Trattori elettrici da vigneto, quale futuro?

Macchine , Trattori 04/07/2024 -
Trattori elettrici da vigneto, quale futuro?

La propulsione elettrica applicata alle macchine agricole rappresenta sicuramente uno dei temi caldi dell’agricoltura contemporanea: ammirata e apprezzata per certi aspetti, ritenuta ancora acerba per altri.

D’altra parte, l’introduzione di una nuova tipologia di motori non è facile nel mondo automobilistico e ancor meno lo è in quello agricolo, dove i decenni di sviluppo sui motori diesel hanno permesso ai trattori di disporre di propulsori potenti ed efficienti, in grado di consumare sempre meno e di affrontare intense stagioni di lavoro praticamente senza sosta. Un confronto non facile per la grande differenza di età che separa lo sviluppo di queste tecnologie.

 

NEL PROCESSO DI ELETTRIFICAZIONE UNA CORSIA PREFERENZIALE PER I TRATTORI SPECIALISTICI

Trattori Elettrici

Tuttavia, le indagini sul potenziale mercato dei trattori elettrici parlano di un salto innovativo dalle brillanti prospettive – MarketsandMarkets, a titolo di esempio prevede una crescita da 0,7 miliardi di dollari del 2024 a 3,4 miliardi di dollari entro il 2030 – e bisogna riconoscere che lo sviluppo delle soluzioni elettriche sta avvenendo a gran velocità sui trattori compatti, dove la massa non grava eccessivamente sui consumi energetici, per i quali questi motori si stanno qualificando quali valide alternative.

È quindi facile pensare che i trattori elettrici si ritaglieranno per il momento una loro fetta di mercato, quella delle macchine per la cura del verde anche a livello municipale, per i piccoli lavori aziendali, nelle serre e nei vivai e tra i filari di frutteti e vigneti, e i listini dei costruttori confermano questa tendenza, con sempre più aziende – in larga parte start up o comunque brand con radici al di fuori dell’agromeccanica propriamente intesa – che si stanno affacciando a questo nuovo mondo con interesse, presentandosi quali pionieri della propulsione elettrica.

Il settore vitivinicolo offre in quest’ottica un interessante spunto di riflessione, in quanto si presenta come via di mezzo fra i trattori compatti e quelli da campo aperto: gli specializzati che operano tra i filari vantano ormai potenze considerevoli che in linea generale spaziano dai 70 ai 120 cavalli, necessari per lavorare con attrezzature di dimensioni importanti quali cimatrici, irroratori o vendemmiatrici.

Il lavoro nei vigneti è lungo e continuativo quanto quello in campo aperto e richiede macchine strette e agili. La sfida delle batterie è stata affrontata con successo, con queste che sono state sviluppate in modo da offrire una maggiore autonomia in dimensioni contenute, mentre i tempi di ricarica non sono ancora in grado di sostenere un duello alla pari con i tradizionali modelli endotermici.

 

EMISSIONI ZERO E BASSA RUMOROSITÀ: UN VALORE AGGIUNTO PER LE AZIENDE VITIVINICOLE

Accanto ad altre considerazioni di carattere tecnico in grado di far pendere l’ago della bilancia dalla parte dei trattori elettrici – leggasi la loro capacità di erogare una coppia istantanea, particolarmente vantaggiosa quando si tratta di attività che richiedono reazioni rapide, come l’arresto e l’avviamento di un tosaerba o la navigazione intorno agli ostacoli, ma anche la maggiore precisione, soprattutto per quelli dotati di elementi di automazione, e l’integrabilità con l’analisi dei dati – a rendere interessanti e appetibili questi mezzi è anche il valore aggiunto che sanno fornire con la loro silenziosità, presupposto di una riduzione dell’inquinamento acustico, e l’assenza di emissioni, elementi che hanno saputo suscitare l’interesse di numerosi agricoltori.

Prendiamo, ad esempio, lo scenario italiano, dove i vigneti, complici paesaggi mozzafiato, rappresentano un inestimabile patrimonio naturale del Belpaese, spesso impreziosito dall’affaccio su antiche cantine, divenute oggi centro d’impresa e magari adibite anche a locanda o agriturismo. È esattamente in questi contesti che il trattore elettrico può assumere un valore aggiunto, divenendo elemento fondamentale alla costruzione di valore di un’impresa.

 

IL POTENZIALE DI INTEGRAZIONE DELLE ENERGIE RINNOVABILI

Senza trascurare possibilità di ricaricare questi trattori utilizzando l’energia ricavata direttamente dai pannelli fotovoltaici o dalle turbine eoliche, sempre più diffusi nelle aziende agricole: un aspetto che non solo amplifica l’efficienza energetica ma garantisce anche dei significativi risparmi permettendo di ammortizzare, unitamente alla riduzione dei costi operativi e di manutenzione, il consistente investimento iniziale per l’acquisto di questa tipologia di macchine.

Quella che offriamo qui di seguito è una panoramica dei principali trattori elettrici che già trovano impiego tra i filari.

Agri EVE: Serie EVO

BCS Group: BCS e-VALIANT

Cellestial: e-Tractor

Del Morino: Rino Electric

Escort Agri Machinery: Farmtrac 25G e 25G HST

Fendt: e107 V VARIO

Kubota: LXe-261

Landini: Rex4 Full Hybrid

Monarch: MK-V

New Holland: T3 Electric Power

Rigitrac e Goldoni Keestrack: SKE 40 e B1e

Ideanomics: Solectrac e70N ed e25G

International Tractors Limited (ITL): Solis 26 Electric

Tafe: E30

VST Tillers Tractors: Fieldtrac 929 EV
 

 
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