HomeMercatiTrattori: nel 2022 immatricolazioni in calo dell’8,7% nel mercato europeo Trattori: nel 2022 immatricolazioni in calo dell’8,7% nel mercato europeo Mercati 12/04/2023 - meccagri Dopo il boom del 2021, complici la crisi della materie prime e la congiuntura internazionale all’insegna dell’incertezza, era legittimo attendersi un ridimensionamento del mercato trattoristico europeo, e così è stato. Nel corso dell’intero anno 2022, infatti sono stati immatricolati complessivamente in Europa (le cifre riguardano la maggior parte dei mercati dell’UE e alcuni paesi extra UE) poco meno di 215.000 trattori, dei quali 59.300 di potenza pari o inferiore a 37 kW (50 CV) e i restanti da 38 kW in su. Leggi anche >>> Cema: l’Europa dei trattori ingrana il turbo nel 2021 Lo riferisce in una nota stampa il Cema, il Comitato che raggruppa i costruttori europei di macchine agricole, facendo riferimento ai dati forniti dalle singole autorità nazionali. Sempre stando al Cema, 165.200 di questi veicoli vanno catalogati come trattori agricoli veri e propri mentre la cifra rimanente è costituita da una varietà di mezzi che a volte sono classificati come trattori e che include quad, side-by-side, sollevatori telescopici o altre attrezzature. IMMATRICOLAZIONI IN CALO DELL’8,7 PER CENTO RISPETTO AL 2020 Lo scorso anno le immatricolazioni di trattori agricoli sono diminuite dell’8,7 per cento rispetto al 2021, che, come accennato, ha rappresentato per molti Paesi un anno record. Fatta eccezione per il 2021, il totale delle immatricolazioni di trattori registrato nel 2022 è stato comunque il più alto dal 2017, anno in cui si è verificato un incremento anomalo delle vendite dovuto alle modifiche normative che sarebbero state introdotte all’inizio del 2018. Anche se in ciascun mese dell’anno il numero di trattori immatricolati è risultato inferiore rispetto all’anno precedente, si avvicinava comunque o addirittura superava la media registrata in quel mese nei tre anni precedenti. PERMANGONO PREOCCUPAZIONI PER I CONTINUI RITARDI NELLA PRODUZIONE E I PIANI DI RIDUZIONE DEL GAS GENERANO ULTERIORE INCERTEZZA La tabella qui sopra offre una panoramica delle immatricolazioni totali di trattori suddivise per Paese, compresa l’indicazione della percentuale di immatricolazioni riconducibili a trattori agricoli. Cema fa presente in proposito che il numero totale delle immatricolazioni può comprendere altre tipologie di veicoli come sollevatori telescopici e ATV e per alcuni Paesi può includere alcune immatricolazioni di seconda mano. Si tratta in ogni caso dei dati di provenienza nazionale con maggiore attendibilità al momento disponibili. Il numero di trattori immatricolati in Europa nel 2022 sarebbe risultato senza dubbio ancora più alto se non fosse stato per le continue interruzioni delle catene di approvvigionamento globali, da attribuire principalmente all’impatto a lungo termine della pandemia di Covid-19 nonché aggravate dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022. Si sono determinate così delle strozzature nella fornitura ai costruttori di materie prime e componenti i cui prezzi nel frattempo sono anche aumentati. Sebbene l’impatto dei ritardi si sia gradualmente attenuato nel corso dell’anno, l’interruzione, combinata con una domanda decisamente sostenuta da parte dei clienti, ha fatto sì che i tempi di consegna dei trattori siano rimasti significativamente più lunghi del solito. All’inizio del 2023, il portafoglio ordini delle aziende corrisponde ancora a un periodo di produzione di oltre sei mesi, mentre prima della pandemia la prassi era tra i due e i tre mesi. Anche i livelli delle scorte detenute dai rivenditori sono inferiori al normale nella maggior parte dei paesi europei. I produttori di trattori sono stati inoltre influenzati negativamente dagli alti prezzi dell’energia e del carburante durante il 2022 e ciò ha inevitabilmente portato a un aumento dei prezzi delle macchine agricole, compresi i trattori. LA DOMANDA È STATA AIUTATA DALL’AUMENTO DEI PREZZI DELLE COMMODITIES AGRICOLE, MA SI PROFILA UN CLIMA INCERTO Nonostante le sfide all’interno delle catene di approvvigionamento, la domanda di trattori e altri macchinari agricoli in Europa rimane robusta, grazie anche ai prezzi agricoli sostenuti. Sebbene i prezzi siano scesi rispetto ai picchi osservati