1,7 trilioni di Reais in tutti gli Stati del Brasile –  la garanzia che gli appalti pubblici seguano gli standard tecnici, l’assistenza in materia, il rinnovo della flotta e l’incremento della meccanizzazione in Brasile, la competitività delle esportazioni sostenendo la moneta locale mediante accordi bilaterali e fornendo condizioni di finanziamento attraverso il Piano Safra, il programma governativo che prevede l’erogazione di finanziamenti pubblici a supporto delle attività agricole.

Case IH Brasile

In Agenda figurano anche  l’attrattiva dei tassi di interesse per i finanziamenti, i programmi Nova Indústria Brasil e Mover che guideranno la reindustrializzazione e neoindustrializzazione del Paese e l’arrivo della connettività nelle aree remote.

 

TRAGUARDI ALL’ALTEZZA DI UN PAESE CHE HA CHIUSO IL 2023 COME NONA ECONOMIA DEL MONDO

Un’iniezione di fiducia a livello generale arriva dai numerosi segnali di un rilancio dell’economia e della struttura produttiva del Paese riscontrabili anche a livello di sentiment della nazione. Nel 2023, primo anno del terzo mandato del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, l’economia del Brasile è cresciuta del 2,9%, permettendo al Paese di superare il Canada e di consolidarsi come la nona maggiore economia del mondo secondo l’agenzia di rating del credito Austin Ratings.

 

UN INIZIO D’ANNO IN CADUTA LIBERA PER TRATTORI E MIETITREBBIE

Tornando alle macchine agricole, non si può certo dire però che l’anno sia iniziato sotto i migliori auspici. Basti dire che le vendite nel primo bimestre sono diminuite del 40,5%, per un totale di 5.100 unità.

Nello specifico nel mese di gennaio 2024 sono stati venduti sul mercato interno 1.891 trattori, il 33,6% in meno rispetto al gennaio 2023 e il 40,2% in meno rispetto a dicembre. Sempre nel mese di gennaio le esportazioni di trattori sono state pari a 448 unità, in aumento del 3,7% su base annua e del 10,1% rispetto a dicembre 2023

Per quanto riguarda invece le mietitrebbie, nel gennaio di quest’anno sono state vendute 246 mietitrebbie, il 62,7% in meno rispetto alle 660 unità di gennaio 2023 e il 69,1% in meno rispetto alle 795 unità di dicembre 2023. Le esportazioni di mietitrebbie sono diminuite dell’11,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso e del 24,7 % rispetto al mese precedente, per un totale di 55 unità.

In valore le vendite nazionali di macchine agricole hanno generato a gennaio 2,593 miliardi di R$, che secondo Abimaq rappresenta un calo del 36,1% rispetto allo stesso mese del 2023. Anche i ricavi delle esportazioni sono diminuiti del 6,3%, per un totale di 127,54 milioni di dollari.

 

SI PROFILA IL RISCHIO DI DOVER RIVEDERE LE PREVISIONI AL RIBASSO

Agrishow 2023

Fortemente negativo anche il trend del mese di febbraio, durante il quale le vendite di trattori a livello nazionale, ferme a 2.771 unità, hanno segnato un calo del 34,8% rispetto a febbraio dello scorso anno, e quelle di mietitrebbie si sono più dimezzate scendendo dalle 658 unità di febbraio 2023 a 298 unità (-54,7%). Segno meno anche per le esportazioni di trattori (353 unità, con una flessione del 46,5% su base annua) mentre quelle di mietitrebbie, a quota 50 unità, sono aumentate del 13,6% su base annua.

Sempre a febbraio le vendite nazionali di macchine agricole hanno generato un valore di 3,799 miliardi di R$ che secondo Abimaq rappresenta un calo del 26,8% rispetto allo stesso mese del 2023. I ricavi dalle esportazioni a loro volta sono diminuiti del 32,4%, per un totale di 99,66 milioni di dollari. Complessivamente la performance del segmento delle macchine è scesa nel primo bimestre 2024 del 29,7%.

C’è quindi grande attesa per i risultati di marzo (i dati relativi alle macchine agricole vengono diffusi da Anfavea con un mese di ritardo rispetto alle statistiche sugli autoveicoli) e lo stesso Pedro Estevão Bastos non ha fatto mistero sul fatto che se si dovesse raggiungere nel cumulato un calo superiore al 30% la proiezione formulata da Abimaq per l’intero 2024 dovrà essere rivista. «Tenendo conto dei fattori economici e climatici – ha detto – prevediamo una contrazione del 15% alla fine del 2024. Ma il campione del primo bimestre è già più elevato. Se continua così, difficilmente potremo ottenere una ripresa nella seconda metà dell’anno, che solitamente tende ad essere migliore».

 

IN OGNI CASO NULLA DI PIÙ DI UNA CRISI PASSEGGERA

“Ristruttrazioni” in corso anche da parte di John Deere e AGCO che recentemente hanno annunciato ferie collettive e licenziamenti negli stabilimenti brasiliani di Rio Grande do Sul. Una decisione che Bastos attribuisce sì al calo delle vendite ma che a suo giudizio non dovrebbe determinare una carenza di macchine sul mercato dal momento che si stima che le scorte siano sufficienti a coprire un periodo compreso tra quattro e sei mesi. «Non viviamo un buon momento –  le sue conclusioni – ma il settore è ben strutturato e si tratta di un problema limitato a quest’anno».

 

© Barbara Mengozzi

 
Fonte immagini: Agrishow, Anfavea, Case IH, Fendt, Jacto, John Deere, New Holland, Valtra
 
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