I costruttori al Governo: i lavori nei campi hanno urgente bisogno delle macchine

News 04/04/2020 -
I costruttori al Governo: i lavori nei campi hanno urgente bisogno delle macchine

Il Governo si confronta sui tempi e i modi per riavviare le attività produttive interrotte per l’emergenza Coronavirus, ma il calendario delle lavorazioni agricole segue un ciclo naturale che ha tempi molto stretti – fa presente la Federazione dei costruttori di macchine agricole in un promemoria indirizzato all’Esecutivo guidato da Giuseppe Conte –. Alla metà di aprile, ad esempio, sono in pieno svolgimento le operazioni di semina del mais in Emilia Romagna, così come le attività di semina, erpicatura e concimazione del riso nel vercellese o nel pavese.

Nella prima metà di aprile in molte aree del Paese si completano le operazioni di diserbo dalle infestanti per il grano e i seminativi, tutte attività che non possono essere procrastinate.

A fronte di questo – prosegue il promemoria – FederUnacoma, di concerto con le associazioni professionali agricole italiane ed europee, ribadisce la necessità di sbloccare le forniture di quei macchinari – per l’appunto seminatrici, erpici, concimatrici, irroratrici, ecc. – che sono necessari, e che in molti casi le aziende agricole hanno ordinato prima che il DM del 25 marzo ne sospendesse la produzione in fabbrica.

 

LAVORAZIONI AGRICOLE: UN CALENDARIO CHE NON CONSENTE “PROROGHE”

Alla metà del mese – viene sottolineato nel documento  – saranno necessari gli interventi antiparassitari nei frutteti, perché la proliferazione di insetti e funghi tipica della primavera già minaccia le colture. Gli stessi frutteti, soprattutto nelle regioni del Sud, richiedono nel corso del mese le prime irrigazioni di soccorso, mentre proprio in questi giorni si eseguono le semine e i trapianti di ortaggi che presuppongono l’impiego, fra l’altro, di sarchiatrici e frangizolle per il diserbo. Questo senza dimenticare la crisi legata alla mancanza di manodopera nei campi, che può essere in certa misura compensata con l’impiego di macchine operatrici.

Occorre insomma – sostiene FederUnacoma – che il Governo torni ad occuparsi di come integrare le attività agricole stagionali con le forniture di macchinari, perché – ricorda la Federazione – più tardi avvengono gli interventi sulle coltivazioni più gravi saranno i danni al raccolto.

 

 
Fonte: FederUnacoma
Fonte immagini: Maschio Gaspardo (apertura) e Mascar.

 

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