all’inizio della guerra in Ucraina, la maggior parte delle materie prime agricole rimane più costosa rispetto agli anni precedenti. Secondo l’indice globale dei prezzi alimentari pubblicato ogni mese dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (UN FAO), i prezzi hanno raggiunto livelli senza precedenti nella primavera del 2022, in particolare per oli vegetali e cereali, di cui l’Ucraina è uno dei principali produttori. Tuttavia, i forti raccolti altrove hanno aiutato il sistema alimentare globale ad adeguarsi e hanno consentito ai prezzi di stabilizzarsi. Se da un lato l’alto livello dei prezzi delle commodities agricole è accolto con favore, dall’altro gli agricoltori hanno anche registrato un aumento simile dei prezzi per alcuni fattori di produzione chiave, come carburante, fertilizzanti e mangimi per animali. Con i prezzi che probabilmente rimarranno volatili per qualche tempo, il futuro dei redditi agricoli è molto incerto. Sebbene il quadro della domanda sia rimasto generalmente positivo, è stato influenzato dalle condizioni meteorologiche estreme durante il 2022. La maggior parte del continente ha sperimentato un’ondata di caldo e condizioni di siccità durante l’estate, ma la situazione è risultata più grave in alcune parti dell’Europa meridionale. La siccità qui ha esercitato un impatto significativo sui raccolti e senza dubbio avrà avuto ripercussioni anche sulla domanda di trattori e altre macchine agricole, in particolare in Italia, Spagna e Portogallo. IMMATRICOLAZIONI IN CRESCITA PER I TRATTORI DI ALTA POTENZA La maggior parte del calo delle immatricolazioni di trattori agricoli tra il 2021 e il 2022 ha riguardato macchine di potenza inferiore ai 97 kW (130 CV). Al di sotto di questa potenza, il numero di macchine immatricolate è stato del 15,2% in meno rispetto al 2021. Al contrario, per i trattori agricoli più potenti il totale annuo è stato del 3,7% superiore rispetto all’anno precedente. Ciò significa che l’incidenza di queste macchine di maggiore potenza sul totale delle immatricolazioni europee nel 2022 è salita al 39% rispetto al 35% del 2021. Date le sfide con le catene di approvvigionamento sopra menzionate, fa presente il Cema, i cambiamenti riportati per le diverse fasce di potenza potrebbero non riflettere accuratamente la domanda effettiva. PERMANGONO SIGNIFICATIVE DIFFERENZE TRA I PAESI IN TUTTE EUROPA Nel 2022 Le immatricolazioni di trattori agricoli sono diminuite in tutti i sette maggiori mercati europei, che però costituiscono ancora quasi i tre quarti dei trattori immatricolati in Europa. Francia e Germania si confermano i due più importanti mercati di trattori in Europa, e i due paesi rappresentano insieme quasi il 40% di tutti i trattori immatricolati nel Vecchio Continente nel 2022. Le immatricolazioni in questi due nazioni sono diminuite rispettivamente dell’1% e dell’11%. Italia, Polonia e Spagna, a loro volta, che nel 2021 avevano registrato un numero molto elevato di immatricolazioni, hanno evidenziato dei cali ancora più rapidi nel 2022. Non mancano tuttavia alcuni paesi, principalmente nell’Europa orientale e in Scandinavia, che hanno immatricolato più trattori agricoli rispetto all’anno precedente. GLI INQUADRAMENTI DEGLI ESPERTI ECONOMICI DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI ADERENTI AL CEMA Qui di seguito gli inquadramenti degli esperti delle associazioni nazionali aderenti al Cema in merito ai dati delle immatricolazioni nei rispettivi Paesi. Va tenuto presente che i dati riportati in calce per ogni Paese sono quelli ufficiali ripresi dalla Tabella riprodotta all’inizio dell’articolo e differiscono leggermente da quelli contenuti nei singoli inquadramenti. GERMANIA, IN CALO MA SEMPRE OLTRE QUOTA 30.000 TRATTORI In Germania il numero delle immatricolazioni di trattori ha superato ancora una volta quota 30.000. Nonostante sia stato registrato un calo dell’11,9% rispetto all’anno precedente, il risultato è comunque notevole se si guarda più da vicino il mercato. Dopotutto, il mercato dei trattori di grandi dimensioni (oltre 150 CV) è aumentato del 2,9%. In calo, come negli anni precedenti, i segmenti di mercato delle trattrici più piccole (-31,9% per le macchine sotto i 50 CV). Nel corso del 2022 lo sviluppo del mercato ha costantemente seguito la stagionalità e la tendenza dell’anno precedente (2021), anche se a un livello leggermente inferiore. Durante l’anno, il mese che ha fatto registrare il maggior numero di immatricolazioni è stato marzo, che ha confermato il picco primaverile delle vendite verificatosi negli ultimi tre anni. Leggi anche >>> Germania: seconda in Europa, col trattore che rallenta ancora FRANCIA: ANCORA IN TESTA ALLA CLASSIFICA EUROPEA In Francia le nuove immatricolazioni di trattori si sono stabilizzate nel 2022, rispetto al 2021, a 35.577 unità. Il buon andamento è dovuto principalmente all’incremento delle immatricolazioni di trattrici standard (25.071 unità, +2%) e scavallatrici (576 unità, +47%). In calo, invece, le immatricolazioni di trattrici per spazi verdi e di quelle da vigneto e frutteto, rispettivamente dell’8% e del 14%. Le immatricolazioni sono state interrotte quest’anno da difficoltà di consegna. Leggi anche >>> Francia: mercato trattori senza infamia e senza lode nel 2022 ITALIA: UN CALO IN PARTE “TECNICO” DOPO L’EXPLOIT DEL 2022 In Italia i dati sulle immatricolazioni mostrano una contrazione per tutte le principali categorie di veicoli. I trattori calano del 17,1%, con 20.217 unità immatricolate. La flessione delle vendite ha riguardato soprattutto le macchine di potenza media e medio-alta, in particolare la fascia da 56 a 75 kW che, con un totale di 4.354 unità immatricolate, è scesa del 43,7% rispetto al 2022. I trattori stretti sono diminuiti più dei trattori standard, ma va tenuto presente che l’aumento dell’anno precedente era stato maggiore per la versione stretta (40%) rispetto a quella standard (34%). Flessioni si registrano anche per le mietitrebbie (-9,7%) e per i sollevatori telescopici (-21,2%). La contrazione del mercato può essere considerata in parte un calo “tecnico” dopo lo straordinario trend registrato nel 2021 (+35,9% per le trattrici, +29,8% per le mietitrebbie e addirittura +56% per i sollevatori telescopici). Tuttavia, ciò è dovuto anche ai ben noti problemi di approvvigionamento e agli alti prezzi delle materie prime. Nel 2022 la domanda di tecnologia agricola si è mantenuta su livelli elevati, beneficiando tra l’altro di strumenti pubblici di incentivazione per l’acquisto di macchinari. REGNO UNITO: UN TREND NEL COMPLESSO ALL’INSEGNA DELLA STABILITÀ Nel Regno Unito le immatricolazioni di trattori agricoli superiori a 50 CV (37 kW) nel 2022 sono state ancora una volta vicine a 12.000 unità, che sembra essere il punto di riferimento al giorno d’oggi, dal momento che cinque degli ultimi sei anni hanno visto le immatricolazioni discostarsi solo di poche centinaia da quel livello. La cifra annuale è risultata inferiore del 4% rispetto al 2021, ma i risultati per entrambi gli anni sarebbero stati più alti se non fosse stato per le interruzioni delle catene di approvvigionamento. Se gli ordini di trattori si fossero tradotti in immatricolazioni allo stesso ritmo del normale ci saremmo potuti aspettare altre 4.000 macchine immatricolate nei due anni; molte di queste potrebbero essere ancora in cantiere. Il quadro si presentava simile per altri tipi di macchine agricole. Le consegne sono state, in media, inferiori di circa il 6% rispetto al 2021 e di circa il 2% rispetto alla media quinquennale, seppur con andamenti differenziati per le diverse tipologie di macchinario. Tuttavia, un sondaggio mostra che il portafoglio ordini inevaso alla fine del 2022 valeva poco più di quello di un anno prima e quasi il doppio della media di fine anno negli anni precedenti. Leggi anche >>> Regno Unito: vendite di trattori in leggero calo nel 2022 ma la domanda tiene SPAGNA: UN ANNO DA DIMENTICARE Il mercato dei trattori in Spagna è diminuito del 14,5% nel 2022 (9.242 unità escludendo i cingolati e altri veicoli omologati come trattori). Per quanto riguarda i soliti driver della domanda, l’andamento positivo dei prezzi delle colture e degli animali ha contribuito a evitare che i redditi agricoli precipitassero dopo una siccità che ha colpito pressoché ogni singola regione e coltura. Tuttavia, l’aumento dei prezzi dei fertilizzanti e dell’energia ha causato un calo degli investimenti da parte degli agricoltori. Nel 2022, anche altri fattori hanno influito sulla domanda di trattori, come la disponibilità di unità e l’aumento dei prezzi dei prodotti ma, in Spagna, l’attuazione di un piano di sovvenzioni volto a promuovere le tecnologie di agricoltura di precisione nel maggio 2022 ha accentuato la flessione del mercato, nel momento in cui gli agricoltori hanno deciso di richiedere sussidi per un totale di oltre 120 milioni di euro (quando il budget iniziale era di 29 milioni). La maggior parte di questi agricoltori è ancora in attesa dell’eventuale approvazione delle proprie domande e il mercato è ovviamente influenzato negativamente dai conseguenti ritardi. POLONIA: GRANDE INCERTEZZA SUL FUTURO, DOPO UNA FLESSIONE “ACCETTABILE” In Polonia, fin dall’inizio del 2022, era chiaro che si sarebbe trattato di un anno peggiore del precedente. Per quanto riguarda le immatricolazioni di trattrici, l’anno si è chiuso con un risultato inferiore di oltre il 17% rispetto al 2021 che però, nonostante la pandemia, è stato relativamente positivo per il settore, con oltre 14.000 trattori immatricolati. In precedenza, un risultato comparabile era stato registrato l’ultima volta nel 2014. Quindi il livello di immatricolazioni del 2022, che è di 11.727 trattori agricoli, va giudicato come un risultato ancora piuttosto buono. La crisi che colpisce il Paese sta bussando anche alla porta dell’industria delle macchine e attrezzature agricole. Gli imprenditori hanno registrato un numero molto inferiore di ordini di macchine per i periodi successivi. C’è un grande punto interrogativo sul futuro, che può essere visto nella ricerca condotta dalla Camera di commercio polacca di macchine e impianti agricoli in ottobre e novembre 2022. Leggi anche >>> Polonia: il trattore non corre più e l’umore del settore vacilla BELGIO: TREND DIVERSIFICATI PER I TRATTORI SOPRA E SOTTO I 50 CAVALLI In Belgio le immatricolazioni di trattrici agricole hanno raggiunto un totale di 3.081 unità, l’11% in meno rispetto all’anno record 2021 (Fonte Fedagrim). Il mercato delle macchine da 50 CV in su è diminuito del 16% tra gennaio e luglio 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021. Tuttavia, le buone vendite in autunno hanno contribuito a limitare il calo, il che spiega la flessione del 6% per questo segmento di mercato. Per quanto riguarda le trattrici sotto i 50 CV, a gennaio 2022 sono stati immatricolate il 59% in più di trattrici rispetto a gennaio 2021, in parte spiegato dai trattori consegnati nell’autunno 2021. Questo forte calo pone la cifra del 2022 appena al di sotto di quella del 2020. AUSTRIA: LA FLESSIONE C’È MA IL LIVELLO RESTA ELEVATO Il mercato austriaco dei trattori, che rimane a un livello elevato, è sceso del 14,4% rispetto all’anno record 2021, ma è risultato ancora di circa il 21% superiore all’anno pre-Covid 2019. Particolarmente degno di nota è l’utilizzo della capacità produttiva, che è aumentato del 6,4% ed era a un livello record. I problemi della catena di approvigionamento e le conseguenti difficoltà nel reperimento delle parti hanno continuato ad affliggere le aziende. L’inflazione, la volatilità dei costi dell’energia e la guerra in Ucraina stanno pesando sui prezzi dei fornitori a monte e dei materiali ingresso e smorzano i risultati aziendali. Il trasferimento della precaria situazione dei costi sui clienti non è possibile o è possibile solo in misura limitata. TURCHIA: DOMANDA IN AUMENTO MA L’INFLAZIONE IMPERVERSA In Turchia, secondo l’ultimo rapporto per il 2022, sono stati venduti in totale 66.943 trattori, rispetto ai 64.070 venduti nel 2021, con un aumento del 4,5%. Per quel che riguarda i segmenti di potenza, i trattori con potenza pari o superiore a 50 CV hanno rappresentato la quota maggiore con circa il 95% del totale dello scorso anno. Oltre alle normali richieste, anche la preoccupazione per l’aumento dei prezzi in un contesto caratterizzato da un’inflazione elevata ha influito sulle decisioni di acquisto dei trattori. Un altro fattore che ha innescato la domanda sono i tassi di interesse sui prestiti agricoli, che si mantengono estremamente bassi rispetto all’attuale livello di inflazione. Questi fattori influenzano naturalmente la domanda in modo significativo. Mentre la domanda era in aumento, i problemi relativi all’offerta hanno impedito a quest’ultima di soddisfare pienamente la domanda. Leggi anche >>> Turchia: il trattore non rallenta ma l’inflazione corre Fonte testo e tabelle: Cema Cema | Immatricolazioni trattori